The Heart Wants What It Wants

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🎧 •There's a million reasons why I should give you up.•

Non so se sia stata principalmente una mio ossessione o meno, ma  il giorno dopo - il giorno dopo della canzone e del quasi bacio - noto che quando James entra in ufficio - ed io sono già lì da un'ora perchè come al solito ho passato una nottate insonne e ho deciso di avvantaggiarmi del lavoro -, mi rivolge appena un sorriso stanco prima di andarsi a sedere alla sua postazione.

Nessun cappuccino, nessun nomignolo. Fa strano.

Forse mi sta evitando o forse no; forse il quasi bacio è stata solo una mia paranoia dettata dalla stanchezza e dalla tristezza del momento. Andiamo, James si sta per sposare con Sarah.

Non ha bisogno di me.

Quelle parole mi fanno inconsapevolmente male. Perchè? Davvero? Davvero io mi sono innamorata di James? Come ho potuto?

Non mi sono innamorata, dico a me stessa. È solo una sbandata. Passerà.

«Jen?» mi chiama James, facendomi sobbalzare. Non dalla paura,però; un brivido freddo mi percorre la schiena. Lo guardo e sembra stanco: le occhiaie visibili sotto ai suoi occhi mi fa capire che anche lui, come me, deve aver passato una nottataccia. In più ha i capelli più arruffati del solito e non porta nemmeno la fedina che è solito portare.

«Vuoi del caffè?» mi domanda, tirandosi su, ma io lo precedo fermandolo con la mano. È proprio esausto.

«Lascia, faccio io.» anche perchè mi farebbe bene allontanarmi da te, penso. Allungo il passo di fretta, per evitare che James si proponga di venire con me e schiaccio il pulsante dell'ascensore.

La sala del personale dove teniamo tè e caffè si trova al primo piano. Non è buono come il caffè dello Sturbucks ma a quest'ora ci sarebbe troppa fila e il nostro turno inizia tra dieci minuti, perciò ci accontenteremo di quello.

Esco dall'ascensore e mi dirigo nella sala relax, dove trovo Nicole e Mark intenti a chiacchierare. Faccio un sorriso ad entrambi e afferro due bicchieri di carta, versandoci dentro del caffè Americano.

«Oggi niente cappuccino?» mi domanda Mark con un sorriso. Il sorriso di Mark è chiarissimo, in contrasto con la pelle abbronzata.  Ha i capelli corti, neri, e una barba non troppo folta che gli dona benissimo. Gli occhi sono di un colore indescrivibile: in certi istanti sembrano quasi dorati.

«Oggi caffè.» dico, strizzandogli l'occhio. Mark ridacchia, mentre Nicole scappa via balbettando che deve fare una telefonata urgentissima prima che inizi il turno, e mi scocca un bacio sulla guancia prima di andare via.

Vedo Mark che ondeggia sui talloni, forse deve dirmi qualcosa. Finisco il mio caffè con molta calma, poi afferro quello di James e saluto con un sorriso Mark, prima di dirigermi in ufficio.

«Jennifer...» mi richiama quando sono sulla porta. Io mi volto e lo vedo incerto.

«Devi dirmi qualcosa?» gli domando, più per incitarlo che per domandarlo realmente. È palese che ha qualcosa da dirmi, è da prima che mi lancia occhiate strane.

«Ecco...» Mark solleva gli occhi dal pavimento a me, poi fa un sorriso di traverso. È adorabile, comunque. «Mi chiedevo se sabato ti andasse di venire con me.» quasi balbetta dicendolo. 

Sto per accettare, perchè da amici mi andrebbe proprio di andarci con Mark. Ma forse non so, perchè andarci con qualcuno implicherebbe forse che io trovi un interesse verso l'altra persona. O forse no. O forse sì.

Una piccola parte di me -  quella crudele e meschina- pensa che Mark mi sta chiedendo una cosa giusta al momento giusto. Perchè così mi passerà la sbandata per James, quindi forse, uscendo per una sera con Mark posso levarmi dalla testa James.

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