Un angelo mascherato

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Throwing rocks at your window at midnight
You met me in your backyard that night
In the moonlight you looked just like an angel in disguise
My whole life seemed like a postcard

"Louis William Tomlinson se non ti dai una mossa ti vengo a prendere per i capelli e ti trascino lo stesso a quella  dannatissima festa!"

Niall è un amico meraviglioso davvero, ma ha rotto le palle con questa stupidissima festa.      

Okay che Zayn e Liam ci tengono molto (per qualche altrettanto stupida ragione) e vogliono che arriviamo li in orario, ma non capisco perchè quell'elfo irlandese abbia così tanta fretta.

"Cazzo Nialler, quella tipa potrà aspettare ancora un pochino!"

"Louis muoviti e sta zitto".

A quanto pare quel dannato biondino aveva invitato una bellissima ragazza e aveva fretta di incontrarla... ma a me cosa dovrebbe importare?
Prendo la maschera che mi ha fatto avere Zayn per l'occasione e scendo al piano di sotto. Quel bastardo sapeva che altrimenti mi sarei dimenticato di comprarne una.

Vivo con Niall da anni ormai, da quando ci siamo trasferiti a Londra per il college ed  abbiamo deciso di affittare una casa assieme.
E' stato proprio al college che abbiamo conosciuto Liam e Zayn, migliori amici e fidanzati dalle scuole superiori: Liam è un ragazzo buono come il pane, muscoloso e frizzante, Zayn è mingherlino, un po' scontroso e taciturno come pochi. Stavano benissimo insieme, mai troppo appiccicosi o sdolcinati, ma con quel luccichio d'amore costante nei loro occhi, anche dopo tutti questi anni.

Quando arrivammo alla festa ebbi modo di osservarli mentre accoglievano gli ospiti come una coppietta sposata. Erano stupendi in quei completi eleganti: Zayn sembrava un principe delle tenebre con il nero che fasciava il suo corpo minuto, gli occhi ambrati che brillavano sotto la maschera, addolciti leggermente dalle sue lunghe ciglia e a contrasto con la barba scura che gli induriva gli zigomi; Liam era terribilmente sexy con i muscoli evidenziati dall'abito stretto, i suoi capelli chiari in antitesi con quelli neri del suo ragazzo e gli occhi vispi e vigili che guizzavano da un lato all'altro della casa.

Quello stupido biondo ossigenato lo aveva invece abbandonato: ma quando diamine era scomparso? 

Comincio a girare per la casa cercando un posto tranquillo ma ovunque c'è gente che si bacia in modo spinto, che balla, beve. Alla fine prendo un bicchiere e una bottiglia di liquore dalla riserva nascosta di Zayn ed esco nel giardino del retro, sedendomi finalmente soddisfatto sul dondolo.
Ma quando riesco finalmente a rilassarmi con un sorso di Frangelico, esce qualcuno. Scocciato mi giro verso di lui per mandarlo via ma mi si blocca il fiato: è stupendo cazzo.

Capelli lunghi e ricci che gli danno un'aria da uomo, ma non potrà avere più di 22-23 anni. Lunghe gambe infinite fasciate perfettamente da un pantalone palazzo nero, stivaletti nascosti dall'orlo, camicia bianca, praticamente trasparente e sbottonata fin quasi all'ombelico, che mostra una miriade di tatuaggi su tutto il suo bellissimo corpo. È alto e terribilmente instabile sulle gambe.
Mi viene da sorridere quando rischia di inciampare nel gradino... "oops" dice.
E rimango incantato un momento da quella voce leggermente rauca, profonda, così in contrasto con l'aspetto fanciullesco del giovane davanti a me.
"Ciao" rispondo dopo un po'. Lui mi sorride e io sento il cuore esplodermi nel petto. Quel sorriso è illegale in 84 Paesi, ne sono sicuro. Dolce, rassicurante, timido. Coinvolge tutto il viso e forma due irresistibili fossette sulle guance leggermente rosse.
"Posso sedermi qui con te?"
E io come faccio a negargli qualcosa? Senza neanche rispondere mi sposto per fargli spazio. 

Appena si avvicina, mi guarda profondamente da dietro la maschera. Quegli occhi! Comincio a respirare faticosamente il suo profumo di pesca, un profumo leggerissimo e dolce che mi inebria. Il suo sguardo verdissimo, intenso, luminoso sarà la mia fine.  

Solo dopo poco capisco che mi ha posto una domanda. "Cosa?" sembro un rincitrullito. Cavolo Louis controllati! "Posso averne un goccio?" soffia divertito. "Hai almeno l'età per bere?" lo prendo in giro. " Certo!" si imbroncia. E' così bello con quel piccolo broncio che mi verrebbe voglia di baciarglielo via, sembra un bimbo. 

Ma che cazzo sto pensando? Manco lo conosci cribbio, un po' di autocontrollo.

Decido di fare un altro sorso, ne ho decisamente bisogno, poi gli passo la bottiglia.
"Come ti chiami?" gli chiedo. "Ma se te lo dicessi che gusto ci sarebbe? Abbiamo queste belle maschere, per stanotte potremmo essere chi vogliamo" mi risponde.
Rimango sorpreso da un discorso simile. Non me lo aspettavo. Ma mi piace e voglio godermi tutto quello che verrà.
Si decisamente un buon piano.
Gli sorrido sornione e la domanda viene da sé. "Chi verresti essere questa notte?"
Deve aver letto la nota maliziosa nella mia voce, perché ride e gli occhi gli brillano un po' di più. "Tu chi vorresti che io fossi?"
"Vorrei che fossi mio per stanotte". 

Diretto, ma sincero... Mi sento fuori di testa. L'alcool ed il ragazzo che mi stanno accanto mi stanno facendo uscire di testa. Ho perso ogni inibizione.

"Mi piacerebbe". Spalanco la bocca sorpreso e mi blocco a guardarlo. Lui ne approfitta e mi bacia.
È un bacio passionale, coinvolgente, fatto di lingue e saliva. È un bacio che sa di morbido, come le sue labbra rosse; che sa di dolce, come il suo profumo.
È un bacio che diventa sempre più violento fino a togliermi quel briciolo di razionalità che mi era rimasto. Perché cavolo, quel dannato ragazzino mi sta divorando l'anima, i polmoni.
Il cuore mi scoppia e poco dopo anche i pantaloni.. lo faccio stendere sul dondolo e comincio piano a spogliarlo di tutto, mentre lui prova a strapparmi i vestiti di dosso.
Rimaniamo senza null'altro se non la maschera e mi prendo tutto il tempo per ammirare i suoi bicipiti contratti, il suo petto che si solleva velocemente. Respira talmente in fretta che le rondini tatuate sul suo petto sembra stiano per prendere il volo. Ma poi ci baciamo di nuovo e tutto diventa frenetico: gambe allacciate, mani ovunque, gemiti.
Non importa se ci scoprono, non importa di nulla che non sia questo piccolo uomo tra le mie braccia.
Non ora che sono dentro le sue carni bollenti, non ora che lo sento così giusto vicino al mio petto, mentre sospira vicino al mio orecchio al momento del suo piacere massimo.
Non posso far a meno di guardare i suoi occhi lucidi e le sue labbra oscenamente rosse e aperte per l'affanno. I suoi ricci sono scombinati dopo avermi permesso di aggrapparmici come ad un'ancora.
È davvero un angelo, un angelo mascherato. Ed è mio, per una notte.

You were mine for a night
I was out of my mind
You were mine for a night
I don't know how to say goodbye

Wrapped Around Your FingerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora