Lettera #10

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Figli miei cari,

sono trascorsi appena pochi giorni da quando vi ho lasciati e già sento tantissima nostalgia di voi e della nostra casa ma, non mi pento della decisione presa perché il mio sogno è quello di cambiare vita in quanto desidero per voi un futuro diverso, voglio sapervi liberi, sereni e felici. Ho meditato a lungo sulla mia decisione e, poiché non sono riuscita ad attuarla, me ne sono andata di notte, come una ladra, di ciò vi chiedo perdono anche se sono certa che avete capito il motivo del mio gesto.

Ho aspettato che vi addormentaste, vi ho baciati e benedetti con le lacrime che, copiose, cadevano dai miei occhi, perché voi siete la cosa più bella che la vita mi ha dato. Voglio che capiate che questo gesto non è un abbandono, per mancanza di sentimenti o per non affrontare le responsabilità della vita, ma è un grande atto d'amore nei vostri confronti, figliuoli miei che col vostro affetto riuscite a sanare le ferite inferte dalla vita.

Ultimamente ho sentito parlare molto bene di un grande generale che si chiama Spartaco. E' un personaggio nobile di animo e di cuore, uno schiavo gladiatore che è diventato un mito, una sorta di eroe romantico che lotta da anni per renderci tutti liberi. Sono riuscita a contattarlo e attualmente vivo a Capua insieme ad altri schiavi, come me, che, non sopportando più le condizioni disumane di vita, hanno deciso di unirsi a Spartaco nella lotta per la libertà, per un futuro migliore per noi e specialmente per voi figli.

Vi penso constantemente, vi sogno e immagino la nostra vita futura. Se la fortuna ci arriderà un giorno, spero presto, saremo di nuovo insieme, ricostruiremo la nostra famiglia non schiavi ma liberi e felici.

Con affetto, vostra madre Lavinia

-Elisabetta Montagnese e Simone Votano

MAI PIÙ SCHIAVI - Gli anni della rivolta di SpartacoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora