La fatidica uscita (pt 1)

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Bea arrivó a casa e una volta chiusa la porta cadde a terra come un sacco di patate.Era felice e i suoi occhi sfavillavano di gioia.Era stremata ma allo stesso tempo spargeva contentezza da tutti i pori.
La mamma di Bea sentì il fruscio della porta chiudersi e urlando disse
<<Bea è pronto,ho preparato i cannelloni il tuo piatto preferito.Muoviti prima che si freddino.
Bea si alzó frettolosamente e con un sorriso a 32 denti andó in cucina,fra sé e sé pensò che questa fosse la sua giornata fortunata,la giornata dalle mille sorprese.
Si sedette a tavola e anche se i cannelloni ancora fumavano lei aveva così tanta fame che iniziò a mangiare.
Assaggió la prima forchettata con entusiasmo,poi la seconda,la terza....amava come cucinava sua madre e in più la accontentava sempre,non preparava mai pietanze che non le piacessero.
Sua madre si mise di fronte a lei e prese parola
<<Come è andata a scuola?Ti trovo più allegra del solito,è successo qualcosa?>>
A sua madre non sfuggiva mai nulla,la conosceva troppo bene o almeno in parte.Bea aveva tanti scheletri nell'armadio di cui lei non sapeva proprio l'esistenza e secondo Bea era la cosa migliore per lei e per la sua famiglia.
A volte avrebbe voluto sbattergli in faccia la veritá ma poi ritornava lucida e continuava a tenersi tutto dentro.Sapeva come erano fatti ma nonostante ciò lei perseverava nell'essere se stessa e seguire il cuore in ogni circostanza,stando attenta alle possibili conseguenze.
Bea restando vaga rispose
<<No,solita giornata pallosa direi.Novità?Abbiamo una nuova compagna di classe che si chiama Anita,oggi pomeriggio esco con lei.Non conosce nessuno e diciamo che ho provato una certa compassione nei suoi confronti,me lo ha chiesto lei e io ho ceduto per educazione>>
Ovviamente era tutta una farsa,in realtà stava morendo dalla voglia di rivederla e di parlarle.Preferì non dire alla mamma come realmente fossero andate le cose e nascose il tutto con un'espressione di indifferenza più totale.Era brava a fingere con i suoi genitori,ormai era un'abitudine ed era diventato una specie di meccanismo di autodifesa.
La mamma la guardo con un'aria serena e le disse
<<Potreste diventare amiche che ne sai...magari si rivela una ragazza simpatica e alla mano.>>
Non la incuriosí più di tanto questa premeditata uscita tra Anita e sua figlia,anzi non le fece più domande e si limitó a finire il suo piatto di cannelloni.
Bea ne fu lieta.
Appena finii di pranzare andò in camera per decidere cosa indossare.
Opto per dei jeans chiari un po' larghi,felpa nera dell'adidas,le sue amate Puma bianche e nere e infine mise il suo cappello bianco con la visiera al contrario.
Era molto sportiva, il più delle volte trasandata ma quando voleva sapeva avere stile.
Si guardò allo specchio un po' insoddisfatta,c'era qualcosa nel suo aspetto che non le piaceva.
Ci vollero un paio di minuti e capii,il volto,certo.
Era troppo sciupata e smorta senza trucco e decise di mettere un po' di fard e il mascara solo sulle ciglia superiori.
Ora sembrò appagata nel guardarsi ed ebbe il coraggio di farsi qualche complimento,cosa che solitamente non faceva mai.
Vide l'orario ed erano solo le 15:20,così si stese sul letto e spontaneamente le tornò in mente Anita.
Iniziò ad immaginare il suo volto e il suo modo di atteggiarsi stuzzicante.Per Bea era un piacere agli occhi guardarla e la fissava come si fa quando ti ritrovi davanti un paesaggio meraviglioso che ti lascia senza parole.
Era indicibilmente sensuale e Bea pensò che fosse la ragazza più spettacolare che avesse mai visto.
Con tutta sincerità ne aveva viste di ragazze più invitanti ma lei era bella proprio perché era semplice nella sua bellezza e sobria.
Non la conosceva e non poteva esserne certa ma aveva l'intuizione che fosse realmente così,e lei e il suo sesto senso non si sbagliavano mai.
Decise di riposare una mezz'oretta e puntò la sveglia alle 16:10,appena chiuse gli occhi sprofondó come un sasso sul cuscino.
La sveglia suonò e lei si issó come un fulmine,si controlló alla specchio,salutò sua madre e si avviò verso la piazzetta.
L'ansia stava iniziando a farsi sentire,sentiva le sue mani tremare dal panico e perdipiú le iniziarono a sudare.
Per tranquillizzarsi durante il suo breve tragitto decise di ascoltare un po' di musica,fortunatamente ebbe la furbizia di portare gli auricolari,li mise e si sentì alquanto confortata.

L'amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora