L'amicizia di Pietro

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L'AMICIZIA DI PIETRO


(Giorno 53- settima settimana di gravidanza)


Giampy guardò tristemente la figura scura in piedi sul balcone del suo appartamento. Andrea vi era andato dopo essere tornato dalla sua chiacchierata con Giovanni. Non aveva voluto parlarne con Pietro, gli aveva solo chiesto di lasciarlo solo là fuori per un po'.

Faceva soffrire Giampy vedere l'amico in quelle condizioni.

Andrea era sempre stato il tipo che avrebbe potuto rimanere impassibile davanti agli alti e bassi di una relazione. Qualcuno che avrebbe potuto superare i problemi, sarebbe riuscito a trovare la felicità da qualche altra parte se qualcosa non avesse funzionato.

Non era il tipo di ragazzo da piangere le sue perdite per lungo tempo, cercava sempre gli aspetti positivi di tutto.

Vedere Andrea, il suo migliore amico, qualcuno che aveva supportato e protetto per anni, venire coinvolto nel grande casino "Matteo e Giovanni" faceva sì che li disprezzasse entrambi.

Si chiese perché tutto ciò avesse colpito così fortemente, senza pietà, Andrea. Ovviamente sapeva quanto una cosa del genere potesse far soffrire, ma non avrebbe dovuto distruggere un uomo.

Forse il motivo era Andrea stesso.

Non poteva negarlo. Il momento di un'esperienza sentimentale traumatizzante che attutisce il colpo, che ti fa realizzate lentamente cosa ti sta accadendo, era qualcosa attraverso la quale normalmente non passava.

Andrea prendeva tutto in positivo, vedeva come stavano le cose e le lasciava colpirlo senza filtri. E' questo che gli aveva permesso di apprezzare pienamente ogni cosa che la vita gli offriva.

Ora era la ragione della sua morte interiore.

Andrea rientrò dal terrazzo e lentamente si avviò verso il divano, sorridendo coraggiosamente.

-Vuoi parlare?- chiese Giampy con esitazione.

Non sapeva più come trattare Andrea. Sembrava così fragile, così distrutto. Poche ore prima uno stupido annuncio pubblicitario aveva portato le lacrime agli occhi di Andrea.

-Non lo so, Pietro. Mi sembra che sia l'unica cosa che ho fatto ultimamente. Parlare. Non voglio parlare, voglio che tutti ritorni com'era prima che tutto andasse a puttane. Rivoglio indietro la mia vita.-

Era ancora sconcertante per Giampy realizzare quanto Andrea fosse maturato negli ultimi due giorni, quanto avesse perso completamente la sua insensibilità.

-Cos'ha detto Giovanni?-

-Non aveva intenzione di ferirmi, è dispiaciuto, vuole stare con me, vuole crescere nostro figlio con me. Ha pianto molto e mi ha fatto realmente provare pena per lui-

-Non devi sentirti male per lui-

-Non posso farci niente. L'ho visto piangere e tutto quello che vorrei fare ora è prenderlo tra le mie braccia di nuovo e farlo stare meglio. Ma come si può abbracciare qualcosa che ti brucia?-

Pietro non aveva una risposta a quella domanda.

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Un colpo alla porta distolse Giampy dai suoi pensieri.

Andrea era andato nella sua stanza circa mezz'ora prima e Giampy stava ancora aspettando Giorgio che era andato a cercare Matteo, volendogli parlare. Pietro non pensava fosse una buona idea. Gli ultimi giorni erano stati emozionalmente duri per tutti loro.

Amare è saper Perdonare// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora