Torneo tre maghi (cap.6)

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I due si ritrovarono così in piedi, faccia a faccia, occhi ad occhi, cuore a cuore.

Scorpius non ci pensò molto e sfiorò le dita della ragazza fino a fare intrecciare le sue lunghe e bianche dita con quelle della giovane.

Ci fu un forte frastuono e dopo un rumore di frenetici passi di folla di persone.

"Devono essere arrivati gli studenti di Boscobolla e Ilvermory... sai il torneo tre maghi"... disse Scorpius sussurrando a pochi centimetri dalle labbra rosee della giovane.

"Mh andiamo" sussurrò poi l'altra.

Con le mani ancora intrecciate si avviarono verso il campo di Quidditch dove erano atterrate le due enormi carrozze delle due scuole.

Rose era esaltata e correva da una parte all'altra trascinandosi Scorpius con se finché non arrivarono al campo.

Con il fiatone Scorpius scoppiò in una fragorosa risata che fece girare di scatto Albus e Lily Potter proprio davanti a loro nell'ammasso di gente che si stanzionarono nelle tribune.

Quando ad Albus cadde l'occhio sulle mani intrecciate dei due fece un ghigno divertito e Lily disse: "Rose mi devi dire qualcosa?"

A questo punto i due si accorsero di avere ancora le mani intrecciate, la ragazza arrossì e scansò di fretta la mano mentre il ragazzo ghignò compiaciuto scompigliandole i capelli.

Un soave applauso si espanse per tutte le tribune.

La McGranitt iniziò a presentare i presidi delle rispettive scuole accompagnata dal professore Neville Longbottom che scortava i ragazzi verso la scuola.

"Ecco a voi Wilbur Lane preside della scuola di Ilvermory dall'USA"

Altri battiti di mani ricoprirono il borbottio dei giovani maghi.

"Ed ecco a voi Alessia Devoto la preside di Boscobolla dall'Italia"

Un altro applauso e...

"Ora ragazzi ognuno torni a fare ciò che stava facendo, vi ricordò che è possibile candidarsi per il torneo fino alle 20 di questa sera. Ci vediamo alle 20:30 in sala grande per cenare e per la presentazione dei campioni tre maghi".

"Ognuno torni a fare quello che stava facendo Rossa" sussurrò Malfoy nell'orecchio della Weasley.

"No Malfoy, non tornerò a cantare con te devo andare in biblioteca ho da studiare" rispose secca Rose.

"Sei sempre la solita secchiona"

"E tu il solito so tutto io"

Malfoy le lanciò un occhiata glaciale. Si sentiva, da un lato, rifiutato. In cuor suo sapeva che veramente la piccola Weasley doveva studiare e che se avesse potuto ... almeno lui sperava fosse così, sarebbe stata ancora con lui.

Così il biondo si avviò nella propria camera mentre Rose verso la biblioteca.

Verso le 20:30 tutti i ragazzi erano in sala grande.

Rose Weasley si sedette al suo tavolo,aveva una strana sensazione in pancia.
Quasi fosse un ansia? Ma per cosa? Poi le venne in mente: doveva vedersi con Malfoy... per le ronde, e sarebbe dovuta stare con lui per tre ore.
Quel ragazzo ultimamente le faceva uno strano effetto, gli ippogriffi nello stomaco, i sorrisi spontanei ,tachicardia, ecco che cosa era Scorpius Hyperion Malfoy.
Era tutto questo e Rose non sapeva cosa significasse.

No, cioè, forse lo sapeva non lo voleva ammettere nemmeno a se stessa.

Lui era troppo.

Lei era poco.

O almeno così credeva la giovane Grifondoro.

Perché un ragazzo biondo a tavolo Serpeverde pensava l'esatto contrario.

Lui era niente.

Lei era tutto, troppo.

Era un esplosione di emozioni.

La McGranitt risvegliò i pensieri dei ragazzi battendo dolcemente una forchetta su un piccolo calice da vino rosso in argento e, visto che non aveva ottenuto un gran risultato, fece sbattere le mani sul tavolo ad Hagrid.

Tutti si girarono verso di lei e Scorpius buttò, senza farsi vedere dai suoi compagni, un occhio al tavolo Grifondoro dove Rose si stava quasi strozzando con la sua coca cola per il troppo ridere.

'È bellissima quando ride' pensò.

Poi sorrise con lo sguardo perso nel vuoto, ma un Albus fin troppo eccitato ed emozionato lo risvegliò dai suoi pensieri.

"Ora prima di lasciarci trasportare dai dolci sapori di casa vorrei estrarre dal calice i nomi dei campioni tre maghi" disse lentamente e scandendo bene le parole la preside di Hogwarts.

Un soave applauso generale si espanse per la Sala Grande ma cadde in un quasi inquietante silenzio, quando, la preside urlò:

"Il campione di Boscobolla è Anna Ferrari" un applauso dai tavoli degli ospiti accompagnò la sfilata di una giovane dai lunghi capelli neri e dalle forme slanciate dalla preside.

Le due si strinsero le mani e la giovane tornò al suo posto.

Poi l'anziana signora continuò...

"Per la scuola di Ilvermory abbiamo Connor Slay"

Un giovane dai capelli ricci e mori si avviò verso la donna le strinse la mano e accompagnato da applausi tornò al suo posto.

"Per la scuola di Hogwarts" disse Minerva con voce tremante...
"Scorpius Hyperion Malfoy" sorrise e si mise ad applaudire insieme agli altri.

Rose sorrise dolcemente al ragazzo che invece era alquanto confuso: lui non aveva messo il suo nome nel calice, ma fece finta di niente. Non doveva creare panico , dopotutto aveva 17 anni e nessuno avrebbe sospettato... doveva riuscire a capire prima cosa fosse successo e successivamente si sarebbe confidato con qualcuno, così avrebbero trovato la soluzione assieme.

"Fratello non me lo avevi detto! Ma ora va, sono felice per te!" disse Albus con un sorriso a trentadue denti.

Scorpius serrò i pugni e accompagnato da un fragoroso applauso andò verso la preside che sorridendogli gli porse la mano.

Tutti mangiarono tranquillamente tranne Scorpius che ancora pensava a chi avesse potuto mettere il suo nome nel calice.

Dall'altro lato c'era Rose che era preoccupata per il giovane biondo.

Dopotutto, pensava, il torneo tre maghi non è un gioco stupido, è pericoloso, Diggory era morto durante il torneo tre maghi, Zio Harry ancora ne era angosciato e traumatizzato.

In ogni caso la cena finì verso le 21:10 e i due ragazzi, chi prima chi dopo, si avviarono verso l'aula di pozioni, leggermente in ritardo rispetto all'orario previsto.

Scorpius era appoggiato con la schiena alla porta dell'aula di pozioni. Aveva le braccia incrociate è un cipiglio caricato. I capelli biondi erano scompigliati a causa del troppo nervosismo che lo aveva portato a toccarseli più e più volte.
Un ciuffo voluminoso ricadeva sulla fronte e gli occhi grigi azzurri erano fissi sul pavimento, la bocca in una smorfia imbronciata.

"Temporale" le parole risuonarono nella stanza.

-spazio autrice-
spero vi piaccia.
-s3r3ndipity

Il confine fra odio e amore~SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora