Bea si alzò carica e strapiena di energia.Erano solo le sette,lei che abitualmente si svegliava sempre troppo tardi e doveva fare tutte cose di corsa questa volta stranamente non fu così.
Usó questa buona occasione per ordinarsi sia il trucco che i vestiti in modo tale da apparire più piacente.
Non lo fece per lei,neanche per attirare l'attenzione di qualche suo compagno di classe ma per Anita.
Molti suoi amici di scuola le facevano la corte,cercavano in tutti i modi per corteggiarla e conquistarla ma Bea sin da ragazzina aveva altri gusti.
Già a 13 anni aveva le idee ben chiare e concise,era attratta dalle donne e lo accettó senza problemi perché dentro di sè lo aveva sempre saputo.
Finì di prepararsi,dispose i libri all'interno dello zaino e decise di inviare un messaggio ad Anita.Erano le 08:00.
<<Anita sei pronta?Che ne dici se ci vediamo ora a scuola?Stiamo in piazzetta>>
Inviò il messaggio e le iniziò a battere il cuore rapidamente e in modo smisurato,cercò di smorzare il nervosismo giocando un po' con il cellulare,a candy crush saga,il suo intrattenimento preferito.
Dopo 2 minuti arrivò la risposta di Anita.
<<Si certo allora mi avvio,sono pronta da almeno mezz'ora,ci vediamo in piazza,un bacio>>
Bea naturalmente sorrise nel leggere quel messaggio e uscì fuori di casa a passo spedito.
Arrivò e Anita era già lì,stava seduta sulla panchina di ieri a contemplare il cielo che era così limpido e luminoso.
Si sentí le farfalle nello stomaco che bombardavano il suo ventre furiosamente,e si disse che non doveva provare quelle sensazioni,era solo un'amica e doveva infilarselo in testa.
Si avvicinò un altro po' e Anita distolse lo sguardo dal panorama a Bea.
Bea le diede un bacio sulla guancia,fu un bacio eccessivamente lento e carico di emozioni e sensazioni contrastanti.
Si sedette vicino a lei e parlarono di vari argomenti.
Bea capì che non c'era solo attrazione fisica nei suoi confronti ma una sorta di alchimia magica.
Non poteva fuggire da questa ineluttabile forza di gravitá,ne era consapevole ma per non perderla ci avrebbe perlomeno provato.
Erano le 08:20 ed entrarono in classe,già alcuni si trovavano in aula.Molti dormivano,altri chiacchieravano,altri ancora parlavano al cellulare.
Anita venne assalita dalla preoccupazione e disse
<<Ma gliel'hai detto a Barbara?Sei più che certa che non si sentirà offesa?>>
Bea sbuffando disse
<<Lei offendersi?È un pezzo di ghiaccio quella ragazza,sembra non avere cuore>>
Anita fece un cenno col capo ed entrambe si sedettero.Suonó la campana ed arrivò Barbara.Rimase di stucco nel vedere Anita sul suo posto e con collera disse
<<Che ci fa questa tizia qua?Piccola questo è il MIO POSTO quindi cerca di levarti>>
Anita guardó Bea in cerca di spiegazioni,rispose Bea
<<Gliel'ho detto io che poteva tranquillamente prendere il tuo posto.Non andiamo d'accordo e non puoi negarlo,quindi non aggredirla>>
Barbara sorrise in modo quasi malvagio e maligno
<<Certo ho capito tutto,hai adocchiato la nuova arrivata e ora vorresti portartela a letto,giusto lesbicona?Tutti sospettano che tu lo sia perché non lo ammetti per una buona volta?Eh lecca fiche?Sei una lurida>>
Bea si alzò furibonda dalla rabbia,i suoi occhi zampillavano ira e non ci pensò due volte per colpirla in faccia con un pugno che la fece roteare e poi cadere per terra come deceduta.
Anita terrorizzata strattonó Bea e la fece sedere,si avvicinò per soccorrere Barbara.
Aveva il naso sanguinante e un occhio nerissimo,si fece dare dalla bidella del ghiaccio e lo poggió sul volto della ragazza.
Barbara le bisbiglió all'orecchio
<<Sei una brava ragazza,scusami per prima.Non mi aveva detto niente di questo scambio per questo mi sono arrabbiata e ho agito spontaneamente>>
Anita le sorrise e la perdonó.
Intanto non riusciva a togliersi dalla testa una cosa,Bea era sul serio lesbica?O semplicemente Barbara aveva detto questa cosa perché dettata dalla rabbia?
Nel frattempo entrò il professore e vide stesa a terra la compagna.Ovviamente volle sapere chi fosse stato a ridurla in quel modo e Bea alzò subito la mano.
Bea gli riportó una versione che non corrispondeva alla realtà e Anita rimase sconvolta,guardò per un attimo Barbara e finse stupore per non farsi sgamare
Il prof la cacciò dal preside,Anita non riusciva a capire come mai non avesse detto la verità ma Barbara lo sapeva e sorrise malefica come era.
Lei era a conoscenza di tutto,una volta la vide baciarsi in una stradina isolata con una ragazza e la fotografó perché si disse che un giorno poteva tornarle utile.Così la teneva in pugno e Bea non poteva far altro che sottomettersi,avrebbe potuto inviare quelle foto ai suoi genitori e Bea era certa che ne sarebbero morti.
Erano tutti allibiti e parlottavano fra di loro,nessuno aveva sentito cosa si fossero realmente dette all'infuori di Anita.
Il prof con un urlo disse a tutti di sedersi e senza proferire parola ubbidirono.Inizió a spiegare.
Anita non ascoltò per niente la lezione,fece finta di stare attenta,la sua mente era sommersa interamente dal pensiero di Bea.Decise che l'avrebbe aspettata all'uscita.Pretendeva delle spiegazioni
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L'amore Proibito
Storie d'amoreBeatrice la si potrebbe definire una ragazza semplice e comune come una qualsiasi adolescente.Vive in una famiglia abbastanza adagiata economicamente e i suoi genitori sono delle persone molto religione e legate ai valori tradizionali di un tempo.Be...