Cap. -14-

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Mattia è rimasto, come da programma, solamente 2 giorni, pochi, decisamente pochissimi ma meglio pochissimi che niente. Passo anche questi giorni ad Ostia nel più completo relax, anzi, forse ancor più di quelli a Formentera.
Sto recuperando tutto il sonno perso durante la vacanza con le mie amiche ed è quello che sto facendo ora.
Dormo profondamente, molto profondamente anche se sono ormai le 11 passate.
-Stella, sveglia!- Si precipita a svegliarmi mia cugina.
-Mh!!!!!!- Sono sdraiata sul mio bel lettone.
-Ti devi svegliare!- Ha fretta.
-Che succede??-
-C'è qualcuno per te!-
-Mattia?- Domando senza muovermi di un millimetro.
-No, viene da lontano!!-
-Fallo tornare più tardi!!- Ammetto per poi girarmi così da riprendere sonno.
-C'è Neymar Stè!- Apro gli occhi ed alzo la testa.
-Scherzi?-
-No, assolutamente. Scendi!!!-
Mi alzo velocemente e tolgo il pigiama, indosso una t-shirt, degli shorts in jeans e le All Stars senza calze. Nel giro di un secondo lavo per bene il viso e pettino i capelli.
-Raggiungo il resto della famiglia in spiaggia, a dopo!-
-Ciao, e grazie!!!!!!-
Esce dall'uscita secondaria ed io corro giù per le scale, Njr è comodamente seduto sul divano.
-Che sorpresa bellissima, scusa se ti ho fatto aspettare!!-
-Non c'è problema!!- Ammette sorridendo ed alzandosi. Ci uniamo in un lunghissimo abbraccio.
-Come puoi essere qui? Il Barça?-
-Due giorni di stop, Davi è dai nonni ed io avevo una voglia pazza di rivederti!!-
-Hai fatto benissimo, sono molto contenta. Davvero!!!!!!-
-E' così bello sentirtelo dire!!!!!- Sussurra stringendomi di più e lasciando scivolare le dita tra i miei lunghi capelli.
-Ti va un caffè???- Glielo offro prontamente.
-Sì volentieri!!-
Mi segue in cucina, per la prima volta da quando lo conosco non c'è ironia, né frecciatine né l'istinto e il desiderio di punzecchiarci. Il che è strano, credo che quella lettera abbia rimescolato le basi del "rapporto" che stavamo creando. Si appoggia ad uno sgabello mentre io carico la moka. Il caffè viene su in pochi minuti e ce lo prendiamo in religioso silenzio. Sono un po' a disagio, mi stanno tornando in mente le parole della sua lettera, una per una neanche le avessi imparate a memoria.
-Hai voglia di fare un giro??- Lo invito.
-Vorrei prima parlare un po' con te, spiegarti quella lettera ma soprattutto il perché non ho avuto il coraggio di dirti ciò che provo a voce!-
-Credo di immaginarlo, sei giovane ma hai avuto delle esperienze che ti hanno fatto crescere in fretta, hai un bambino e non puoi viverti le ragazze come chiunque al mondo. Davi merita rispetto e soprattutto non è giusto che si affezioni a qualcuno che poi potrebbe andar via. Se deve conoscere una donna deve conoscere quella giusta per te e che ti resterà accanto per la vita!-
-Esattamente, mi capisci completamente e sei onesta e sensibile!!!-
Gli regalo un accenno di sorriso.
-Stella?-
-Sì???-
Non dice altro, si limita a sorridere poi mi bacia e sorpresa delle sorprese io lo lascio fare. E' un bacio dolce, è un bacio tenero e profondo, lento. Dopo un po' torno lucida e lo allontano.
-Meglio di no...!!!- Sussurro a testa bassa.
-Stè guardami!-
-No!-
-Per favore!!-
Sollevo la testa mostrandogli i miei occhi ad un passo dalle lacrime.
-Cos'hai?? E non dirmi che stai per piangere perché ti sei lasciata baciare che non ti credo. C'è chiaramente dell'altro!!-
-Ti prego...!!!- Lo imploro.
-No, non posso lasciar correre, ma non capisci che ci sto troppo male. Non capisci che mi sono imbarcato senza pensarci due volte solo per guardarti negli occhi dopo quella lettera. Ci stavamo conoscendo in modo speciale, punzecchiandoci e lanciandoci frecciatine. Era tutto così bello, perfetto. Arriva Mattia e ti travolge allontanandoti da me. E' stato brutto. Se per te è normale pensa che non è lo stesso per me, se per te è facile mettiti nei miei panni e pensa che mi piaci un casino e ti sei messa con un mio amico. Sei andata a letto con lui una sera in cui eri uscita da sola con me. Pensa come mi sono sentito e come mi sono sentito nei giorni a venire nel vedere la vostra intensa crescere e pensa come sto adesso, nonostante il tempo passato mi piaci ancora e non riesco a farmela passare!-
Non riesco più a controllarmi, le lacrime cominciano a scendere.
-Stella...!-
-Io...!-
-Ok guardami negli occhi e dimmi quello che senti, se non provi quello che provo io la smetto. Cercherò di farmene una ragione e sarò tuo amico, solo un amico, prometto!!!-
Non riesco a parlare, sono amareggiata, sono in confusione e soprattutto spaventata. Deglutisco e non proferisco parola, abbassa lo sguardo e si allontana.
-Sei stata chiarissima, me ne vado!!!-
Si volta e si incammina, passo dopo passo, si dirige alla porta principale. Resto immobile a riflettere, respiro profondamente; sento la porta aprirsi e richiudersi dopo poco ed io continuo a piangere e a vivere questo momento con l'angoscia nel cuore. Scatto, corro verso l'esterno. Lui sta salendo su un taxi. Lo vedo partire velocemente. Non mi resta altro da fare.
Prendo la borsa ed esco di casa. Comincio a correre, corro velocemente mentre urlo.
-Neymarrrrrrrrrrrrr, Neymarrrrrrrrrrrrrrrrrr, fermateviiiiiiiiiiii, vi pregoooooooooooooooo. Neymarrrr!!!-
Ok forse il destino vuol darmi una mano, il semaforo si tinge di rosso, aumento l'andatura e raggiungo il taxi. Apro la portiera e mi siedo alla destra del calciatore carioca. Aveva lo sguardo perso nel finestrino alla sua sinistra. Ruota il viso lentamente, stava piangendo. Poggio una mano sulla sua guancia.
-Non mi hai dato la possibilità di rispondere!-
-Ti sei fatta una corsa del genere solo per rispondermi?-
-Non è una risposta qualunque!-
-Che risposta è?-
-Questa!- Lo bacio con dolcezza sulle labbra.
-Cosa significa?- Domanda asciugandosi le lacrime.
-Che provo ciò che provi tu...dallo stesso momento in cui è cominciata per te!-
Sorride e stavolta è lui a prendere l'iniziativa e a baciarmi.
-Io voglio stare con te!-
-Portami con te a Barcellona, se hai fatto tutto questo perché sono l'unica che ami odiare non è minimamente divertente!!-
-Baby anche se ti odio sei tutto per me, ho fatto tutto questo perché sei speciale per me. Stai dicendo sul serio? Vuoi venire con me a Barcellona??-
Annuisco.
-Ma devi lasciare lui, non mi presto per un avventura!!-
-Non ti userei mai, sei importante. Puoi prestarmi il telefono?-
-Certo, chi devi chiamare?-
-Mattia, lo devo lasciare. Ti sono corso dietro senza prendere il telefono, ho solo la borsa-
Telefono al numero 22 della rosa giallorossa, non è una conversazione facile. Le parole faticano ad uscire ma la sincerità premia sempre e grazie quella raggiungo l'obiettivo poi restituisco il telefono al proprietario.
-Ma dove andiamo?-
-A Fiumicino, a prendere l'aereo per Barcellona!!!-
-Subito?-
-Che c'è piattola, ti stai tirando indietro??- Mi domanda con uno sguardo malizioso mentre mi stringe a sé.
-Non sfidarmi calciatore, ti ho sempre battuto!!!-
-Perfetto, andiamo!!-
Mi bacia a stampo, non siamo soli e non siamo liberi di far ciò che vogliamo.
-Sono solo un po' preoccupata per il cambio di vestiti!!-
-Tranquilla cucciola tra qualche ora saremo a Barcellona e ti comprerò tutti i vestiti che vuoi; tra qualche ora, tra qualche giorno, qualche settimana...!-
-Eh??!-
Ride e lo faccio anche io mentre ci abbracciamo sempre più forte.

NdA: Visto ragazze?! È tornato Neymar..

Baby anche se ti odio... - Antonella || Neymar & DestroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora