Erano le 08:00 del mattino e Beatrice venne svegliata dallo spiraglio di luce che attraversa la sua finestra e si posava proprio sui suoi occhi.
Si stiracchió sul letto ancora assonnata,abbracció amorevolmente il cuscino e lo annusó come se fosse una persona poi allungó il braccio verso il comodino per prendere il cellulare e vedere l'orario.Aprí un solo occhio perchè ancora troppo intontita dal sonno per poterli aprire entrambi,non appena si accorse dell'orario scattó fuori dal letto come una molla e si precipitó in bagno.In tutto impiegó 10 minuti per prepararsi,a scuola andava sempre a piedi perché non si trovava molto distante da casa sua e solitamente riusciva ad arrivare sempre puntuale avendo il passo veloce.
Uscí sbattendo violentemente la porta d'ingresso di casa sua e imprecó come una forsennata.
<<Merda....come può essere che non riesco a sentire mai la sveglia?Devo fare sempre tutto di fretta,dio mio.Ho un'aspetto terrificante e sfoggio delle occhiaie raccapriccianti,tanto per cambiare.>>
Corse e inciampó senza cadere su varie crepe che fuoriuscivano dal marciapiede e continuó il suo monologo.
<<Inoltre a prima ora ho matematica,quella vecchia rimbambita della Agnolini se arrivo in ritardo di un solo minuto non mi fa entrare.>>
Era quasi giunta ed erano le 08:18,questa volta non fu svelta come tutti gli altri giorni e riuscí ad arrivare un minuto dopo il suono della campana.La porta era chiusa e c'era un silenzio di tomba,sapeva cosa la aspettava.
Bussó con un tocco leggermente impavido e da dentro sentii un "avanti",così coraggiosamente spalancó tutto d'un colpo la porta.
Si ritrovó addosso gli sguardi impietriti dei compagni e guardandoli le scappó un mezzo sorriso,non appena incroció gli occhi della professoressa ridiventó seria e si ammutolii aspettandosi uno dei suoi memorabili schiamazzi.
La prof la guardó dalla testa ai piedi come schifata e Bea abbassó lo sguardo intimidita.
<<Signorina Mastroianni come è possibile che quando ci sono le mie lezioni lei arrivi sempre in ritardo?Per giunta i miei occhi devono sopportare il suo modo di vestire da mendicante,cerchi di indossare abiti più femminili e soprattutto più nuovi.>>
A Bea inizió a ribollire il sangue dall'ira,non era mai stata brava a trattenersi quando realmente voleva dire qualcosa e così esplose come una mina.
<<Sono le 08:26 e la campana suona e 25.Per quanto riguarda il mio modo di vestire penso che non siano affari suoi,io non ho mai giudicato i suoi abiti eppure tante volte morivo dalla voglia di farlo.Io mi piaccio la cosa più importante è questa,e se lei non apprezza i miei vestiti un po' maschili e logori allora si metta un paraocchi o semplicemente non mi guardi.>>
La classe non rimase tanto sbalordita della risposta di Bea data alla prof perché sapevano come era fatta,istintiva e matta da legare.
Non si permisero di ridere o di fiatare in tal caso la prof li avrebbe puniti ma Bea potè scorgere dai loro sguardo scintillanti e carichi il divertimento che stessero provando in quell'istante.
La professoressa la fissó infuriata come una belva ma la sua rabbia nel giro di qualche secondo si affievolii magicamente e Bea rimase perplessa dal suo repentino cambiamento d'umore.
Si aspettava che la cacciasse dal preside o qualcosa del genere.
<<Per oggi sono buona Bea,entra e non parlare più.Se non te ne fossi accorta abbiamo una nuova alunna e non voglio farla spaventare,essendo il suo primo giorno in questa classe deve viverlo serenamente senza farsi intimorire dal mio modo di fare>>
Bea inizió a proiettare li sguardo un po' in tutta l'aula per individuare la nuova ragazza.
La vide e rimase ammaliata dal suo fascino.Rimase immobile a fissarla finché la prof la svegliò dal suo bel vedere con un rimprovero spaventoso.
<<Sei rimasta paralizzata?Muoviti ed entra prima che cambi idea>>
Frastornata Bea si avvió all'interno della classe senza staccare gli occhi di dosso dalla nuova arrivata,si sedette e distolse lo sguardo puntandolo verso la prof.
<<Cosa aspetti?Esci i libri che oggi facciamo ripasso degli ultimi argomenti affinchè io possa capire il livello di preparazione di Anita.Tranquilla se non capisci qualcosa chiedi e ti aiuteró a eliminare i tuoi dubbi.Sono severa ma quando voglio mi addolcisco fino a diventare dolce quasi quanto il miele,vero ragazzi?>>
Disse la prof in tono di acconsenso e tutti risposero in coro
<<Si,è vero Anita>>
Bea sentí in modo impercettibile la voce della prof e non rispose,era concentrata su altro o meglio su qualcun altro e disse senza pensarci
<<Anita?>>
La ragazza si girò verso di lei mostrando un sorriso smagliante
<<Si>>
Bea rimase sempre più scioccata dal suo incommensurabile fascino e sgranó gli occhi come se cercasse di cogliere ogni dettaglio della sua grazia.
Era proprio bella Anita,una bellezza da mozzare il fiato.
Occhi verdi color smeraldo accentuati dal finissimo strato di eyeliner sopra le palpebre,labbra sottili,viso dai lineamenti delicati e femminili,capelli castano scuro e sopra il labbro esattamente sul lato destro aveva un peculiare neo che la rendeva ancora più attraente.
Cercó di studiare il più attentamente possibile ogni minuzia del suo volto come se se lo volesse imprimere per bene nella mente.
Era troppo estasiata per poter pronunciare una sola parola e Anita se ne accorse ma non ci badó più di tanto e voltó lo sguardo verso la prof.
Finii la lezione ed era ricreazione e Bea prese il suo pacchetto di sigarette per avviarsi all'uscita e godersi una gustosa Chesterfield.
Ma qualcuno la acchiappó rapidamente per un braccio,pensava fosse Claudia con la quale spesso usciva durante la ricreazione per chiacchierare e nel frattempo per fumare una sigaretta.
Si voltó quieta e la persona che vide non era quella che si aspettava.
Era Anita con quei suoi occhi magnetici che guardava Bea amichevolmente,aveva uno sguardo dolce e genuino.
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L'amore Proibito
RomanceBeatrice la si potrebbe definire una ragazza semplice e comune come una qualsiasi adolescente.Vive in una famiglia abbastanza adagiata economicamente e i suoi genitori sono delle persone molto religione e legate ai valori tradizionali di un tempo.Be...