Ormai erano le 19:20 e quasi tutti i bambini erano andati via, io e Lucia ormai avevamo perso la speranza. Stavamo per andare via quando un bambino s'infilò nel nostro nascondiglio, ridendo ci lanciò qualcosa addosso e scappo via.<Hey! Non si tirano le cose!> Lo rimproverò Lucia. <Ci ha tirato un pezzo di carta, i bambini di oggi...> disse raccogliendo quella piccola palla di carta, fece per buttarla via quando io la bloccai.
<Ferma! E se fosse un segno?> dissi.
<Che segno vuoi che sia? é solo un bambino molesto... A meno che...> aprii il pezzo di carta
<C'è una J!> disse entusiasta
<Fammi vedere!> dissi mentre le strappai il foglietto dalle mani. Lo girai nella speranza che fosse scritto qualcosa di più di una semplice J e così fu.
<Una prova di fiducia ho dovuto fare per sapere se ti te mi potevo fidare... Ora credo nella tua lealtà abbi fede e si vedrà! - J. > Lessi ad alta voce.
<Lealtà? Seria? Neanche un'indovinello... uffy> rispose Lucia delusa.
Fummo interrotte da un telefono che squillava, era la mamma della mia amica che la chiamava per sapere a che ora sarebbe tornata. Visto che sapeva che eravamo insieme mi invitò a cena, ovviamente io accettai.
Prima di uscire da quel piccolo nascondiglio controllammo che non ci fosse nessuno. Uscimmo e ci avviamo verso casa sua.
Discutemmo quasi tutta la serata a parlare di J. e sul foglietto che ci fece avere senza arrivare a nessuna conclusione.
Arrivò l'ora di andare a casa, entrambe eravamo stance e deluse per quello che era successo, anzi che NON era successo. Fu proprio un buco nell'acqua.
Il giorno seguente arrivò e io iniziai la mia routine giornaliera.
Il mio motorino non era ancora pronto ma per fortuna in pochi giorni sarebbe tornato più forte che mai ed anche il mio braccio, che togliendo qualche graffietto e livido, stava bene.
La giornata passò tranquilla e il gruppo dei miei migliori "amici" non mi considerò come ai vecchi tempi.
Passarono i giorni e di J. non ebbi Più notizie. Iniziai a farmi paranoie sul fatto che fosse qualcuno della classe ad avermi preso in giro oppure che J. si sia offeso ed abbia perso la mia "fiducia" vedendo Lucia con me qualche giorno fa al parco.
Finalmente dopo giorni, il mio motorino era pronto, fui entusiasta quando andai dal meccanico a ritirarlo.
Il giorno seguente finalmete tornai ad utilizzarlo! Inizialmente avevo paura, ma dopo poco passo. Arrivai a scuola.
Dopo una lunghissima e quasi infinita giornata scolasti ero davvero contenta di tornare a casa specialmente ora con il mio "bolide".
Ero cosi felice di tornare a casa ho offerto un passaggio a Rossella, una ragazza del primo anno, con cui avevo legato molto. Lei non vive tanto lontano da scuola e caso vuole che casa sua sia sulla strada per tornare.
<Rebecca> disse <Mi sa che hai preso una multa!> replicò indicando sul cruscotto del mio motorino.
La superai, quasi innervosita, non potevo aver preso una multa, questa era la volta buona che i miei mi avrebbero tolto il motorino!
Presi il foglio quando avevo già capito era una lettera di J.! La presi e prima che Rossella potesse vedere troppo la misi nello zaino.
<Mi spiace cavolo!> disse
<Non ti preoccupare era solo un'avviso di non parcheggiare più qui> replicai sorridendo
<Menomale!> rispose
fui molto tentata di scrivere a Lucia ma non volevo sestare sospetti, cosi ci avviammo verso casa.
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Un gradino più in alto
Teen FictionCiao sono Rebecca, ho quindici anni e studio al Liceo Artistico... Sinceramente non so perché ho scelto questa scuola... non sono nemmeno brava a disegnare, infatti, mi chiedo come abbia superato la prova d'ammissione... probabilmente l'ho fatto sol...