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Mi sono girata e rigirata nel letto tutta la notte dopo aver ricevuto quel messaggio da Daniel, tra l'altro non gli avevo ancora risposto. È per questo che sono così diffidente nelle relazioni, all'inizio non era così, ero eccitata all'idea di avere un fidanzato, come tutte le ragazze della mia età d'altronde. Ma dopo la storia con Daniel, non ne ho più voluto sapere e mi sono richiusa nel mio guscio. Non so perché ieri non ci ho pensato a Daniel, perché in realtà ci sono uscita molte volte da sola, probabilmente era perché lo avevo rimosso dalla mia mente, temporaneamente a quanto pare.

Vrrrrr
Vrrrrr
Vrrrrr

Messaggio da: Daniel
"Chi tace acconsente, Clo. Ci vediamo tra due ore al Crazy Minds"

Ma basta con questo "Clo"?! Ma pensa che io voglia ancora parlargli dopo tutto ciò che ha fatto?
Esco dal bagno della scuola e ritorno in classe per sorbirmi l'ultima ora di lezione della professoressa di biologia. «Signorina Pride!» mi richiama «Sì?» «Mi può dare una spiegazione del comportamento della scorsa lezione? Non è più tornata dopo che è andata in bagno» dice in tono acido e mimando con le virgolette le ultime due parole. «Sono stata male, prof. Mi faceva male la testa» «Bene, sappi che non puoi fare quello vuoi in questa scuola, te la lascio passare perché è la prima volta, alla prossima ti mando dal preside» «Va bene» rispondo andandomi a sedere, biologia è la mia materia preferita, non voglio che la professoressa mi prenda di mira.

Sono appena uscita dalle porte della scuola. Mi siedo nel parco del campus e tiro fuori il cellulare, scrollo un po' Instagram e messaggio del più e del meno con mia madre. Tra pochi giorni dovrò andare da lei e non vedo l'ora; voglio sapere come sta, se papà le ha scritto, voglio proteggerla da quel mostro. «Ei liquida-ragazzi-in-modo-pessimo» mi distrasse Emy dai miei pensieri. «Ei» rispondo solo, perché non so cosa replicare.
«Tutto bene? Ti vedo strana...» «Ma sì, sono solo un po' confusa» «Vuoi parlarne?» «Va bene...in pratica ieri, nel bel mezzo della notte mi è arrivato un messaggio da Daniel che diceva che voleva incontrarmi alle 18.00 al Crazy Minds e ha menzionato che gli mancavo. Io non ho risposto e dopo poche ore, a scuola mentre ero nei bagni, mi è arrivato un altro messaggio in cui citava un proverbio della minchia "Chi tace acconsente, Clo" ma io dico no?, COME CAZZO È POSSIBILE CHE DOPO TUTTO CIÒ CHE È SUCCESSO, IO POSSA FARE FINTA DI NULLA?!» «Ferma, ferma. Ma chi è Daniel e che cosa ha fatto?» Povera scema. Ho dato per scontato che lei sapesse tutto, come se fosse stata al posto di Quincy. QUINCY, al solo pensiero che era la mia ex-migliore amica mi fa rabbrividire, non avrei mai voluto incontrarla. «Daniel è il mio ex-ragazzo con cui ho condiviso la mia prima storia, era fantastico, ci stavo benissimo insieme ed eravamo innamorati; o almeno così pensavo dato che dopo un anno e mezzo che stavamo insieme l'ho trovato nel letto di camera sua insieme alla mia ex-migliore amica Quincy. Da quel momento non ho più voluto vedere nessuno, mi sono chiusa ancora di più in me stessa oltre a quello che stavo già passando e la poca percentuale di felicità che mi trasmettevano le due persone che amavo di più in questo mondo oltre a mia madre mi hanno tradita, ferita e poi abbandonata in solitudine in un vicolo buio. Vivevo in un mondo tutto mio, ho smesso anche di mangiare e le poche volte che qualcosa finiva nel mio stomaco, dopo qualche ora voleva ributtarsi fuori, come se io fossi un mostro dalla quale scappare e fossi destinata a rimanere vuota, sola, a vivere la mia vita a suon di urla, calci e pianti provocati da mio padre, senza un briciolo di felicità. Poi è passato un anno e le cose continuavano ad andare avanti con la stessa situazione di mio padre e mia madre e la mia bulimia; non avevo più sentito Daniel e Quincy. Ed è per questo che sono così attenta nelle relazioni sia dal punto di vista dell'amore che dell'amicizia, ho paura che tutto questo possa ripetersi quando meno me lo aspetto. Appena mi affeziono poco di più di quel che dovrei ad una persona, essa mi si scaglia contro. In ogni caso, avevo pianificato tutto per il mio proseguimento con Daniel, dovevo andare a studiare alla scuola di Manhattan insieme a quella che ritenevo la mia migliore amica, lui veniva ogni giorno a prenderci a scuola, passavo i pomeriggi con Quincy a studiare e tutti vivevamo felici e contenti, ma purtroppo così non è andata e mi sono ritrovata a stravolgere tutto gli ultimi mesi» «Wow, Chloe, non ho davvero parole per esprimere il dispiacere che provo in questo momento nei tuoi confronti, davvero, non pensavo che la tua situazione fosse così brutta. Comunque sappi che io non sono quel tipo di amica, io e te abbiamo legato subito e molto. Per questo io non ti farò mai e poi mai una cosa del genere, stai tranquilla che di me ti puoi fidare; ora non so quanto possano valere le mie parole ma spero che ti arrivino dritte al cuore e che ci rimangano impresse perché io non me ne vado, ti sosterrò sempre, per qualunque cosa in qualunque momento»
A sentire quelle parole non so più che pensare, mi fido di Emy? Sì certo, mi sono aperta completamente con lei, non lo avrei mai fatto con una persona qualunque, ma il punto è ho fatto bene o no ad aprirmi così presto?
«Comunque, secondo me, dovresti andare al pub, per sentire cosa ha da dire, se ti chiede scusa, se vuole ricominciare qualcosa, se vuole riprendere il rapporto da dove lo ha lasciato...» «Ma io non voglio riprendere nulla! Io ho chiuso definitivamente con lui, non ci passo assolutamente sopra, poi sinceramente ho paura per l'effetto che mi farà rivederlo» «Lo capisco, ma almeno dagli una possibilità per sentire cosa ha da dirti e non dimostrargli troppa fragilità altrimenti penserà che ti interessa ancora e che non hai voltato pagina» «Va bene dai, meglio che vada se non voglio fare tardi; grazie davvero per tutto quello che hai detto, ho davvero bisogno di qualcuno in questo momento» «Ma figurati, ti pare? Le amiche servono a questo, ti voglio bene Chloe» mi alzai e lei fece la mia medesima azione, mi avvicinai e la abbracciai, secondo me l'ho presa alla sprovvista, non se l'aspettava ma non ci mette mezzo secondo a ricambiare il mio abbraccio.

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