2. Clan del Fuoco

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Il giorno dopo, l'aria era molto elettrizzata: tutti i gatti si chiedevano da dove venissero i tre gattini. Un giorno un gatto molto robusto venne nella tana protetta e chiamò i gattini trovatelli e li portò al centro della radura principale.
<Allora... Voi non avete un nome... Perciò ora ve lo daremo, perché ora sarete dei membri del Clan del Fuoco. Se non volete essere dei membri, potete andarvene, ma sappiate che fuori c'è il pericolo che vi aspetta> disse il gatto.
<Ma tu chi sei?> chiese la gattina più piccola. Il gatto le sorrise e rispose gonfiando il petto d' orgoglio <Io sono StellaNotturna, il leader del Clan>. La gattina mosse timidamente le zampe quando capì che era davanti a un gatto così importante. <E allora come ci chiamiamo?> rispose il fratello sempre più incuriosito.
<Il tuo nome, piccolo, sarà Puma; il tuo sarà Smeraldo e infine il nome della più piccola e coraggiosa sarà Ghiaccio. Per il momento, visto che avete solo 4 lune rimarrete al nido poi, diventerete apprendisti e infine guerrieri> disse con un sorriso che ricordava un padre che incoraggiava i propri cuccioli.
<Ora andate a giocare con gli' altri. Ah, aspettate. Le due gatte che sono nel nido, ovvero le regine, sono MacchiadiPapavero e AlbaGlaciale> concluse con un colpo della coda sulle loro testine, e così i tre cuccioli si diressero al nido. Ghiaccio era felicissima del suo nome, anche se era la più piccola era anche quella che aveva il nome più bello, secondo i sui numerosi ragionamenti.
Fuori dal nido c'erano Bianchino e Fiammella che giocavano con un batuffolo di muschio e se lo lanciavano a vicenda. I due erano molto gentili con Ghiaccio, Puma e Smeraldo, perché ora per loro erano come fratelli, perché avevano la stessa mamma. <Venite a giocare con noi!> urlò Fiammella. Ghiaccio stimava un sacco il giovane dal manto fulvo, perché era così coraggioso! E pensare che lo conosceva appena. Smeraldo si buttò subito tra i due fratelli e si mise a lottare con ferocia contro il batuffolo di muschio. Bianchino la guardava stupefatto <Come fai a farlo?!>.
<Che cosa? Questo?> chiese Smeraldo orgogliosa e facendo rivedere la mossa. Era una sottospecie di salto e rotolamento che seguiva il combattimento. <Faccio io ora> disse Fiammella. Ghiaccio si mise seduta con la coda attorcigliata alle zampe pronta a vedere la sua magnifica mossa.
Il giovane gatto si stava per lanciare sulla pallina di muschio, quando MacchiadiPapavero li chiamò dentro. All' interno del nido c'era la sciamana che stava facendo qualcosa ad AlbaGlaciale. La tana sapeva da sudore e la gatta gemeva.
<Che succede?> chiese Smeraldo.
La gatta argentea non gli rispose, era troppo concentrata su AlbaGlaciale.
MacchiadiPapavero si mise al fianco di Ghiaccio e disse dolcemente <Sta per partorire>
A quelle parole si sentì un tale urlo che Puma saltò dallo spavento e Fiammella gonfiò la coda.
<Ecco! È nato il primo cucciolo!> la sciamana aveva lo sguardo fisso sulla gatta.
Dopo alcuni minuti il parto era finito. AlbaGlaciale aveva partorito due maschi e una femmina. Erano molto simili alla madre eccetto per dei peletti della coda che gli avevano marroni.
<Che belli che sono> La madre guardò con compassione i tre figli per poi leccarli fino a sentirsi la lingua dolorante.
<Come si chiamano?> chiese Bianchino sporgendosi in avanti per vedere meglio la scena.
Ad un certo punto entrò a razzo nella tana un gatto magro, ma non lasciava sfuggire i muscoli sotto il folto pelo.
<AlbaGlaciale! Sei stata bravissima> esclamò entusiasto.
Doveva essere il padre, pensò Ghiaccio.
<Li chiameremo Nuvoletta, Lupetto e Inverno. Sei d'accordo, GocciadiRugiada?> chiese la madre.
<Certo> GocciadiRugiada leccò dolcemente la compagna e i figli per poi voltarsi e andarsene.

Erano passate 2 lune da quando loro erano lì e ora era il momento di diventare apprendisti. Ghiaccio si pulì meglio che poté per fare bella impressione, mentre Smeraldo e Puma si stavano confrontando su chi fossero i loro mentori.
<La cerimonia ha inizio> l'urlo di StellaNotturna fece voltare di colpo Smeraldo e Puma.
MacchiadiPapavero aveva lo sguardo orgoglioso, ciò nonostante non fossero i loro figli, ma lei gli voleva comunque un sacco di bene. Ad un certo punto la madre diede un colpetto dietro le zampe ai tre gattini e gli fece cenno di andare sotto la GrandeRoccia.
I tre si avviarono nel punto detto dalla madre e si sedettero. Ghiaccio notò che Puma stava muovendo i baffi elettrizzato, mentre Smeraldo muoveva le zampe emozionata.
La piccola invece non era poi così emozionata, perché sapeva che il suo nome sarebbe iniziato con "zampa" e allora sapeva già come sarebbe stato.
<Puma, ormai hai compiuto 6 lune e è il momento di diventare apprendista. Prometti di proteggere il tuo Clan a costo della vita e imparare dal tuo maestro?>
<Prometto> disse il fratello di rimando guardando il leader con gli occhioni che scintillavano.
<Allora, Puma, il tuo nome da apprendista sarà ZampadiPuma e il tuo mentore sarà ArtiglioFiorito> la gatta si avvicinò e chinò il capo verso ZampadiPuma, che gli leccò dolcemente la spalla.
<ArtiglioFiorito, trasmetti ciò che hai imparato, so che sarai una brava mentore per lui>
ZampadiPuma era molto elettrizzato ma cercò di rimanere fermo.
<Smeraldo d'ora in avanti sarai conosciuta come ZampadiSmeraldo. Il tuo mentore sarà  StrisciaInnevata> ora era il turno di Ghiaccio.
<Ghiaccio, il tuo nome da apprendista sarà ZampaGhiacciata e il tuo mentore NasodiBetulla> il gatto chiamato venne avanti e tocco col naso la fronte di ZampaGhiacciata e lei gli leccò timidamente la spalla.
<ZampadiPuma! ZampadiSmeraldo! ZampaGhiacciata!> tutti urlavano il loro nome con entusiasmo. Tutti eccetto uno.

Spero che vi piaccia questo nuovo capitolo.
Secondo voi chi è che non è felice della cerimonia di nomina dei tre cuccioli?

Warrior Cats, Il sentieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora