Capitolo 7-Escape.

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Un paio di ore dopo Mattia si presentò sotto casa come aveva detto. Si era cambiato, aveva i capelli ancora un po' vaporosi per la doccia e un piccolo trolley alla mano.

Andai dai miei genitori, in soggiorno.
"Dove vai?"chiese mia madre in tono fintissimo guardando il bagaglio.
Sospirai e risi "Voi non sapete nulla vero?"
I miei si lanciarono un'occhiata complice e mio padre rispose "Divertiti, Didi."
Gli sorrisi, li abbracciai forte e uscii.

In auto, Mattia tirò fuori Mainstream di Calcutta. Quell'estate quel cd lo avevamo divorato, sapevamo tutte le canzoni a memoria e mi aveva perfino portato a un suo concerto in un locale.

La prima canzone che partì fu Gaetano. Iniziammo a cantare a squarciagola e al momento del ritornello mi pose una mano sulla gamba. Lo guardai e lui mi sorrise mentre continuava a tenere gli occhi fissi sulla strada della stazione.

In treno, ci aspettavano 3 ore e mezza di viaggio. Io tirai fuori le cuffiette e ne proposi una a lui che accettò.

Cara Italia-Ghali.

Io e Mattia avevamo circa gli stessi gusti in fatto di musica, anche perché molti artisti e gruppi li avevamo scoperti insieme. E periodicamente io mi presentavo a casa sua con qualche scoperta sensazionale che avevo fatto e l'ascoltavamo insieme.

Dopo un paio di canzoni, Mattia tolse la cuffietta e disse "Sono davvero contento del nostro rapporto, sai?"
Io ci pensai su qualche secondo prima di rispondere. Che tipo di rapporto era, il nostro? Non stavamo insieme ma non si poteva dire che fossimo semplici amici. Però sì, anche a me piaceva.

"Anche io lo sono, Mattia." gli risposi sorridendo e gli strinsi la mano che già gli tenevo.
"Devo dirti la verità, però: quello che provo con te non l'ho mai provato con nessuno, nemmeno con... tu sai chi."

Tu sai chi è lo pseudonimo con cui ci riferiamo a Sabrina, sua ex storica. 6 anni di relazione.

Quella frase mi sembrò esagerata, insomma: come puoi paragonare una relazione di 6 ANNI a una ragazza che conosci da nemmeno un anno?

"Dai, non esagerare!" risposi ridendo.
"Non esagero per niente. Sai bene quanto peso dò alle parole che dico, e se dico che mi fai provare emozioni fortissime sono serio. ...E sì, paragonarti a una relazione di 6 anni può sembrare una stronzata, ma non lo è, so quello che dico e se non ti ho lasciata andare dopo tutto quello che è successo un motivo c'è."

Abbassai leggermente il capo e sorrisi guardando le sue dita che si intrecciavano con le mie. Quando diceva queste cose era sempre incredibile.
Avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurrò "In qualche modo torni sempre da me..."ansimai leggermente al contatto del suo respiro sul mio collo e lui se ne accorse e ridacchiò.

Poche ore dopo arrivammo a Ravenna e un taxi ci portò all'albergo che Mattia aveva prenotato.

Appena entrata in camera, vidi che Mattia aveva fatto fare un cuore sul letto. Non da petali di rosa, ma da sigarette.
Appena raggiunsi il letto scoppiai a ridere e lo guardai. "Ma cosa hai fatto?!"
"I petali di rosa mi sapevano da diabete... Ho scelto una cosa diversa!"rise lui.

Ne presi una e uscii sul balcone che aveva un tavolino e due sedie. Erano le cinque e mezza del pomeriggio e in quella giornata di settembre il sole già stava per andarsene. Sotto il balcone potevo vedere un giardino immenso, appartenente all'albergo, con una piscina e diverse siepi. Solo che non vi era nessuno, e questo lo rendeva parecchio malinconico ma bellissimo. In lontananza notai la ruota panoramica di Mirabilandia.

"È lì il parco?"gli chiesi allungando un braccio e l'indice.
Mattia si tolse la sigaretta da bocca, aguzzò la vista e annuì. "Sì, domattina ci andiamo di corsa. E anche il giorno dopo."

"Da quanto tempo non ci vengo qui..." sospirai. "I miei genitori da piccola mi ci portavano sempre."sorrisi ripensando a quei bei ricordi.

"E...sei felice di esserci con me?"domandò Mattia avvicinandosi a me.
Mi girai verso di lui e ci trovammo faccia a faccia. Annuii e dissi "Certo che lo sono. Non desidero altro."

Lui sorrise, poggiò la sua mano su una mia guancia e mi diede un bacio a stampo. "Stasera usciamo, ora riposiamoci."

Ci buttammo sul letto. Mi attaccai al suo corpo a mò di bradipo e ci addormentammo un paio d'ore. Era tutto meraviglioso con lui.

MYSPACE:

Ciao ragazzi! Come state? Non mi faccio sentire da un po', lo so, ma sto lavorando a un sacco di cose. Avevo pensato di pubblicare una fanfiction su Stranger Things; voi cosa ne dite? Vi piace quella serie? L'unica cosa che mi blocca è che la serie non è finita... dunque non so quanto senso abbia. Comunque, come al solito fatemi sapere cosa ne pensate, ho in mente anche qualcos'altro! ♡

Lovefool.||FAVIJ. [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora