C.5

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Federica
R:-Ciao. F-Fe-Federica, giusto?-
Sbatto gli occhi.
Io:-R-Riccardo?-
A:-Sì, l'ha appena detto, Fede, la tua intelligenza mi stupisce ancora.-
Io:-Ah, ah, sì.- *dico, scuotendo la testa e facendo la linguaccia*
S:-Vieni in camera cinque secondi Fede.-
La seguo.
S:-Ti piace Riccardo!!!-
Io:-Zitta!-
S:-Quindi ti piace!-*dice, punzecchiandomi*
Mi porto le braccia incrociate sopra al petto, imbarazzata.
Io:-Non posso dire che sono innamorata. Non lo conosco. È... attrazione.- *dico, non tanto sicura*
S:-Credi nel colpo di fulmine?-
Io:-Tu?-
S:-Io e Mike ci siamo innamorati così.-
Io:-Tu e Mike siete fatti per stare insieme.-
S:-E che ne sai che tu e Riccardo non lo siete?-
Alzo le spalle.
S:-Vuoi che ti porto la cena?-
Io:-No, non ho fame. Di' che sto male.-
Lei esce dalla stanza, e io entro nel bagno che da sulla nostra camera. Faccio una doccia, mi metto il pigiama e mi metto sotto le coperte.
Mi perdo nelle mie riflessione, pensando se la mia per Riccardo è veramente solo un'attrazione, fino a sfociare nel pensare cosa è veramente l'attrazione, il colpo di fulmine, l'amore...
Mi sveglio alle sei. Se mi alzo ora, posso fare tutto con calma e arrivare puntuale.
Mi lavo la faccia per svegliarmi, e mi vesto con una maglia bianca con applique di pizzo nero e dei jeans scuri.
Vado in sala, per fare colazione, senza aspettarmi la presenza di nessuno. A stupirmi, c'è Riccardo, che è seduto al tavolo con una tazzina di caffè in mano.
R:-Buongiorno.- *dice timidamente*
Io:-Buongiorno.-
Mi faccio un the alle erbe e mi siedo di fronte a lui, scorrendo il feed di Instagram.
R:-E... per lavorare, a che ora iniziamo?-
Io:-Quando ti va bene.-
R:-Per me va bene a ogni orario, non ho altro lavoro da fare, devo solo farmi vedere in ufficio.
Io:-Anche io, ieri ho consegnato l'ultimo.-
Si crea un silenzio imbarazzante.
Lui si alza e mette la tazzina in lavastoviglie, mentre io vado a truccarmi, mettendo un sottile strato di rossetto, mascara e matita per occhi.
Prendo la borsa e esco, salutando Shady e Andreas che si sono appena svegliati.
Dopo di me esce Riccardo, che sale con me in ascensore. Ma quanto cavolo è bono in camicia? No ok, qui stiamo degenerando.
Si dondola sulle punte dei piedi, imbarazzato.
Arriviamo in ufficio, e lui cerca con lo sguardo la sua scrivania.
Io:-Guarda, se ti hanno dato quella di Lucas è lì, vicino alla mia.- *indico la mia scrivania*
Infatti, sulla scrivania dove prima c'era scritto "L. BICEGO", ora c'è scritto in grandi caratteri neri "R. MARCUZZO".
R:-Oh, grazie mille davvero, in tutte queste non so come l'avrei trovata.-
Si siede, apre il computer e tossisce, sorpreso da tutta la polvere accumulata sopra. Ci soffia sopra.
Io:-Farai meglio ad abituartici.-
Lui ridacchia.
Accende e sussulta, sentendo la squillante musichetta del vecchio computer che segna l'accensione.
Io scoppio a ridere.
Io:-Farai meglio ad abituarti anche a questo, tutti reagiscono così le prime volte.-
Ride di nuovo.
Tira fuori un post-it con quelle che suppongo siano le sue credenziali e le copia, per accedere al programma di lavoro. Sta lavorando autonomamente, decido di lavorare un po' per conto mio e lasciarlo stare.
Dopo un po', lo sento sbuffare ripetutamente.
Io:-Hai bisogno d'aiuto?-
R:-Grazie mille, non capisco niente.-
Io:-Fa vedere...-
R:-Sto provando ad allegare le immagini che mi hai detto ieri sera, ma si blocca e non salva.-
Io:-Sono un po' vecchiotti, tra un po' ce li cambiano.-
Scorro un po' con il mouse la galleria, cerco l'immagine e gli faccio vedere come allegarla senza che si blocchi.
-Vedi, è un po' complicato, devi...-
E mentre parlo, la mia mano, sul mouse, si scontra con la sua.

~Alison🌹✨ 

Amare, Forte e ChiaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora