L'erboristeria è piccola e piena zeppa di roba. Alle pareti sono addossati dei tavoli con sparsi sopra libri, ingredienti e boccette. Ad una parete sono attaccati dei mobiletti chiusi e degli scaffali con altri libri, mentre all'altra sono appese delle mensole con barattoli, scatole e sacchetti pieni di roba secca, semi, foglie, fiori e polverine. Sulla parete di fondo si apre una porta di vetro ad arco, con sopra un cartello: "serra".
Aline si avvicina saltellando ad uno dei tavoli e solleva qualche provetta stappata agitandola incautamente. Sembra una bambina davanti ad una vetrina di giocattoli incustodita. Io e Neph intanto la guardiamo inquiete, sperando vivamente che nessuna di quelle pozioni che rischia di buttarsi addosso sia esplosiva. Curiosa si tira su sulle punte e annusa alcuni barattoli di foglie secche poggiati in bilico su una mensola. Sembra totalmente a suo agio, senza alcun problema a impicciarsi dove probabilmente non dovremmo, non mi stupirei se adesso cominciasse a buttare qualche ingrediente in aria come coriandoli, e la cosa mi preoccupa."Dai perché non prepariamo qualcosa?!' ci propone acchiappando una ciotola e un pestello, con un sorriso a trentadue denti e gli occhi verde fosforescente, che dimostrano quanto sia eccitata. Io e Neph ci diamo uno sguardo perplesso per poi decidere di assecondarla.
Cercando di essere convincente afferro con slancio il primo libro che mi trovo davanti, lo apro a caso e chiedo divertita: "Qual'è la ricetta mio Chef?"
"Sarebbe bene provare con qualcosa di semplice...per evitare di trasformare la scuola in pietra..." Propone pensierosa Neph prendendomi di mano il libro e cominciando a sfogliarlo interessata. Ci stringiamo attorno a lei, le pagine vagamente illuminate, di verde dagli occhi di Aline e di blu dalle guance di Neph. All'improvviso mi viene un'idea e la espongo, orgogliosa di me stessa.
"Potremmo provare a preparare l'unguento per il dolore!" Si girano entrambi perplesse verso di me, come se non si aspettassero una mia proposta. "Ma ti sei scelta delle amiche o delle trote lesse?" Zitta Tit che secondo me neanche sai cosa sono le trote.Mi dirigo concentrata verso gli scaffali di libri e individuo la copertina, nera lucida con una boccetta argentata, del libro di pozioni. Apro con sicurezza il capitolo uno e lo sfoglio fino a trovare ciò che cerco: unguento base per il dolore.
"Questa è la robaccia che ti ha messo in faccia la iena...uhm, infermiera! Se impariamo a rifarla possiamo aiutarti in caso tu ti senta male...ed è anche relativamente facile!"
Guardano perplesse l'illustrazione di una ciotola contenente la melma rosa. Poggio impaziente il libro e mi metto al centro della sala a braccia conserte e occhi chiusi, comandando: "Servono fiori di ciliegio e semi di cocomero!"
("Semi di cocomero!" Mi fa il verso Tit)Sbircio poi se le altre mi abbiano ascoltato. Aline mi sorride maliziosa e i suoi occhi mandano un lampo prima di venire coperti dalle mani; con uno scatto stende le braccia verso l'esterno e il gioco è fatto. Un sacchetto di semi nella destra, una manciata di petali nella sinistra un'occhiata sbalordita di me e Nephilia. Come fa a saper già fare queste magie!
Sento un lieve pizzicore dentro al petto e distolgo lo sguardo dal suo sorriso compiaciuto, acchiappando velocemente gli ingredienti che ha fatto apparire.
Prendo la ciotolina di prima e lo riempio d'acqua ad un rubinetto, rovesciandone un po' ovunque, getto i petali e i semi e comincio a pestarli con foga, sbriciolando i semi e distruggendo i petali sotto lo sguardo curioso delle altre. Alla fine mi fermo guardando poco convinta il prodotto, ancora non incantato, che stagna sul fondo del mortaio. Chiudo gli occhi e mi concentro con una mano stesa sopra l'intruglio.Non posso permettermi di sbagliare, farei una bruttissima figura... soprattutto dopo che Aline ha usato la sua magia con tanta facilità. Ripenso a ciò che ho letto sui libri: nella magia tutto è basato sulla calma. E in questo sono brava, spesso più brava degli altri. Le altre persone non se lo aspettano mai che una con un temperamento all'apparenza così violento sia così brava a calmarsi. Ma quelli che mostro non sono i miei sentimenti veri, sono azioni votate a farmi portare rispetto e a proteggermi. I libri spiegano che il potere verrà da noi, basta aspettare. Entrerà in noi quando ci troverà degli ospiti degni. È per questo che ci dobbiamo svuotare e purificare, per fare spazio e renderci più "comodi".
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Il debito in magia
FantasíaDurante il suo primo anno di liceo questa ragazza scopre di essere una strega e di dover cambiare scuola, per andare ad imparare come usare i suoi poteri...Se solo ci riuscisse! La neostrega non è in grado di compiere il più semplice incantesimo! Ma...