Tu Sei La Creazione...

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I personaggi che incontrerete in questo capitolo non sono stati inventati da me. Ho preso spunto da 'ferisae' una disegnatrice (autrice anche dell'immagine del capitolo) che è veramente un genio.
Dopo questa premessa, vi auguro buona lettura.

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Alya, Chloé e Nino, il mattino dopo aver comunicato agli altri chi era venuto a trovarli a casa loro, erano tornati dal Maestro, ovviamente per avere una spiegazione sul fatto di aver ricevuto quei tre kwami a casa loro, nella borsa nel caso di Nino.

«Ho deciso di dare a voi i Miraculous, perché mi avete dimostrato la giusta determinazione che serve per diventare dei supereroi. Voi volete proteggere i vostri amici e questo è l'aiuto di cui vi parlavo l'altro giorno...» spiegò il maestro, sorridendo ai tre.

Pollen uscì fuori dalla tracolla di Chloé, Trixx dal lembo del giubbino di Alya e Wayzz dalla tasca del pantalone di Nino.

«Puah...» fece Wayzz subito dopo, aprendo la bocca e togliendosi l'ennesimo filo: «Che schifo...» disse subito dopo, rabbrividendo.

«Non ti lamentare...» lo avvertì Nino guardandolo male.

Wayzz roteò gli occhi, volò sulla spalla di Nino e posò lo sguardo sul maestro.

«Allora... Vi hanno dato problemi per il primo giorno?» domandò Fu guardando il modo in cui Pollen e Trixx fissavano le rispettive portatrici.

«No, Trixx ha fatto il buono, si è seduto sulla scrivania e mi ha spiegato tutto, delle volte interrompendosi da solo perché si incartava...» rispose Alya, accarezzando con l'indice la testa del kwami.

«Pollen anche, ha avuto dei leggeri problemini di timidezza all'inizio, però dopo si è tranquillizzata ed è riuscita a darmi tutte le informazioni necessarie...» disse invece Chloé, ricambiando lo sguardo della kwami dell'ape.

«E tu Wayzz?» domandò il maestro, vedendo il kwami della tartaruga sospirare.

«Nino è un ragazzo leggermente duro di comprendonio, però ammetto che ha saputo ascoltarmi senza battere ciglio o fare battute. Non avrò capito la maggior parte della parole da lui nominate, ma posso confermare che non ha fatto un buco nell'acqua maestro...» spiegò il kwami, venendo poi guardato in modo molto strano dal nuovo portatore: «Ho parlato così a posta...» disse subito dopo, vedendolo sospirare.

«Maestro... Va bene abbiamo questi Miraculous, ma adesso che facciamo?» chiese Nino subito dopo, togliendosi il berretto.

«Aspettiamo... Aspettiamo che quei due demoni facciano di nuovo ritorno in città, e questa volta... Troveranno il pane per i loro denti...» rispose Fu, unendo le proprie mani e ricambiando il leggero sorriso dei tre ragazzi.

La prossima volta, quei tre ragazzi avrebbero fatto la differenza, sarebbero riusciti a cambiare qualcosa.

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Marinette riaprì lentamente gli occhi, sgranandoli subito dopo. Si era di nuovo ritrovata in quel posto sperduto, senza una luce precisa, una direzione, un orario. In quel posto era tutto confuso.
Spostò per qualche secondo lo sguardo attorno a sé, prima di sobbalzare alla vista di un corpo sdraiato a terra, che lei aveva visto in passato.

«Ladybug!» la chiamò in seguito, correndole incontro.

Le si inginocchiò accanto, notando con preoccupazione e tristezza che il petto ancora si alzava e si abbassava, in modo però davvero poco frequente.

La Lontananza Provoca Dolore... - Miraculous Ladybug AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora