14°Capitolo

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"Che ora erano?"

"Le undici circa"

"Dove eri di preciso?"

"In una viuzza dietro al supermercato. Sono andata a prendere delle cose, ho preso una scorciatoia per arrivare a casa prima."

"Come mai eri andata lì alle unici di sera?"

"Ho incontrato un'amica" annotò tutto sul suo block-notes. Ovviamente non mi credeva, ma non aveva prove per mettere in dubbio la mia sincerità.

"Dove vi siete incontrate?" Mi sta scocciando, non esiste più la privacy?

"Al bar vicino all'entrata" portai gli occhi al cielo.

"Sai riconoscere che tipo di pistola fosse?"

"Non penso. Non ho mai visto una pistola dal vivo"

flashback:

"Cosa c'è dentro a quella borsa?"

"Niente di che" disse abbandonando le buste alla porta. Tranne quella. Da quest'ultima  ne estrasse una scatola nera. La inserì dentro ad un cassetto, io lo guardai incuriosita.

"Che hai fatto oggi?" Non avrebbe spento la mia curiosità cambiando discorso, ma per ora, mi sarei accontentata di aspettare che fosse fuori casa.

"Niente" risposi vaga.

"Vado a farmi una doccia" mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.

Abbassai il volume della televisione e aspettai che partisse il getto della doccia. Conoscendolo avrebbe impiegato poco tempo a lavarsi, ma avrei comunque provato.

Appena il rumore dell'acqua che infrangendosi contro il pavimento della doccia provocava il rumore di una piccola cascata, arrivò alle mie orecchie, mi alzai.

Aprii il cassetto. Scostai tutti i fogli che aveva usato per coprire la scatola. Estrassi la scatola e mi sedetti a terra.

La aprii. Il rumore dell'acqua si era fermato, avevo ancora pochi secondi.

Tolsi tutte le carte che lo avvolgevano.

"Cosa stai facendo?!" Si aprì la porta del bagno e ne uscì del vapore. Mi raggiunse tutto gocciolante con un solo asciugamano che si teneva in vita con la mano destra.

"Cos'è questa?" Chiesi prendendo l'oggetto in mano.

"Non è come pensi"

"Non è come penso? Non è come penso! Ma sei scemo? è una pistola! Una pistola cazzo! Che vuoi fare? Uccidere qualcuno?!"

"Ascolta"

"No ascolta un cazzo! Ora mi spieghi a che cazzo ti serve questa"

"Tranquillizzati ok? Quando sarai calma ti spiegherò tutto quello che vuoi sapere"

"Dimmi perché hai comprato una pistola. Ora" specificai. Non ho paura di lui, non ne avrei mai.

"D'accordo come vuoi tu. Io.."scosse la testa e riprese il discorso "ascoltami non ti obbligo a coprire, ti chiedo solo di provarci. Tu e mia madre siete le cose più importanti che mi rimangono, e tra poco perderò pure lei. Io voglio solo proteggere ciò che mi rimane. Tu, sarai l'unica cosa che mi resta se mai dovessi perdere lei, e non ho intenzione di perderti" si accovacciò vicino a me e mi prese le mani "quando ti ho conosciuto mi sono promesso che ti avrei protetto in ogni momento, e se questo è quello che devo fare per tenerti al sicuro, sarò disposto a uccidere, per te."

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