Capitolo 8

5.6K 252 17
                                    

Pov Alexandra

Ho un ricordo annebbiato delle ultime 24 ore, sembra sia diventata un'abitudine in questo ultimo periodo, da quando Ezequiel mi ha rinchiuso in questa cella.

Il primo ricordo nitido che ho è di Lucifero che mi curava, poi di mia Madre e di Maximiliam che mi abbracciano, infine Ezequiel che mi solleva e mi sposta... in una camera?

Mi devo essere persa qualcosa... perché mai lui e ripeto lui mi sta portando in braccio dopo che mi ha rinchiuso in una cella e mi ha fatto torturare?

Una voce mi sta parlando:

" Alex smettila di guardare nel vuoto dobbiamo parlare prima che ti siano tornate tutte le forze e ti parta l'embolo verso Ezequiel."

Mi riprendo dalla crisi e presto attenzione a mia Madre.

Appena giro il volto verso di lei e, curiosa, aspetto spiegazioni, soprattutto sul perché sta difendendo colui che mi ha quasi fatto uccidere...

La vedo inspirare profondamene, prendere la mano di Maximiliam, come per darsi forza, poi inizia a parlarmi:

"Ho percepito subito che ti stavano facendo del male così con Lucifero e l'aiuto di Maximiliam siamo volati fino a qui.

Come ben sai però il tempo degli inferi è diverso da quello terrestre, quindi per te è passato un mese, in qui hai patito di tutto...

Appena arrivati volevamo sapere dove eri così abbiamo chiesto a Ezequiel che dopo averci dato la sua versione ci ha portato da te...

Ero furiosa ma quando ho visto il suo sguardo ho capito che lui non aveva colpa, così invece di dilaniarlo subito, ho guardato nei tuoi ricordi.

Poi li ho mostrati anche a lui e quello che ha detto subito dopo mi ha lasciato di stucco...

Ci ha spiegato che lui non ha ordinato che ti venisse fatto del male, anzi, ma la donna che hai visto e i quattro uomini lo hanno tradito.

Ora queste persone sono nelle segrete pronte per essere punite in modo esemplare.

Ezequiel inoltre ci ha detto che siete Compagni..."

Le parole di mia Madre mi girano in testa come mai in vita mia... so che non mi mentirebbe e so per certo che è lei e non qualche creatura strana...

Dunque, troppe distrazioni... quindi vediamo di capire cosa diamine è successo... la babbuina che mi ha fatto torturare ha disubbidito a un ordine quindi la posso uccidere, uguale per i quattro uomini...

Di colpo però mi ricordo del Beta quindi chiedo:

"Mamma come sta il beta?"

Il volto di mia madre si oscura e mi risponde:

"Non si è mai svegliato finora e le ferite non si sono rimarginate..."

La sua frase mi fa ripensare ai tre uomini incappucciati che lo hanno ferito e mi illumino come se avessi scoperto chissà che cosa, mi alzo e realizzo di essere nella stessa stanza in qui mi sono svegliata la prima volta che ho incontrato Ezequiel, mi muovo verso la porta poi ricordo di non sapere ne dove sia il beta ne dove sia Ezequiel, quindi mi giro e chiedo:

"Dove posso trovare Ezequiel?"

Mia madre si avvicina insieme a Maximilian e mi fanno cenno di seguirli, percorriamo un corridoio poi saliamo delle scale, facciamo altri dieci passi e ci fermiamo davanti a una porta dalla quale provengono grida come se due persone stessero discutendo animatamente.

Distinguo nitidamente la voce di Lucifero e quella di Ezequiel, aspetto qualche secondo poi entro senza bussare, i due si arrestano dal discutere, come mi fermo, ne approfitto per parlare:

"Dunque, avevo intenzione di ucciderti Ezequiel ma mia Madre mi ha spiegato, quindi ti risparmio, però mi sono ricordata di una cosa che ho studiato agli inferi...

Nel libro che parla dei nemici degli inferi vi è un capitolo dedicato ai cacciatori.

La descrizione che viene fatta è identica ai tre uomini che ho visto nel bosco e che hanno ferito il tuo Beta e avvelenato il pesco, anche se non capisco ancora come le cose possano essere collegate o perché venire fin qui, rischiando tanto, solo per turbare qualcuno..."

Appena finisco di parlare Lucifero mi sorride grato anche se non so per cosa e mi risponde:

"Grazie per aver chiarito questo punto a quel testardo di mio figlio.

Ti ricordi della storia che ti raccontavo quando eri piccola, di quella bellissima donna che era mia Moglie e venne quasi uccisa da una malefica creatura di fuoco e lava? Bene non è solo una storia Alex è successo davvero... e nel Pesco è realmente custodita l'anima di mia Moglie nonché Madre di Ezequiel!"

Subito dopo parla Ezequiel:

"Mi fa piacere vederti sveglia e sana Alex e le informazioni che mi hai dato mi chiariscono molte cose... inoltre ti devo delle scuse... ne devo anche a te Padre... ma comunque non so ancora cosa fare per guarire il mio beta e mia madre.."

Il fatto che Lui si prenda tutta questa confidenza e mi chiami con il mio soprannome mi da sui nervi ma lascio perdere e provvedo a rispondere ai suoi quesiti:

"Vediamo, se non erro il veleno dei cacciatori può essere curato da un drago nobile, fortuna vuole che ne abbiamo uno qui, il più importante e potente, pergiunta!!! Per tua madre ... mmm... giusto, avendo sposato il diavolo è come se avesse fatto un patto con lui quindi, LUI, può farla tornare umana!"

Dopo la mia risposta Ezequiel chiede a Maximiliam se sarebbe disposto a curare Cassio, il drago gli si avvicina pericolosamente e gli dice:

"Io curo il tuo beta ma tu osa ferire in qualsiasi modo mia "figlia" e io ti stacco le palle e ti ci strozzo... chiaro!?!?!"

Detto questo esce maestoso con mia Madre. Penso vadano dal beta, comunque, io sono ancora lì, ferma, che osservo e ripenso a tutta questa scena, sempre più comica ai miei occhi...

Ogni tanto mi dimentico di quanto Max possa essere protettivo nei miei confronti!

Lucifero si schiarisce la gola e mi dice:

"Alex mi serve il tuo aiuto per ridare corpo umano a Celeste, mia moglie"

Così ora siamo qui, davanti al Pesco ad aspettare Vitruvio il druido, almeno credo... dopo un buon dieci minuti che aspettiamo nella quale Ezequiel è rimasto immobile e rigido nella sua postura, Lucifero ha borbottato parole incomprensibili verso il druido e io mi sono seduta per terra, arriva un omino particolare... porta un kilt e ha la barba lunga e bianca proprio come i capelli e su una spalla ha una specie di sacca in pelle mal ridotta.

Lucifero si avvicina al druido si dicono qualcosa poi si avvicina a me e mi dice:

"Alex mi serve un poco del tuo potere, te la senti già?"

Mi concentro e faccio scorrere il mio potere, fino ad arrivare alle mani, creo una sfera che ha mille colori che passo a Lucifero.

lo vedo avvicinarsi al Pesco, fa comparire un libro dal quale legge una formula atzeca, poi poggia la mia sfera su di esso.

Una forte luce mi fa chiudere gli occhi.

Quando finalmente riesco ad aprire gli occhi davanti a noi c'è una donna bellissima dai capelli neri come la pece e gli occhi pieni di lacrime di gioia che abbraccia Lucifero ed Ezequiel.

Cerbero in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora