Il cliente

12.3K 78 4
                                    

Lunedì 12 febbraio, 13:21

Ehi, non ti biasimo se sei incazzato con me.
Lo so benissimo. Non ti ho rivolto parola per mesi, ma non c'è neanche un motivo.
Mi sento così stronza. Spero potrai perdonarmi.

Comunque volevo parlarti dei miei clienti, ma in particolare di uno. Non ho mai saputo il suo nome, so solo che si faceva chiamare Il cliente, nome strano, ma non è questo l'importante.

Di clienti ne ho avuti molti, non mi ricordo neanche quanti, erano tanti, ma lui era diverso.
Chiedeva sempre di me, ma ogni volta che iniziavo a spogliarmi, lui mi fermava.

Non voleva mai fare sesso.

Arrivava al Nightclub, ci chiudevamo in una stanza e si sedeva sul letto, finché non decidevo di andarmene. In quel momento mi fermava e mi dava i soldi, non erano neanche pochi, anzi, erano sufficienti per pagarmi l'affitto e il più delle volte avanzava qualcosa.

Non so perché lo facesse, forse gli facevo pena, forse perché gli piaceva sprecare soldi.

Non apriva mai bocca. Da un'anno e mezzo che mi prostituisco lui è venuto si è no 3 volte ed è grazie a lui se sono riuscita a pagare per lo meno 3 mesi d'affitto.

Era un uomo alto circa 1,80, aveva un bel fisico, proprio come piacciono a me, non troppo magro, ma neanche pompato, diciamo una via di mezzo.
Portava sempre dei completi molto eleganti: una giacca blu, come i pantaloni, la camicia era bianca, con una leggera apertura, che lasciava intravedere un tatuaggio sul petto, più precisamente sul cuore, era una scritta: Lucifer.

Che fosse il suo nome o quello di un suo parente a cui tenesse molto, in ogni caso mi ricordava il diavolo, me lo faceva immaginare molto affascinante.

Ma la cosa che più mi attraeva di lui erano i suoi occhi, neri come la pece, se non di più. Così profondi, come tristi e bellissimi.
Ogni volta che sbatteva le palpebre è come se nei suoi occhi si riflettessero delle immagini, una seguiva l'altra.

Il sorriso invece ogni volta che mi vedeva, diventava una curva perversa, cosa pensasse nella sua mente non lo so, ma non si è mai permesso di toccarmi. Neanche con una rosa.

A differenza del suo tatuaggio lui mi ricordava un angelo caduto sulla terra, è come se non mi volesse li, come se stesse cercando di cambiare la mia vita, di costruire un bivio tutto per me:
Continuare a fare la prostituta
Cambiare vita e poter andare a Londra.

Quasi come se sapesse cosa io voglia.

Ma le sue visite sono inaspettate, quindi potrebbero passare mesi o giorni prima di vederlo, spero solo al più presto così me ne potrò andare via di qua.

Grazie anche stavolta Jackson♡




Ehi, scusate davvero per questi mesi d'assenza, davvero non c'è un motivo o forse si, non lo so neanch'io.
Comunque volevo davvero ringraziarvi per i 2k. È davvero un traguardo♡

Sono una prostituta <DIARIO>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora