Fare ordine

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Giovedì 23 novenbre, 9:48

Ciao.
Oggi quello stronzo di Mark è entrato in casa mia e ha fatto un disastro. Solo perché mi ha visto che parlavo con un ragazzo, neanche sa il motivo per il quale mi si era avvicinato. Mi aveva chiesto dove si trovasse il supermercato, e io come persona educata gliel'ho indicato. E poi è stato davvero gentile, cosa che ultimamente non mi capita, visto che tutti mi conoscono in zona, e nessuno di loro mi tratta con rispetto, anzi appena le mamme mi vedono, si allontanano da me, mica ti uccido, sono solo una prostituta, ma tornado al discorso, appena Mark mi ha visto, ha fatto una delle sue solite scenate di gelosia. Ma poi gelosia per cosa, non sono la sua fidanzata, sono solo una delle sue pedine.

Mi sta stufando davvero questa situazione. Non posso uscire, se non con le altre ragazze. Non posso rivolgere la parola a nessun ragazzo, neanche se mi chiede un indicazione, ci manca solo che mi dica cosa devo mangiare o a che ora devo andare a letto, cazzo è? Mio padre?

Voglio solo andarmene per una volta, partire e non tornare più.

È brutto portarsi dietro tutto questo peso sulle spalle. Vorresti buttarlo giù, e invece non puoi, ci devi convivere, devi farci l'abitudine. Ogni volta che vorresti toglierti questo peso, finisci per alimentarlo, lo fai crescere finché non ti schiaccia.

La cosa peggiore è che vorresti cambiare, è come giocare a carta, forbice e sasso, uno è più debole e l'altro è più forte, tu sei la carta e la tua vita è la forbice,e mentre speri di diventare il sasso un giorno, l'altro aspetta di diventare la carta per poterti intrappolare. Non hai via di scampo.

Provi una sensazione di vuoto, mentre vorresti essere libera, spiegare le ali e poter volare senza catene che ti costringono a rimanere per terra. E poi alla fine ti chiedi: Ma sai volare? Sei sicura che rimarrai in alto e non cadrai un'altra volta? Che il peso che ti porti dietro non ti faccia perdere l'equilibrio?

Probabilmente sarai stanco di sentire tutte queste mie lamentele, ma ho bisogno di parlare con qualcuno.

È vero, potrei anche dire basta a tutti e a tutto, mandare a fanculo questa vita e farmene un'altra. Prendere i miei vestiti e buttarli in valigia, salire su un treno e scendere dove mi capita. Dovrei dimenticare questa parte della mia vita, cancellarla e riscriverla.

Lo farei se solo avessi il coraggio per farlo, perché è quello che mi manca. La voglia ce l'ho, ma la forza e il coraggio mi mancano. E non so dove trovarli, ho paura, paura di non riuscirci, di fermarmi a metà strada e tornare indietro, perché so che non ne sono capace. È quello che faccio sempre, lascio le cose a metà, aspettando che qualcuno le finisca, ma nessun altro può finire questo, solo io, solo io ho la chiave per aprire la porta alla fine del tunnel e finalmente uscire dalla sofferenza nella quale mi sono rinchiusa.

Ma fa niente, lascerò perdere anche questa volta. Cadró e mi rialzeró altre mille volte. È quello che meglio mi riesce.

Io vado, devo mettere a posto il disastro che ha combinato Mark.

Grazie anche questa volta, Jackson

Sono una prostituta <DIARIO>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora