Sentivo dei passi provenire da sopra di me,il legno e l'ondeggiamento suggerivano alla mia mente che mi trovavo su una nave.
Qualcuno apri una porta,i raggi del sole passarono attraverso essa illuminando gran parte della stanza,misi un braccio davanti agli occhi per proteggermi da essi.
Riuscii ad intravedere qualcuno che scendeva le scale, un uomo molto alto e muscolo,proveniente sicuramente dal nord.
Accanto a me in fila c'erano 2 prigionieri con relativa catena,io ero l'ultimo a destra.
Davanti a me,invece,altri 3 prigionieri in totale eravamo 6,tutti imprigionati li sotto.
Il barbaro ci diede una scodella di zuppa e un tozzo di pane a ciascuno,pose al centro della stanza una candela e se ne andò.
La candela ci avrebbe permesso di vedere giusto il tempo di mangiare.
I prigionieri,compreso me,si misero seduti cominciarono a mangiare comprendendo che quella era l'unica fonte di nutrimento.
Ricordo ancora tutti i loro nomi,le loro facce sconvolte e stanche,i corpi piegati dalla stanchezza.
Il padre mi dice :<Puoi descrivermi queste persone e dirmi i loro nomi?Pregherò per loro,ovunque essi siano>Non sprecare tempo con loro padre oramai le preghiere non servono più a nulla,e per di più la maggior parte di loro si è già ricongiunta con il creatore.
Bene padre procedo con la descrizione: nella mia stessa fila da sinistra verso destra c'erano Pascal Ducroin e Jean Marechàl,entrambi nati ad Acri nel regno di Gerusalemme o almeno di quello che ne rimaneva.Tutti noi eravamo stati rasati a zero in segno di sottomissione a Baldovino. Fisicamente non erano messi bene Pascal era alto più o meno 1,65 e Jean 1,60 ed entrambi avevano vari strati di grasso sull'addome,tuttavia strati di grasso che giorno dopo giorno diminuivano.Davanti a me da sinistra verso destra erano presenti Paoluccio orso ipato nato e cresciuto a Venezia,Farel Feisal Fa'ez e Firas Hadi entrambi nati nel sultanato di Rum. Paoluccio era alto 1,60 ed era anche lui abbastanza corpulento,possedeva i lineamenti tipici delle gente della serenissima. Nonostante fosse buffo d'aspetto la sua intelligenza era sconfinata. Farel e Firas erano due uomini possenti,entrambi sull'ottantina ed un fisico che superava di gran lunga il mio e io padre ero muscoloso.Nonostante geograficamente fossimo nati vicini i loro volti erano tutt'altri che romani,di pelle scura i loro lineamenti richiamavano la popolazione dei berberi.Ognuno racconto la sua storia ricordo ancora i nostri primi dialoghi,tutti conoscevano il Greco.
Mentre mangiavamo Paoluccio disse:<Allora perché siete qui?> nessuno rispose subito,dopo una trentina di secondi Pascal disse :<Bene,io e Jean siamo nati ad Acri e facevamo parte della corte di Baldovino,il nostro errore fu quello di opporci alla sua decisione di usare gran parte dell'esercito per conquistare un forte a Negroponte>Jean lo corresse< Pascal ti sbagli era Dafnusio,Negroponte è dove si rifugiò>Pascal continuò:<Hai ragione Jean>io dissi:<Sono nato nella capitale dell'impero di Tresibonda e facevo parte degli 800 uomini che riconquistarono Costantinopoli,la mancanza di intelligenza da parte degli uomini di Baldovino mi hanno portato qui>Paoluccio disse:<Non capisco,cosa vuoi dire>io replicai<Non voglio scendere nei dettagli>Firas prese coraggio e raccontò in
un Greco veramente stentato:<Io e Farel siamo nati in una cittadina del sultanato di Rum e siamo amici dall'infanzia.Eravamo mercenari,Baldovino ci diede il compito di comandare i soldati provenienti dalla nostra nazione.Un giorno disertammo con la conseguenza che molti uomini seguirono il nostro esempio. Baldovino,grazie all'aiuto dietro corruzione delle autorità locali,ci catturò nelle nostre rispettive case davanti alle nostra famiglie>Farel aggiunse<Da quel giorno il mio unico obiettivo è ottenere la testa di Baldovino>Tutti noi guardammo Paoluccio che disse:<È il mio turno, sono nato nella Serenissima Repubblica di Venezia,ero un mercante ed il mio errore fu quello di chiedere un prezzo troppo alto per una reliquia voluta da Baldovino>.