La neve si sta sciogliendo sotto le mie gambe mentre una brezza leggera mi colpisce il viso, facendomi volare i capelli lungo le spalle.
Mi copro le mani con l'orlo del maglione, cercando di stringermi bene fra me e me, così da ripararmi dal freddo.
Sono così di fretta che non ho preso nemmeno il giubbotto, non riuscendo più a stare dentro quelle mura.
Non riesco a stare in compagnia di Daniel, non riesco a sopportare il suo sguardo, perché mi fa sentire come se potessi mettermi a piangere da un momento all'altro.
Voglio piangere, ma mi costringo a non farlo perché so che poi non smetterei più.
Non voglio sentirmi impotente, non voglio sentirmi come se fossi in balia del mondo.
Voglio essere forte, proprio come quando sono al fianco di Daniel, ma è difficile se lui non è qui.
Mi manca, ma sono anche arrabbiata con lui, perché non mi sarei mai aspettata che si facesse imbambolare da una come Celine.
Mi ha ferito, mi ha deluso, e non è una cosa che riesco a dimenticare così in fretta.
Sospiro, lasciando cadere il mio viso fra le gambe, abbattuta.
Voglio che tutto torni ad alcuni mesi fa, quando eravamo ancora alla Domus, in un posto protetto tutto nostro.
Ricordo quando eravamo nel suo letto, un momento prima della fine, ad amarci e viverci come se avessimo solo quella notte.
Ed era tutto così bello, ma anche così tragico.
"Lasciami stare." Dico, sentendo dei passi dietro di me.
Non ho voglia di vederlo, ancora non sono pronta, ma sento comunque qualcuno sedersi al mio fianco.
E così mi volto, già pronta a dire a Daniel di andarsene ma, non appena mi accorgo di chi ho davanti, rimango senza fiato.
Blu, un blu più profondo dell'oceano.
"Louis?" Chiedo, completamente senza parole.
Lui non può essere qui, lui non deve essere qui.
"Ciao, Selene." Dice, però, tranquillo, facendo un bel sorriso gentile.
E io vorrei davvero scappare, ma lui me lo impedisce, prendendomi per un polso.
"Resta." Dice, serio "Ci impiegheremo solo pochi minuti."
"Perché sei qui?" Chiedo, quindi, provando a calmarmi.
"Lasciare un messaggio." Risponde, semplicemente "A chi mi ha tradito."
"Daniel ti troverà." Ribatto, subito, convinta dalle mie parole "E ti fermerà."
Louis sorride, mordendosi appena il labbro inferiore, già martoriato fino alla carne.
"Ma io non stavo parlando di Daniel."
Sgrano gli occhi, spaventata, perché se non è Daniel la persona a cui si riferisce, potrebbe essere solo un'altra.
"Non farai del male ad Arianne, non te lo lasceremo fare."
Louis scuote la testa, sospirando in un gesto fluido e disperato.
"So che non mi crederai, ma io non voglio ferire Arianne." Dice, serio "Voglio portarla via con me."
Mi alzo in piedi, ancora più furiosa di prima.
"Lei non verrà via con te, Louis! Lei è felice ora, e devi lasciarla in pace."
"Lei non sarà mai felice senza di me!" Urla, imponendo subito la sua altezza sulla mia "Io lo so, e lei anche."
Socchiudo gli occhi, fulminandolo con lo sguardo "Tu sbagli."
Louis si sta arrabbiando, glielo leggo nello sguardo, eppure non mi interessa.
Non ho paura di niente al momento, tanta è la rabbia che mi scorre dentro.
Digrigna i denti, feroce, afferrandomi il polso mentre i suoi occhi diventano sempre più chiari, fino a sfociare nel bianco.
Questo è il Louis che non vorrei conoscere, il riflesso della sua insanita.
"Lasciami." Sputo, piena di ferocia, ma il mio coraggio nemmeno lo sfiora.
"Dille che la sto venendo a prendere." Ribatte, serio "E che questo avverrà molto presto."
Mi obbligo a restare calma e non mostrare la paura, perché mai vorrei che lui pensasse di spaventarmi, perché altrimenti potrei già considerarmi morta.
Sposto in fretta lo sguardo, sentendo un forte urlo provenire dalla corte del castello, e poi mi rivolto verso Louis, che sta sorridendo.
"Che aspetti? Vai." Sbuffa, lasciando la sua presa sul mio corpo.
E io non me lo faccio ripetere due volte, iniziando a correre con tutto il fiato che ho in corpo.
Vedo subito la corte affollata di gente che, però, mi lascia passare non appena nota la mia presenza.
Al centro di questa, una serva è a terra con le mani sul viso, in visibile shock.
Ci sono anche Daniel e Arianne, che ha il viso infossato nel maglione di Jack.
E quest ultimo a notare per primo la mia presenza, facendo un leggero passo alla sua destra per poter mostrare ciò che tutti stanno osservando senza parole.
Sangue, sangue a fiotti su tutta la parete.
Noto subito che non sono schizzi casuali, ma segni precisi, quasi lettere.
Una parola, anzi due, incise sulla parete e negli occhi di tutti i presenti.
Sono qui.
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THE BAD WOLF: kings of blood
WerewolfTERZO LIBRO DELLA TRILOGIA "THE BAD WOLF". C'è un regno, ci sono un re e la sua regina, ma non c'è la pace. Uomini e lupi sono ormai vicini al confronto che risolverà una faida durata millenni, ma c'è ancora un problema da risolvere, un veleno che s...