L'inizio

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È strano come un solo e singolo evento cambi la tua vita per sempre. Magari avviene quando sei molto piccolo o quando sei troppo grande, ma comunque cambia qualcosa.

A me è successo esattamente il primo febbraio del 1998, avevo 8 anni ed era il giorno del mio compleanno. La mia vita, prima di quel giorno,  trascorreva normalmente, se si può dire così.  A dire la verità, la mia infanzia faceva schifo. I miei genitori morirono qualche mese dopo la mia nascita e io fui affidato ad una signora. Ricordo la puzza della mia camera e i rumori insopportabili degli animali. Si, proprio così.  Dormivo in una stalla e il mio unico compito era quello di "sorvegliare" i cavalli. Li odiavo. 

Per quanto riguarda la signora, l'unica dote che aveva era il picchiarmi ma, ormai, ero abituato... E mentre i giorni passavano e passavano, arrivò quella data. Ricordo che un signore baffuto entrò dentro la stalla in tarda notte e  iniziò a cercare qualcosa.  Io mi svegliai di soppiatto e vidi quella figura gironzolare per la stalla. Ero piuttosto spaventato e l'unica cosa che mi venì in mente fu urlare. (Non ero un bambino sveglio) Il signore, a quel punto,  si avvicinò e  mi tappò la bocca, poi, con voce abbastanza rassicutante, mi disse :"tranquillo,  mi chiamo Watari e ti porterò via da qui". Come ho già detto in precedenza,  non ero un bambino sveglio, quindi mi fidai ciecamente. Mi diressi insieme a lui verso la sua macchina e partimmo verso una meta sconosciuta. 

Il viaggio fu lungo e in quel lasso di tempo mi chiedevo che faccia avrebbe fatto quella stupida vecchia: sarebbe stata sorpresa? Avrebbe pianto? E se mi trovasse?  Mi girai verso Watari e lo scrutai: baffi, vecchio,  occhialuto, naso grande... non era una cattiva persona.

 Il silenzio regnava in quel auto fino a quando Watari ruppe quell'armonia.

《Allora piccoletto,  come ti chiami?》 Mi domandò con una voce calma e pacata

All'inizio rimasi senza parole,  era una domanda semplice eppure mi mise in difficoltà. Successivamente gli risposi con un'altra domanda

《Mi scusi, ma lei perché mi ha rapito?》 

Il vecchietto scoppio in una piccola risata e con un grosso sorriso mi rispose

《Io non ti ho rapito, sei stato tu a voler venire con me》

Effettivamente aveva ragione,  non mi ero opposto 

《Mi chiamo Mail...》

《Mail...》

《Cosa c'è? È strano?》 

Arrossì. Il mio nome era stupido?

《Certo che no, ma da oggi ti chiamerai Morgan》

《Morgan ?! A me non piace Morgan, è bruttissimo!》

Watari rise e mi toccò la testolina

《Allora come ti vorresti chiamare?》

 Che razza di domanda era?

《Mi chiamo Mail , Quindi Mail!》 

Risposi con prepotenza

《Uhm... hai ragione, però ,nel posto dove stiamo andando, non puoi chiamarti con il tuo vero nome》

《Perché no?》

《Privacy》

《Priva..cy?》

《Vedi, è una cosa complicata ma ti sarà utile》

Ci pensai un po': perché non potevo chiamarmi con il mio nome, e poi che cos'è la privacy... non aveva senso tutto questo ma decisi di stare al gioco

《Allora, hai scelto?》

 Mi domandò con curiosità

《 mi chiamerò Matt》

《Matt? Perfetto》

La macchina si fermó

《Benvenuto a casa, Matt》

Before...Where stories live. Discover now