Capitolo 7 - Buonanotte

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"BUONGIORNOOOO MORFEAAAASS!!!"
Urlo dallo spavento per l'improvviso rumore e mi ritrovo a sbattere la faccia sul pavimento. Il mio letto magico sembra si sia smaterializzato lasciandomi in caduta libera.
"Caspio Caspio nespole palette e fiorellini! Penso di essermi rotta il naso!"
Sbotto portando una mano alla faccia dove sento un terribile bruciore pungente.
"Ma come impreca?" Sento qualcuno dire dall'altra parte della stanza. Non è colpa mia sono ancora in modalità letto...
"Sorgi e splendi bocciolo! La tua entità è tornata per fare in modo che tu riesca a vestirti e fare colazione nonostante la grande impedita che sei!"
Biascico una qualche maledizione e con un grugnito seppellisco di nuovo la faccia sotto i miei capelli dando un'altra testata a terra. La voce allegra di tit sembra fare il verso ad una premurosa mamma, mi fa solo venire voglia di rompermi la testa.
"Morfeas? Morfeas devi alzarti..."
"Ti ci metti pure tu Vivian? Ancora cinque minuti!" Dico con la bocca schiacciata sul pavimento e sputando qualche capello.
"... altrimenti ti perderai la colazione."

Cavolo no non posso perdermi la mia prima colazione magica! Mi tiro su di botto incontrando lo sguardo divertito e soddisfatto della mia compagna di stanza, già vestita e pronta ad uscire, i capelli biondi legati nelle sue solite trecce e uno zaino buttato su una spalla. Nascondo a malapena il mio sguardo sorpreso ai suoi larghi pantaloni verde militare abbinati ad una semplice maglietta bianca, ci si aspetterebbe roba un po' più floreale da una strega delle piante probabilmente, ma lei sembra molto più a suo agio così. In effetti la capisco, non sembra tipo da rose rosa e vestiti con i fiorellini. Sento uno sbuffo di disprezzo provenire dalla porta e ancor prima di vederla so che là c'è Lindabelle che ci guarda. Il bel visetto è tutto corrucciato mentre mi fissa, le braccia conserte e i capelli legati in una treccia attaccata alla testa che le fa da corona, con i suoi soliti fiori metallici che sembrano gemme. Il suo esile corpo ricoperto di lentiggini ramate è avvolto in un leggiadro abito giallo pastello con le maniche a sbuffo e la gonna al ginocchio. Nonostante abbia anche lei uno zaino in spalla sembra una principessa. Lei sì che è vestita come uno si aspetterebbe dalla prescelta della luce...
"Sei patetica." Dice mentre esce, sbattendo la porta. Una principessa molto gentile come al suo solito...

"Invece di ammirare cosa indossa il tuo grande amore, vedi di vestirti tu!"
Come cavolo dovrei fare a vestirmi Tit? Rimane sempre il fantastico problema che io, non ho neanche un mobile...o una valigia o una qualunque fonte di vestiario.
Vivian nota la mia faccia scocciata e pensierosa così mi indica, impaziente come un corridore prima della partenza, della roba nera ammucchiata in un angolo della stanza.
"Dai hai già i vestiti pronti, sbrigati che ho una fame che non ci vedo!"
Ma io...non ho preparato dei vestiti! L'espressione da bestia famelica della mia amica però mi intima di sbrigarmi  o intingerà me nel the tra qualche minuto.
Beh almeno questi vestiti sembrano usciti direttamente dal mio armadio! Jeans strappati e canottiera neri, anfibi e felpa verde militare. Infilandomeli trovo sotto anche un rossetto viola scuro e una matita nera per gli occhi e in cinque minuti sono la me stessa dark di tutti i giorni. Potrei star andando alla mia vecchia scuola in un giorno normalissimo, se non fosse per i capelli, e mi devo ancora abituare al fatto che non più sono castani. È vagamente inquietante che in un angolo della mia camera ci fossero gli oggetti che mi servivano a prepararmi stamattina... soprattutto considerando che ieri sera secondo me non c'erano, anche se forse si possono essere confusi con il nero della stanza. Comincio a pensare però che questa stanza sia stregata...magari c'è un fantasma che si occupa di portarmi solo quello che mi serve al momento giusto, oppure la stanza stessa è un entità di servizio!

Vivian mi acchiappa per il cappuccio interrompendo le mie fantasie architettoniche e mi trascina fuori dalla stanza, facendomi inciampare su me stessa per camminare all'indietro. Portandomi per il corridoio mi mette in mano uno zaino nero semivuoto senza rallentare di un passo.
"È il tuo zaino, te lo stavi dimenticando in stanza, ora cavolo andiamo che HO FAME!"
"Ma io non ho uno zaino!"
Cerco di farle notare inutilmente, è troppo concentrata sul procurarsi del cibo per prestarmi attenzione. Con un sospiro mi lascio condurre all'indietro e continuo a fantasticare sulla mia strana stanza. Ripensandoci, forse non sono una totale frana in magia dopotutto, visto che la mia stanza è incantata! Finite le lezioni devo assolutamente capire come funziona...
"Tu ti fai decisamente troppe pippe mentali." Sospira Tit nella mia testa.

Il debito in magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora