Nino, Alya e Chloé giravano per la città ormai da un paio d'ore e adesso si stavano dirigendo verso la casa di Marinette, sperando di trovare un qualche indizio per cercare i loro due amici.
«Secondo voi possono davvero aver lasciato qualcosa?» domandò Chloé ad un tratto, facendo voltare gli altri due verso di lei.
«Ti ricordo che Marinette è una sbadata cronica, qualcosa l'avrà pure lasciata da qualche parte...» le ricordò Alya, mentre iniziava a vedere da lontano la boulangerie dei genitori di Marinette.
«Perfino Adrien delle volte si dimentica le cose, forse questa volta è capitato anche lui...» ipotizzò Nino, che con le mani in tasca guardava la ragazza.
«Sicuramente...» rispose Alya, girando a sinistra e dirigendosi non verso la porta d'ingresso della boulangerie, ma in quella di servizio.
«Aly... Ma che fai?» le chiese Nino, mentre la vedeva alzarsi sulle punte.
«I signori Dupain nascondono sempre...» iniziò a dire, prima di sorridere e scendere con in mano un mazzo di chiavi: «...Una mazzo di riserva nel caso Marinette perda le sue, me l'ha raccontato Sabine...» concluse subito dopo, aprendo la porta e invitando gli altri due ad entrare.
«Che buon profumo... L'odore dei dolci resta anche dopo giorni che la boulangerie è chiusa...» ammise Nino, dopo aver odorato un paio di volte l'aria racolma di zucchero, cioccolato, crema e tanti altri odori meravigliosi.
«Chiusa non direi proprio...» affermò Alya, avvicinandosi alla porta della boulangerie e aprendola, facendo sospirare Chloé.
«Potevamo tranquillamente entrare da lì...»
«Io per sicurezza ho preferito evitare, adesso cercate indizi... Qualsiasi cosa che possa aiutarci...» ricordò Alya, prima di avviarsi verso la rampa di scale e iniziare a salire insieme agli altri due.Aprì anche la porta della casa di Marinette, iniziando a girare per la stanza in cerca di qualsiasi cosa che le potesse dare una pista da seguire.
«Mi sembra che sia tutto in ordine qui...» ammise Nino, avvicinandosi al divano.
«Un po' troppo strano... Se questa è proprio la casa di Marinette...» aggiunse Chloé, sedendosi al tavolo.
«Andiamo a controllare la sua stanza...» disse Alya, risvegliando gli altri due e avviandosi verso quelle scalette che portavano alla stanza di Marinette.
Spinse leggermente la botola, non sentendola spostarsi di un millimetro.
«Questa è chiusa... Dall'esterno...» aggiunse subito dopo, avvicinando la chiave al lucchetto e aprendolo.
Si rimise la chiave in tasca e poi tirò su la botola, sorridendo dopo aver visto il casino della camera dell'amica.
«Ecco qui la mia prova... I due sono passati qui!» esclamò lei, entrando nella stanza e fermandosi sul tappeto.
«Wow... Non avevo visto mai così tanto disordine in vita mia...» affermò Chloé entrando nella stanza dopo Alya.
«L'armadio è aperto o sbaglio?» chiese Nino, indicando l'armadio della ragazza.
«L'anta è socchiusa. L'unica cosa che Marinette si ricorda sempre è quella di chiudere l'armadio, quindi sì, è strano...» rispose Alya, avvicinandosi all'armadio e aprendo entrambe le ante, iniziando a controllare se mancasse qualcosa.
«Wow... Non credevo che proprio il rosa confetto fosse il suo colore preferito...» ammise Chloé, guardando per intero la stanza.
«Beh... Ha anche la cartella e lo zaino di questo colore... Però va bene come vuoi...»
«Voi due potreste dare un'occhiata in giro?» domandò Alya, praticamente entrata dentro all'armadio.
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La Lontananza Provoca Dolore... - Miraculous Ladybug AU
FanfictionÈ l'ultimo anno di liceo per i nostri protagonisti. Tikki e Plagg sentono l'una la mancanza dell'altro e durante la notte restano a fissare la luna, sperando di rincontrarsi presto. Mentre fissano il satellite terrestre, diverse lacrime di dolore ab...