8. Thanks

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«Kage...»

Hinata socchiuse gli occhi color nocciola a fatica, si sentiva debole e stanco, per la prima volta nella sua breve vita da angelo, sentì la paura invaderlo, temendo di non riuscire a terminare il test.

«Cosa dovrei fare?»

La voce tremante di Kageyama fece calmare un po' il suo animo, ma non rispose.

«Dimmelo, cosa devo fare?»

Tobio si ritrovò a pensare che non importava se i suoi servizi fossero forti, per quanto le sue alzate fossero veloci e precise, tutto questo non inportava, se non era in grado di esprimere i suoi sentimenti.

«Cosa posso fare? Per farti sentire meglio?»

Shoyo lo guardò negli occhi, con i suoi leggermente socchiusi per la stanchezza, poi posò lo sguardo sulla sua mano e la sfiorò con la propria.

«Questo.»

Disse mentre il moro fece intrecciare insieme le loro dita.
In quel momento Hinata si rese conto di avere un'ultima possibilità, di avere ancora una chance, decise quindi di non mollare.
Lasciò la testa appoggiata ad una sua spalla, chiudendo gli occhi, addormentandosi.
Kageyama lo sistemò sul letto, sotto le coperte, senza mai lasciargli la mano, poi si sedette per terra al suo fianco, vegliando sul suo sonno.

Il mattino seguente, Hinata aprì lentamente gli occhi, mettendosi a sedere.
Notò che le loro mani erano ancora unite, strette, e guardò Tobio, facendo una smorfia.

«Eheh... Kageyama~»

Scoppiò a ridere, mentre Kageyama si afrettava a far sciogliere la presa tra loro due, arrossendo leggermente. Si alzò e lanciò una felpa addosso al rosso, dopo essersi avvicinato al armadio.

«Vestiti, usciamo.»

Disse con tono fermo.
Hinata ubbidì, alzandosi e avvicinandosi a lui sorridendo.

«Dove andiamo?»

Inizio a tempestarlo di domande, saltellandogli intorno, facendo sorridere il maggiore, intenerito.

Gotcha [KageHina]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora