2°Capitolo

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Appena entro nella stanza cala il silenzio e subito l'attenzione si sposta su di me, solo ora mi rendo conto di essere inguardabile​: capelli spettinati, trucco sbavato, per non parlare dei vestiti, ieri per non utilizzare i vestiti messi in valigia, misi dei vecchi vestiti che non mi piacevano affatto, ma la mia svogliatezza per aprire la valigia a avuto la meglio, così misi questi vestiti, sentii le guance andare a fuoco, tra i ragazzi notai anche Tom, che mi salutò con un flebile sorriso, ricambiai.

Appena la zia si girò e si accorse della mia presenza, mi corse incontro​ stringendomi in caloroso abbraccio.

"Tesoro, da quanto tempo, come sei cresciuta! Mi sei mancata tanto!" Disse accarezzandomi la schiena.

"Anche tu zia" risposi.

Sì staccò dall'abbraccio e poi si rivolse ai ragazzi che ci stavano guardando "Ragazzi lei è mia nipote Caroline! Viene da Los Angeles, la affido a voi, perfavore non me ne fate pentire, intesi?" Partì una risata generale.

Tom mi si avvicinò e mi presentò i membri del gruppo: c'erano 2 ragazze e 3 rgazzi, mi indicò una ragazza bionda, alta, che si chiama Carly, è molto simpatica e li piacciono molto i libri come del resto a me. Poi mi indicò la ragazza accanto a Carly, Giuly, bionda, con alcune lentiggini sparse suo viso, sembra simpatica, ma indossa un vestitino​ che li arriva a mala pena a metà coscia, cosa che io non mi sognerei mai di mettere. Successivamente mi presentò i tre ragazzi : Noah, Matthias e Lucas, devo dire che Noah mi sta particolarmente simpatico abbiamo molte cose in comune, e mi ha promesso che mi avrebbe fatto fare il giro turistico della città.

" Che ne dite se si va a fare un giro per la città?" Chiese Lucas.

"Va bene" rispose Matthias, Carly e Tom concordarono con lui.

"Scusate ma io mi dissocio" disse Giuly " devo studiare ancora venti pagine per lunedì!" Spiegò scocciata.

Tutti puntarono lo sguardo su di me, in attesa di una mia risposta, mi sentii a disagio a essere al centro dell'attenzione.

".. ehm.. si va bene, datemi cinque minuti per cambiarmi e vi raggiungo" dissi alzandomi e dirigendomi al piano di sopra.

Sistemai un paio di pantaloncini di jeans sul letto accanto a una maglietta di una vecchia boy band. Presi i vestiti e l'intimo pulito, e andai nel bagno della stanza.

Feci una doccia veloce, mi vestii, misi un po' di mascara, e tracciai una linea sottile di eyeliner .

Pettinati anche i capelli, staccai il cellulare dalla presa e mi diressi al piano di sotto.

In salotto erano in quattro seduti uno accanto all'altro, Giuly deve essere andata via, pensai.

"Eccomi!" Annunciai arrivata in salotto.

Mi sentii le guance andare a fuoco, erano cinque minuti che camminavamo, io e Carly davanti, poi c'erano Matthias e Lucas dietro noi, e infine Noah e Tom dietro di loro, Carly mi raccontava della prima volta che ha conosciuto i ragazzi, ma io non la sto ascoltando, nonostante Matthias e Lucas, siano poco distanti da noi, riesco a percepire il loro sguardo su di me, e ogni tanto sento fare qualche commento poco casto.

Questa cosa mi da particolare fastidio, nella mia vecchia scuola nessuno mi aveva mai guardato, forse perché mi conoscevano e sapevano che io ero sposata con i libri, e che se qualcuno mi invitava ad uscire rifiutavo quasi sempre. Venivo definita una ragazza carina, ma nessuno faceva commenti del genere su di me. Non so se essere disgustata o in un certo senso "lusingata" non perché sono una ragazza facile, anzi, ma perché nessuno aveva mai pensato queste cose di me.

"Tu invece? Avevi qualche amico a Los Angeles?" Mi risvegliò dai miei pensieri Carly.

"Eh? Scusa non ti ascoltavo" ammisi imbarazzata.

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