Anita iniziò a parlare anche se non sapeva esattamente come attaccare bottone,non conosceva nessuno e voleva fare amicizia con qualcuno e Bea le era sembrata la persona più adatta.
<<Ciao...scusa se ti disturbo,sai vorrei un po' di compagnia e tu mi hai dato una buona impressione prima quando ti sei scontrata con la prof.Sembri una ragazza tosta e spiritosa e io mi ci trovo bene con le persone così>>
A Bea iniziarono a vampare le guance,le diventarono rosso fuoco e non riusciva a spiegarsi come mai quella ragazza le facesse quell'effetto.Cioè,da una parte lo sapeva,Anita padroneggiava una bellezza straordinaria ma nel corso della sua vita Bea aveva incontrato veramente un milione di belle ragazze.
Non riuscí a trovare una giustificazione plausibile,forse possedeva una luce differente rispetto a tutte le altre ragazze che aveva conosciuto o semplicemente adocchiato.
Le guance le stavano bruciando come carne arrosto e trepidamente rispose
<<Oh...si certo ti puoi unire a me.La ricreazione dura all'incirca 15 minuti e io ne approfitto per fumare,ti dá fastidio?>>
Anita sorrise
<<No no tranquilla,io non fumo ma se gli altri lo fanno non mi scoccia>>
Bea tiró un sospiro di sollievo e le sue guance ritornarono lestamente del loro colore naturale
<<Menomale,perché ho veramente l'esigenza di fumare come minimo una sigaretta,quella isterica della prof di matematica mi fa letteralmente perdere il senno>>
Entrambe scoppiarono in una fragorosa risata e Bea sentii che la tensione di prima si stava dissolvendo.
Arrivarono all'entrata della scuola e si sedettero in uno dei tanti e immensi gradini,Bea accese la sua sigaretta e Anita solo ora si accorse quanto gli occhi di bea fossero belli e alla luce del sole sbrilluccicavano come diamanti.
Bea riuscii ad aprire bocca e disse
<<Allora Anita,parlami un po' di te.Tipo dimmi da dove vieni,quali sono i tuoi hobby,cosa odi,cosa ami ecc...>>
Anita decise di rispondere solo alle domande di Bea in ordine cronologico.
<<Allora vengo da Milano,come hobby pratico contemporaneo,odio le verdure ed amo i bambini e la carne specialmente quella rossa,tu?>>
Non le diede neanche il tempo di dibattere e quindi non ebbe la possibilità di porle altre domande,Bea prima di rispondere si diede qualche secondo per riflettere e decise di rispondere seguendo lo stesso ordine di domande rivolte ad Anita
<<Vengo da Genova,come hobby leggo e scrivo,odio le persone ottuse ed amo le persone rivoluzionarie...quelle che sono aperte al mutamento,che non si soffermano solo sulle proprie idee ma acquisiscono anche i modi di pensare,di essere e di agire altrui>>
Anita rimase impressionata dalle risposte di Bea,ammirata chiese
<<Scrivi?Potró mai leggere qualcosa di tuo?Cosa scrivi con esattezza?>>
Quasi impaurita Bea rispose
<<Si,magari un giorno quando ti conosceró meglio.Sono riservata su queste cose non offenderti,perché significa smascherare il mio mondo piú intrinseco.
Comunque scrivo la qualunque.Parlo di me,delle mie esperienze,dei miei pensieri sul mondo in generale...>>
Si arrestó e poi riprese
<<Appunto anche storie di altre persone,testimonianze che ho avuto il piacere di conoscere,le paure provate da ciascuno di loro,i loro momenti più drammatici che con tanta fatica sono riusciti a superare e insomma...tante altre cose>>
Si azzittii e gettó lo sguardo sul pavimento,Anita la osservó come stregata e capii che si trattava di qualcosa di cui lei avrebbe parlato più schiettamente una volta che l'avrebbe conosciuta molto bene.
Così non volle insistere,le sfioró delicatamente il mento per portare il viso di Bea all'altezza del suo e le disse quasi sussurrando
<<Rientriamo in classe,tra un minuto suona>>
Bea sorrise e Anita ricambió,ritornarono in classe con molta tranquillità e silenzio senza scambiarsi una sola parola.
Entrambe avevano i pensieri altrove.
Suonò la campana per annunciare che le lezioni erano terminate.
Bea prese lo zaino e fiacca come era si scaraventó subito fuori dalla porta della classe.
Anita la vide girare l'angolo della porta,sistemó velocemente i libri all'interno dello zaino e come un ghepardo che punta la sua preda iniziò a correre urtando alcuni alunni della scuola.
Riuscí a raggiungerla ed era sfinita dalla sua pazza corsa,le toccò una spalla e la giró verso di lei in modo pacifico.
Vide quanto fosse sorpresa Bea da questo gesto,non le diede neanche il tempo di aprire bocca e disse
<<Bea questo è il mio numero se ti va oggi pomeriggio potremmo sentirci o uscire,scusa per l'affanno ma per raggiungerti ho dovuto correre come una schizzata>>
Bea ancora più meravigliata rise e pacatamente rispose
<<Si certo,oggi pomeriggio in piazza proprio questa vicino la scuola alle 16:30,ti aspetto mi raccomando>>
Le donó un ultimo sorrisetto e si girò proseguendo per il suo cammino.
Anita era così raggiante,rimase inerte per qualche minuto e subito dopo essersi ripresa ritornò a casa pensando a Bea.
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L'amore Proibito
RomanceBeatrice la si potrebbe definire una ragazza semplice e comune come una qualsiasi adolescente.Vive in una famiglia abbastanza adagiata economicamente e i suoi genitori sono delle persone molto religione e legate ai valori tradizionali di un tempo.Be...