5°Capitolo

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"Carol.. Caroline svegliati.." mi sentii scuotere il braccio.

La sera precedente ero rimasta sveglia fino a tardi a sistemare la roba, devo dire che ho fatto proprio un buon lavoro, ho sistemato tutti i vestiti negli appositi spazi, le mie scarpe preferite in basso all'armadio, le cose utili per il bagno in ordine nei cassetti del bagno, le foto sulle mensole e la roba di scuola in un cassetto lasciato vuoto apposta per i quaderni, penne.. il resto dove mi sembrava più opportuno.

Il 'lavoro' mi aveva preso così tanto che non ho tenuto conto dell'orario.

"Mmm.. cosa?"
Passai una mano sul mio volto, strofinai dolcemente i miei occhi ambra.
"Devi andare a scuola cara"disse la dolce voce di zia Theresa "avanti svegliati"

Diedi ascolto alla donna da poco uscita dalla mia stanza, mi alzai dal letto, nonostante continuasse a ripetere 'torna da mee..'.
Mi posizionai davanti all'armadio e a malincuore dovetti ammettere di aver portato meno vestiti di quanto pensassi aver messo in valigia.

Dopo 20 minuti passati a scegliere che indossare, optai per leggins e una felpina leggera.

La macchina di Tom parcheggiò negli appositi spazi del parcheggio scolastico, il tempo di aprire lo sportello che Tom era già scappato per non arrivare in ritardo.

Non mi sono mai trovata mio agio a chiedere informazioni, ma ora ero sola e ne avevo un estremo bisogno.

Fermai un gruppetto di ragazzine all'incirca della mia età. Mi guardarono indignate, come se le avessi appena offese.
Sì scambiarono qualche occhiata e poi iniziarono ad ridere.
"Scusa e tu saresti?" Chiese una ragazza al centro del gruppo.

Biondo platino, alta e formosa, una bella ragazza, ma si poteva capire che per quanto fosse bella, fosse anche stronza. Non che io giudichi un libro dalla copertina, ma sono una ragazza che capisce da poco quanto una persona sia da frequentare o meno.

"Emh.. sono Caroline Whit-"
"Ahh sei la ragazza nuova eh?" Mi interruppe "gira voce che tu abiti a casa di Thomas Stiven?"
"Emh.. si?" La sua domanda mi si parò di fronte come una pallina da tennis. Tutti sapevano già del mio arrivo? Sono qui da due giorni è già mi conosce mezza città.

"O mio Dio, come fa un figo come Tom a vivere sotto lo stesso tetto di.. questa sfigata" mi indicò con disgusto. Rimasi a bocca aperta.

Come poteva permettersi di offendermi senza conoscermi?

Una mano mi prese per il braccio e mi trascinò via da quella situazione prima che  potessi ribattere, infondo fu quasi un bene.

Non mi sorpresi nel trovare Carly davanti a me.

"Cosa stavi combinando con quella vipera?" Mi chiese strattonando il mio braccio verso l'entrata dell'istituto scolastico.
"Li avevo semplicemente chiesto indicazioni per la segreteria" risposi" non mi aspettavo avrebbe preso ad insultarmi" mi difesi.

"Devi sapere che lei è una ragazza molto complicata"spiegò Carly" io e Loren da piccoline eravamo migliori amiche, era una ragazza fantastica, dolce e simpatica, poi alle medie, quando diventò la ragazza più bella della scuola, iniziò a montarsi la testa. Quando siamo arrivate alle superiori iniziò a prendermi di mira, si è fidanzata con il ragazzo più figo della scuola, -che dopo ti farò conoscere- ed ora sono la coppia più acclamata della Miami High School, gira voce che lui stia tradendo lei, e per questo Lauren massacra tutte le ragazze che potrebbero essere le possibili amanti del suo ragazzo - compresa me-. Una teoria di alcuni è che molte ragazze vittime della furia di Lauren siano finite anche in ospedale per 'incidenti' " fece il gesto delle virgolette con le mani " anche più tosto gravi e che poi abbiano cambiato addirittura scuola" mi condusse davanti ad una porta di legno con una finestra in vetro coperta da una tenda azzurra e una targhetta con scritto 'presidenza'.

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