Il cofano

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Lunedì 27 novembre, 19:31

Lo ammazzo, giuro, prima o poi lo trovano sotto un ponte, morto.

Dice che lo fa per il mio bene, che vuole proteggermi, che vuole tenermi fuori dai guai. Ma è ceco o cosa? Ma si rende conto che quello che faccio, che quello che facciamo è illegale?

Mi sento malissimo per quello che faccio, è davvero uno schifo, cado sempre più in basso ogni giorno che passa.

L'altro giorno dopo che ti avevo messo nel cassetto è ritornato Mark, era più incazzato di prima e puzzava di alcool.
Ha cominciato a rovistare tra i cassetti. Buttava tutto per terra, finché non ha aperto quel cassetto. Il cassetto dove c'erano i soldi, li avevo messi in una busta. È andato su tutte le furie quando lo ha scoperto.

L'unica cosa che volevo evitare era proprio questa, che lui trovasse quei fottuti soldi. Invece no. Li ha presi e me li ha buttati addosso. Mi ha urlato in faccia che io lo tradivo come protettore, ha bruciato i miei soldi davanti ai miei occhi e infine per punizione, per aver parlato con un ragazzo che non mi aveva pagato per del buon sesso mi ha chiuso nel cofano.

Ho passato quattro giorni chiusa la dentro, era passato un po di tempo da quando non mi rinchiudeva lì. Mi ha sempre terrorizzato il cofano, soprattutto perché lascia la macchina in mezzo a un deserto. Questo non è niente, Dio solo sa cosa porta in quel cofano, c'era una puzza incredibile, l'ho pregato, mi sono agitata per ore pur di non essere rinchiusa , ma è stato tutto inutile, prima di svenire ho sentito un forte colpo alla testa.

Un giorno spero che questo diario lo trovi la polizia, perché io sinceramente non ho il coraggio di andarci, ho paura di essere seguita e di potermi considerare morta, se sono fortunata mi rinchudono in quella stanza.

Ti dirò più cose ogni giorno che passa, ogni volta che ne avrò l'occasione, ti racconterò tutto quello che passiamo, potrà sembrare una cosa da niente, ma non lo è. Più vado avanti più mi vergogno di me stessa. Ho subito torture, come ogni ragazza che c'è qui.

Non posso lamentarmi, questa è la vita che ho scelto di fare.

Mi hanno lasciata davanti ad un bivio, mi avevano dato la possibilità di scegliere, ho scelto di diventare ciò che più mi faceva schifo.

Mi viene voglia di tornare indietro e prendermi a schiaffi.

Cosa cazzo mi diceva il cervello quando sono salita sulla sua macchina? Dio, solo a pensarci mi riempirei di botte, ma così forte che non mi trovano neanche.

Rimpiango la mia decisione, ma forse è stato meglio così, probabilmente sarei finita qui ugualmente, solo che prima mi avrebbe stuprata. E chissà quando avrei superato il trauma, probabilmente mai, a quest'ora potrei essere una psicopatica. Con tutte le volte che faccio sesso mi sarebbe ritornato in mente.

Ho deciso, sarà sicuramente una scelta stupida, soprattutto perché è presa sul momento, ma appena avrò un po di soldi, non perderò tempo a sistemarmi in un hotel. Non lo dirò a nessuno, saremo io e te, nessun altro.

Nasconderò i soldi in un posto più sicuro, dove nessuno cercherebbe mai, solo io. Non ne serviranno molti, penso che 500 vadano bene per ora. In una settimana non sarà difficile trovarli. Fortuna che questa settimana lavoro al Nightclub e guadagno di più.

La fortuna stavolta gioca dalla mia parte.

Appena arrivata sentivo il bisogno di sfogare e tu sei l'unico con cui mi sento me stessa.

Ora è meglio che vada a farmi una doccia, puzzo terribilmente, non mi lavo da quattro giorni. Che schifo!

Ciao Jackson♡

Sono una prostituta <DIARIO>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora