Prologo

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La tempesta sfregiava i corpicini di tre sagome offuscate dalla nebbia. Era un giorno freddo, uno di quei giorni che non  ti aspetti che arrivi. La neve ricopriva tutto con la sua coperta fredda e così bianca. Un gemito terrorizzato sferzò il forte rumore, ma sembrava che solo i fiocchi che scendevano a valanghe lo sentissero. Non c'era anima viva oltre a quelle tre creaturine innocue. Un piccolo fiocco cadde sul naso di una di quelle sagome: erano 3 gattini.
<Dov'è la mamma?> gemette una piccola screziata.
<Lo volete capire?! La mamma non c'è più!> il gattino più grande alzò la voce in modo che le due sorelline sentissero.
<Non dire così, la mamma tornerà...>
Il giovane gatto respirò profondamente, ma più cercava di respirare più gli si congelava il naso. La gattina più piccola gemette e con uno sforzo enorme si alzò dal piccolo giaciglio che si erano creati tra due radici di una grande quercia.
<Qui non possiamo più stare, non è così?>
Il fratello sembrava preoccupato <Cerchiamo un luogo più sicuro> ansimò.
I tre gattini con grande fatica si incamminarono verso una piccola buca circondata da pungitopo. La gatta più piccola si sedette ansimando terrorizzata a metà strada dal giaciglio di pungitopo.
<Forza, manca poco! Non puoi arrenderti ora!> il fratello maggiore andò dalla sorellina con le zampe impietrite dal freddo, e la tirò a se per la collottola, trascinandola a fatica nel nuovo giaciglio.
Finalmente al sicuro, i tre si accovacciarono tutti stretti stretti tra di loro, per trovare conforto e calore in quei manti ormai congelati.
La tempesta aumentava col passare del tempo, e la neve cominciò a entrare dentro alla loro tana improvvisata.
I tre si strinsero ancor più. Presto la neve ricoprì tutta la piccola buca, così che i tre si dovettero stringere alla parete spinosa del pungitopo.
<Non voglio più stare qui. È così freddo> il suo mormorio era come un sibilo.
<Ascoltate. Qualunque cosa accada, io sarò qui con voi, non dovete avere paura con me qui... I-io, credo di sapere il motivo per cui siamo qui...> il maschietto leccò con delicatezza dietro le orecchie delle due sorelle. <Mamma è morta... E ci ha lasciati qui, prima di morire, in mezzo a questa foresta...> ansimò.
<Non sprecare fiato fratellone... Abbiamo ancora un vita da trascorrere. Non è così?> la sorella guardò preoccupata il fratello che fece un cenno con la testa in direzione della sorella più piccola. Era ferma immobile, faceva solo il minimo respiro... Poi aprì gl'occhi che erano pesanti dalla stanchezza, sussurrando <Io non voglio morire...>.
<E allora non morirai> le parole usciranno dalla bocca della sorella con un tono triste...
A breve tutto divenne buio. Si sentiva solo il fruscio del vento. Nient'altro.

Cosa ne pensate della prima parte della storia?
Scrivetemelo nei commenti. Secondo voi cosa accadrà?
Moriranno o sopravviveranno?

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