Chapter 34 - The guilty party

127 13 5
                                    

Konnor avrebbe volentieri fatto a meno di quella serata ma i suoi amici lo avevano letteralmente trascinato fuori di casa per passare del tempo insieme al pub. Ridevano e chiaccheravano da un po', la banda era quasi al completo ma il rosso non si sentiva molto di compagnia quella sera, i suoi pensieri lo tormentavano.

- Sei fin troppo taciturno – osservò Skull – andiamo, smettila di rimuginare per cinque minuti –

- Sei preoccupato per la tua ragazza? – Chiese Cloe impensierita – ho sentito dire un mucchio di cose sulla sua amica, i media la stanno massacrando –

- Sono proccupato per molte cose – ammise il rosso e portò lo sguardo a incrociare quello di Will.

- Dobbiamo solo aspettare il momento giusto per colpire, andrà bene ... - Disse Skull liquindando la faccenda – per il momento ce ne stiamo buoni, l'occasione giusta arriverà –

- La fai facile tu – intervenne ad un tratto Cloe e i gemelli tremarono – tanto non è la tua vita ad essere in pericolo –

Il capo assottigliò gli occhi – tutte le nostre vite sono in pericolo, rischiamo tutti –

- Non direi che il loro rischio è uguale al tuo – insistette lei.

Il moro venne preso leggermente alla sprovvista – le avete detto il piano? Che diavolo vi salta in mente? –

- Pretendevi che non sapessi niente? Volete attaccare un gruppo di criminali armati e loro non dovevano dirmelo? – il tono di Cloe era furioso, nessuno a quel tavolo lo aveva mai vista così.

- Che cazzo vuoi da me, si sono proposti loro per farlo fuori, non venirti a lamentare con me! –

Uno scatto, rapido come un battito di ciglia, la ragazza si sollevò e colpì Skull in viso con uno schiaffo che gli infiammò la guancia e lo lasciò impietrito. Gli occhi di Cloe erano ricolmi di lacrime.

- Non le ... avevamo ancora detto ... - Disse a stento Jess – che avremmo ucciso noi O-rei –

Calò il silenzio e la ragazza non aspettò che si aggiungesse altro, si sollevò semplicemente e andò via dal pub, Will era rimasto immobile mentre il fratello fissava la scena preoccupato.

- Will, andiamo, dobbiamo parlarle –

Nessuna risposta, il gemello era ancora fermo, totalmente impietrito.

- Will!- lo incitò, tirandolo per la maglietta e facendolo sollevare – Andiamo!-

Quando i due ragazzi uscirono in strada trovarono Cloe a pochi metri dall'ingresso del pub, il suo viso era severo e teso, gli occhi umidi e teneva le mani a stringersi le braccia.

- Non volevamo tenertelo nascosto – Tentò di dire Jess attirando l'attenzione della ragazza.

- Invece sì - fu Will a intromettersi dopo quel lungo si lenzio – non prendiamoci in giro, avremmo preferito che tu non lo sapessi –

- Avevate promesso di non nascondermi più nulla, di non mentirmi – disse la ragazza – volete ucciderlo? Perché voi? -

- Perché non è la prima volta che lo facciamo e lo sai – rispose Will con il suo tono più brutale – e sai anche che se non ti va bene puoi lasciarci ma quell'uomo è troppo pericoloso, non può restare in vita –

- Hai detto che avete preso delle vite per salvare le vostre – cominciò Cloe avvicinandosi ai due – che non eravate stati fieri di averlo fatto ma che volevate sopravvivere. Io non so nulla di come sia avere un passato come il vostro, vivere per strada e credere che ogni giorno fosse l'ultimo! Ma sono qui per voi adesso e siete tutto quello che ho! Quindi non tagliatemi fuori come se non potessi capire ... -

Good Girls Gone WildDove le storie prendono vita. Scoprilo ora