Capitolo 45

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Pov Alexandra 

Sono qui, in questa stanza da tanto di quel tempo che non so quanto ne sia passato. 
Mi sono ripresa, so che è vivo, ma non si sveglia. 
Le ferite non si sono ancora rimarginate totalmente, guariscono con la stessa velocita di quelle umane. E se tutto questo non bastasse, non riesco a parlargli mentalmente, ogni volta che tento di contattarlo percepisco un muro. 
Sono terrorizzata. 
Mi muovo sulla poltrona per cambiare posizione, ho le gambe indolenzite per non parlare del resto del corpo, ma non ho intenzione di allontanarmi da lui 
Vedo la porta della camera aprirsi e mia madre entrare con un vassoio con diversi alimenti ma Il leggero profumo che proviene dal cibo mi da la nausea.
Mia madre poggia il vassoio sul comodino poi si gira, mi accarezza una guancia e mi dice:

"Alex parlami. Dimmi cosa succede. Insieme troveremo la soluzione a ciò che ti angoscia tanto."

Forse ha ragione parlarne con lei mi aiuterà... Mi alzo e mi siedo su letto a fianco ad Ezequiel, lo osservo per pochi istanti e un dolore straziante preme il mio cuore.
Mi sforzo e le dico:

"Non mi risponde... Non mi sente..."

Le lacrime scendono copiose sul mio volto, mi appannano la vista... Il cuore mi si stringe sempre  di più... Il dolore che provo è indescrivibile...  Non voglio perderlo... Lo rivoglio al mio fianco... Sento le mani di mia madre  toccarmi le guance e asciugarle, alzo lo sguardo su di lei, mi sorride dolcemente poi mi dice:

"Ascoltami c'è sempre una soluzione... Sei stanca e senza energie... Sono giorni che non mangi... Siamo tutti preoccupati.
Ognuno di noi è passato a vedere come stavate. Immagino che tu non te ne sia nemmeno accorta. 
Non riesci a contattarlo solo con le tue forze, lascia che ti aiuti.
 Vitruvio mi ha detto che il colpo sferrato da Mors Principium oltre ad aver rallentato la rimarginazione delle ferite potrebbe aver creato altri problemi... 
Magari unendo le nostre forze riuscirai a prendere contatto con lui. "

Le sue parole sono come un balsamo per il mio corpo, l'energia perduta torna a farsi sentire, irruenta vuole uscire e unirsi alla sua per andare alla ricerca del mio amato!

Sorrido alla persona che mi ha donato la vita, protetto e preparata fino ad ora così che io potessi camminare da sola... 
Il solo sorriderle le fa capire che la sua idea mi piace.
Si siede al mio fianco, sulla poltrona su cui sono rimasta seduta per giorni, prende la matita per disegnare rune e con maestria che solo a lei appartiene, disegna un pentagramma con al centro il simbolo egiziano che rappresenta il dio della morte.
Il disegno Viene posto sulla mia mano destra e sulla sua, la mano con cui evochiamo le nostre armi e il nostro spirito animale.

Appena finisce di disegnare, le rune si illuminano di rosso, sento la sua energia inondarmi, poco dopo sento un anello caldo intorno al mio cuore... So per certo che solo due forze molto diverse tra loro ma unite possono creare questo anello. 
Loro, Maximiliam e mio padre hanno messo da parte le loro divergenze per me.

Mi concentro, devo abbattere il muro che non mi permette di salvare Ezequiel... 
Esattamente come le altre volte, ecco il muro,  mi ci scontro, ma questa volta ho molta più forza e ne sento arrivare dell'altra... Tutti stanno partecipando.

Noi siamo una famiglia.

Il Muro si frantuma come fosse vetro.

L'immagine che mi si presenta è orrenda.

Il mio compagno legato con catene d'argento, lo sguardo perso come se nulla avesse più importanza... Mi avvicino cauta, gli accarezzo una guancia.

Alza il volto verso di me, sembra non riconoscermi e questo fa male, molto male...

Lo libero dalle catene, mi posiziono davanti a lui, lo guardo negli occhi e gli dico:

"Ezequiel... Non so cosa ti sia successo... Ora sono qui, sono io, devi svegliarti e riprenderti... Non ce la faccio più, vederti sdraiato inerme sul letto, mi sta uccidendo... Rivoglio il mio compagno!"

Per quasi tutta la durata del mio breve ma intenso discorso sembrerebbe non volermi credere ma poi alla fine si alza e mi abbraccia... 

Ritorno alla realtà, la runa sulla mia mano è sparita... Un movimento proveniente dal letto mi fa sobbalzare... Aspetto, aspetto con ansia per secondi che sembrano non voler finire mai... Finalmente vedo i suoi bellissimi occhi impari... Mi avvicino a lui lentamente, non voglio fargli male, le ferite sono ancora aperte ma questo sembra non interessare a lui che si solleva fino a mettersi seduto per poi trascinarmi sulle sue gambe.

Mi divincolo preoccupata di fargli male ma vengo distratta immediatamente da un bacio che mi fa scogliere come burro al sole...

Il mio stomaco sembra invaso da rinoceronti che ballano rock acrobatico con degli elefanti... Altro che farfalle...

Ci allontaniamo solo per la necessità oggettiva di riprendere fiato,  il cuore mi batte tanto forte d rimbombarmi nelle orecchie... 

Una finta tosse attira la nostra attenzione...

Sono tutti lì, uno a fianco all'altro che ci sorridono felici.

Li sento sussurare qualcosa e poi uno per uno escono dalla stanza lasciandoci soli...

Ezequiel mi sorride... Non c'è cosa più bella che io abbia mai visto, nulla è paragonabile a lui!



Angolo Autrice

Scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto per un nuovo capitolo...
Siamo alla fine e ... questi ultimi capitoli sono molto importanti.
Ci metto molto a scriverli e ogni volta che li rileggo manca sempre qualcosa... 
Comunque spero vi piaccia il capitolo 45, ci si vede al prossimo!   XD



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