6. lost

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Trentasette minuti.

Daniel ci ha messo esattamente trentasette minuti per decidere che il castello non è più un posto sicuro per me.

Sapevo che raccontargli dell'incontro con Louis era la cosa più giusta da fare, ma sicuramente non mi aspettavo che decidesse di caricare me ed Arianne sulla prima macchina e spedirci nella Domus.

Per la vostra sicurezza ha detto, ma io non gli credo del tutto.

Perché, se davvero volesse proteggermi, lui mi terrebbe il più vicino possibile a sé, così da poter ammazzare Louis con le sue stesse mani, se solo osasse avvicinarsi di nuovo.

E invece non lo ha fatto, e questo significa sicuramente qualcosa.

Non mi vuole vicino, e sicuramente è perché ha in mente di fare qualcosa di terribilmente pericoloso, come correre per i boschi da solo alla ricerca del fratello.

Perché io glieli ho visti, i suoi occhi, così arrabbiati e pieni di odio.

Louis ha esagerato, provando ad avvicinarsi a me proprio sotto il suo sguardo, sotto la sua protezione, e questo lo ha fatto imbestialire.

"Sono stanco." Sbuffa Jack, al fianco di Arianne.

Lui è il nostro accompagnatore, per non dire protettore e supervisore.

Daniel lo ha fatto per Arianne, perché senza di Jack lei probabilmente perderebbe la testa, ma so che lo ha fatto anche per me, per avere qualcuno che mi tenga testa.

Perché, anche se nessuno dei due vuole ammetterlo, sono fin troppo simili.

Entrambi fieri, orgogliosi e coraggiosi, ma anche fragili, ed eternamente legati a qualcuno che amano.

"Arriveremo presto." Risponde Arianne, giocherellando con le punte della sua treccia.

Jack la guarda, facendo un piccolo sorriso mentre le distoglie una ciocca dal viso, sistemandogliela dietro all'orecchio.

Lei arrossisce, facendo un timido sorriso mentre si chiude in sé, quasi a volersi proteggere.

Io mi perdo ad osservarli, perché quelli che vedo davanti a me siamo io e Daniel, con il nostro amore dimostrato nei più piccoli gesti.

Le sue carezze, i miei sorrisi imbarazzati, le sue mani strette nelle mie, i miei occhi perennemente alzati.

Le storie d'amore sono fatte di piccole cose che diventano così grandi negli occhi degli innamorati.

Cose da nulla, che acquisiscono un valore prezioso, perché alla fin fine noi non siamo altro che emozioni e ricordi.

E Daniel ha annullato entrambi in un battere di ciglia, facendo scomparire tutto nel profondo dell'oscurità.

Sento solo il dolore, e non ricordo più nulla perché farebbe troppo male.

Ormai sono persa in questa spirale di disperazione che sembra portarmi sempre più giù, stringendomi la gola, togliendomi il respiro.

Mi passo una mano sul viso, cercando di non piangere.

Me lo sto ripentendo così tante volte che ormai non faccio altro, che ho quasi incise queste parole nella mente, ma sembra tutto inutile.

"Selene, stai bene?"

Arianne mi stringe la mano, osservandomi con i suoi occhioni verdi.

Vuole aiutarmi, lo so, ma non c'è niente che lei possa fare.

Non ora, almeno.

"Sto bene." Sibilo, e lei subito nota che sto mentendo, però non dice nulla, tornando al suo posto, stretta a Jack.

"So come ti senti." Sussurra, in modo che Jack non senta.

La guardo, ma vedo che il suo sguardo è puntato da tutt'altra parte.

Sembra persa, sconfitta, tradita: proprio come me.

Anche lei sta sopportando tutto il peso degli errori di chi ha amato, mentre questo cerca disperatamente di farla tornare con lui.

Ma nel caso di Arianne è tutto più serio, perché nella sua vita non ha fatto altro che soffrire a causa di Louis.

Il suo amore è tragico, la sua vita è sofferenza.

Forse non dovrei lamentarmi troppo sapendo che c'è chi sta peggio, ma non riesco proprio a contenermi.

Il dolore è troppo, e io proprio non ci riesco a contenerlo: necessità di essere buttato fuori, di essere disperso.

Ed è così che, appena la macchina si ferma, proprio al centro del parcheggio della Domus, che non è altro che una casa piena di ricordi di me e Daniel, io fuggo, iniziando a correre come una matta fra tutti i corridoi, salendo fino al tetto.

Ho il respiro affannato ma non mi importa più niente, nemmeno del fatto che sto piangendo.

Afferro un sasso, gettandolo via con tutta la forza che ho in corpo.

"Questo è per te, Daniel, e per tutto quello che mi fai provare!" Urlo, cadendo a terra, completamente sommersa dalle lacrime e singhiozzi "Vorrei non averti mai conosciuto, vorrei non averti mai amato."

Sospiro, guardando l'immensa foresta che mi circonda: anche se scappassi, non potrei mai fuggire da ciò che ho dentro.

"Ti odio, Daniel."

Angolo

Buonasera💘

Ho quasi finito la scrittura di The Bad Wolf, e teoricamente entro Natale sarà finita..un po' mi dispiace 😭

Detto ciò, il prossimo capitolo avrà come voce narrante una persona diversa da Selene: qualche idea?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto,
A presto,
Giulia

THE BAD WOLF: kings of bloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora