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<Sto in ansia amore>
Dissi al mio ragazzo, mentre eravamo seduti a terra in una delle tante sale prove della bellissima e fantastica scuola di Amici.
<Allora prova a calmarti>
Mi rispose semplicemente lui ridendo e girando lo sguardo verso di me. Si beccò un fulmineo sguardo da me.
<Molto confortante, davvero>
Commento alzando gli occhi al cielo mentre lui rideva.
<Dovremmo fare amicizia con qualcuno, siamo i soliti asociali>
<Io ho già conosciuto alcuni>
Mi rispose lui guardandosi intorno come per cercarli.
Lo guardai quasi offesa, perché non me li aveva già fatti conoscere? Era stato un po' da stronzi.
<E fammeli conoscere!>
Contestai guardandolo sembrando incazzata e lui sembrò illuminarsi nel volto, molto probabilmente li aveva appena visti.
<Vieni>
Disse alzandosi, mi alzai anch'io e mi portò da un ragazzo e una ragazza.
<Ehy Biondo>
Lo salutò il ragazzo dai capelli grigi che io ovviamente non conoscevo, non sapevo neanche chi era.
<Vi presento Alice>
Disse Biondo, Simone, presentandomi ai due ragazzi.
<Mose>
<Grace>
<Alice>
Dissi sorridendo. Cominciai a parlare con questi ragazzi, conoscendo anche il vero nome di Mose che in realtà era Simone. Si, proprio come il mio Simone. Ma poi un ragazzo della produzione si fece spazio tra la folla:
<Alice>
Una parola.
Un nome.
Il mio.
Stavo per salire sul palco di Amici. Dove da piccola sognavo di andare e partecipare, ed è successo!
<Vai Alii>
Urlò Grace. Ci conoscevamo solo da mezz'ora e pensavo che fosse una brava ragazza infondo e già mi stava mostrando supporto.
Uscì da quella sala prove e seguì il ragazzo che mi portò dietro le quinte dello studio dove si sarebbero svolte le audizioni.
Mi passarono un microfono, o gelato come lo chiama Maria e entrai in studio, ritrovandomi Marcello.
<Ciao!>
<Ciao!>
Lo salutai sorridendo. Marcello Sachetta mi avrebbe visto ballare, ero emozionatissima.
<Come ti chiami e da dove vieni?>
Mi chiese sorridendo anche lui.
<Mi chiamo Alice e vengo da Roma>
Dissi solamente io come per presentarmi.
<Quanti anni hai Alice?>
<Ho compiuto diciannove anni il mese scorso>
<Parlami di te>
<Io amo la danza. È sempre stato il mio sogno danzare qui! Danzo da quando ho 10 anni.
Tutto è cominciato al saggio della scuola elementare ed io avevo un ruolo importante, improvvisare qualche passo di danza e mi ero preparata al meglio. Mia nonna disse a mia madre: "È brava, perché non la iscrivi a danza?"
E così successe, a 11 anni ho avuto la mia prima lezione di danza e adesso mi ritrovo qui.>
Spiegai solamente e lui sembrava curioso di conoscermi, infondo era lì anche per capire chi fossi.
<E cosa mi presenti?>
<Una coreografia su "Angelo" di Francesco Renga e il mio cavallo di battaglia su "Walking the Wire" degli Imagine Dragons>
Dissi e appena la base partì cominciai a ballare sulle note della canzone di Renga.
La coreografia era principalmente dedicata a mio nonno che se n'era andato da poco e quando mi vedeva ballare, mi amava più degli altri.
<Perché hai scelto proprio Francesco Renga?>
Mi chiese Marcello quando finì di ballare.
<Beh... Come dire, Renga è un idolo per me, amo le sue canzoni e appena ho sentito questa mi sono innamorata>
Dissi gesticolando un pochino. Poi mi fa ballare il mio secondo pezzo.
Quando lo ballo ogni volta mi sento libera. Quando ballo in generale mi succede, ma con questa canzone ancora di più.
Appena finisco la coreografia, Marcello mi guarda:
<Adesso è arrivato il momento, Alice>
<Oddio, ansia>
Dissi alzandomi in punte di piedi e poi rimettendomi dritta mentre lui ridacchiava.
<Studio rosso>
Annunciò Marcello e così successe. Tutto lo studio divenne rosso e Marcello chiamò la grafica
Di fronte a me, lo schermo è rosso con una stella che gira.
<Dai dai>
Sussurro sperando di essere una candidata al banco.
Poi in quella stella si vede la scritta 'Sei una candidata al banco ufficiale'.
Esulto ormai in lacrime. Abbraccio Marcello e poi esco da lì, direzione sala Relax!
<Sono candidata!>
Urlai in fretta e il mio ragazzo venne subito ad abbracciarmi per poi baciarmi.
Ci raggiunsero anche Mose e Grace che si congratularono con me.
<Ora tocca a me>
Mi disse Biondo guardandomi ed io gli sorrisi, stringendolo di nuovo a me.
<Spacca tutto>
Gli dissi poi staccandomi e guardandolo negli occhi.
Lui mi sorrise e poi venne chiamato in studio.
Conobbi ancora meglio Mose e Grace in quella mezz'ora in cui Simone non appariva.
<Non hai mai preso lezioni di canto?>
Chiesi dopo che Mose mi aveva confidato che voleva entrare nella scuola per formarsi di più e fino a quel momento non aveva mai studiato.
Lui scosse la testa:
<Neanche una>
<Neanche Simone ora che ci penso>
Risposi guardandolo per poi girare lo sguardo verso tutti quelli che c'erano in sala relax.
<In quanti passeremo secondo voi?>
Chiesi ai due che a quel punto si misero a guardare anche loro la stanza.
<Una quarantina probabilmente>
Sbuffai, l'opportunità era una su un milione ed io dovevo azzeccarla.
Un ragazzo, tra tutti quelli che c'erano, attirò particolarmente la mia attenzione, dato che mi stava fissando da un po'. Era particolarmente alto, non proprio ma sicuramente un po' di più di me. Stava parlando con altri due ragazzi, un po' più bassi di lui ma non troppo. Più che altro loro parlavano e lui faceva finta di ascoltarli a quanto pare. Aveva i baffetti che mi facevano un po' ridere, ma gli dava quel qualcosa che non so.
Ci scambiammo uno sguardo e la porta poi si aprì, facendomi tornare alla realtà e rivelando la figura del mio ragazzo biondo, in fretta lo raggiunsi.
<Allora?>
Chiesi incrociando le braccia e guardandolo negli occhi.
<Ci sono pure io!>
Annunciò urlando e prendendomi tra le sue braccia, facendomi urlare e girare.
Non ci importava nulla di quelli che ci guardavano, eravamo contenti.

Bianca//Amici 17\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora