🎧 •Never knew that it could mean so much.•
Sono paralizzata. I miei muscoli non rispondono ai miei comandi e se non ci fosse stato il divano sotto di me sarei probabilmente caduta all'indietro. Il mio cervello non funziona come dovrebbe, pensieri sconnessi m'invadono la mente e un martellante mal di testa inizia a farsi spazio.
Comincio a capire che sto entrando nel panico: dopo due anni mio fratelli si fa sentire così, dal nulla. E dopo due anni.
Non so cosa pensare, cosa dire, fare o semplicemente rispondergli.
'Sono Harry. Tuo fratello' mi ha scritto
Ce l'avevo con lui, ovviamente. Sono arrabbiata che sia scappato non appena ha saputo che nostra madre sarebbe mora da lì a poco; ma non sono tanto arrabbiata per me, per avermi lasciata sola in quella situazione. Ma per mamma.
Mamma, che nemmeno è riuscita a vedere il volto di Harry un ultima volta - del suo bambino, di suo figlio - perchè lui se l'è data a gambe levate senza lasciare nulla se non un misero bigliettino che mi annunciava che si sarebbe trasferito nel Texas, da un nostro vecchio zio.
E poi semplicemente non sono nemmeno riuscita più a rintracciarlo. Non che ci abbia provato granchè, dopo la morte della mamma, e forse di questo me ne posso fare una colpa. Ma d'altronde, come posso perdonarlo?
E ora... e ora è ricomparso, pretendendo chissà cosa con quel saluto, e dentro di me urlo, ringhio e piango, ma in parte sono pure felice perchè Harry - Harry che è più piccolo di me di due anni- mi manca. Mi manca il mio fratellino. Mi manca tanto.
E non so semplicemente cosa fare.
Inizio a singhiozzare davanti al computer, le lacrime che scendono copiose e gli occhi che si appannano, nascondendo le parole che mi rivolge Harry dopo due anni di silenzio, attraverso a un software. Metto le mani sul viso, bagnandole completamente con le mie lacrime.
Non so quanto è passato quando decido di riprendermi, di darmi una svegliata, perchè fino ad ora sono stata forte e devo continuare ad esserlo, mi son detta. Così tiro su col naso e mi preparo a scrivergli. Di nuovo.
Ciao Harry. Dove sei, ora?
Ed invio. Aspetto la risposta.
Intanto cerco di mangiare, prendo il cibo dal microonde, e mi apparecchio sul tavolino di legno. Mi siedo, lanciando occhiate al pc, ed inizio a mangiare.
Faccio due bocconi, poi lascio perdere perchè lo stomaco mi si è chiuso e ingogliare qualcosa da mangiare è come ingogliare bile. Sparecchio, cercando di mantenermi calma e di regolarizzare il mio respito. Lavo le posate velocemente e pulisco il tavolo.
Finalmente decido di andare a leggere la risposta di Harry. Apro la casella di posta. Ed è vuota.
Non mi ha risposto.
Gli scrivo, di nuovo. E una seconda volta, e ancora e ancora. Gli invio almeno dieci mail e non risponde a nessuna di queste.
Quando sono le due di notte, sfinita, mi butto sul divano, trattenendo le lacrime.
Perchè comparire per scomparire di nuovo nel nulla? Perchè farmi questo? Cosa ti è successo Harry?
Sto male. Troppo male.
E allora decido di fare una cosa impulsiva: chiamo l'unica persona che è a conoscenza di tutto e che ultimamente mi sta vicino.
Compongo il suo numero - che mi ritrovo a conoscere a memoria- e porto il cellulare all'orecchio.
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Back to you
RomanceJennifer e James si conoscono al lavoro: lei, appena poco più che diciottenne, ancora spaesata dal vero mondo; lui, ormai vent'enne superati da un pezzo, l'uomo che la fa stare bene. Tuttavia non è destino che stiano insieme... o forse sì? [...] ...