Capitolo 2~

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Sono le otto di sera e sono esausta anche se la doccia calda mi ha un po' rilassata.

Sono sdraiata sul grande letto matrimoniale tutto per me,mentre accendo il computer.

La stanza è davvero stupenda.

Un'armadio tutto per me,come anche il grande bagno ma sopratutto la piccola cucina.

Sembra un appartamento e ne sono contenta.

I miei pensieri vengono interrotti dallo squillo di skype.

Penelope.

Sorrido nel vedere il suo nome e le volte che ha provato a chiamarmi.

Clicco subito e la finestra si apre insieme anche a un urlo dall'altra parte.

«Oddio mio,sei davvero là?» urla entusiasta mentre affianco a lei appare Abigail,l'altra mia migliore amica.

«Abigail!» esclamo mentre le mando dei baci invisibili.

«Non mandarmi dei baci!Sei andata senza neanche salutarmi!» s'imbroncia.

«Lo so,lo so e perdonami davvero.» le dico dolcemente.

«Come ti sembra Los Angeles piccola ribelle?»

«Mhh la tua ribelle ti risponde che è davvero bella.» le rispondo provocando le loro risate.

Dio,sembra che stanno qui con me.

«Comunque i tuoi genitori hanno chiesto di te,sono preoccupati Caitlin.» dice Abigail.

«Che avete detto voi?» le dico sperando che non hanno aperto bocca.

«Abigail sai dov'è Caitlin?»

«Mh no,mi dispiace Penelope.»

Scoppio in una fragorosa risata mentre le vedo fingere.

«Siete bellissime.»

«Anche i ragazzi lo sono?» Dice Penelope,beccandosi una gomitata da Abigail.

«Sempre la solita te eh.» le dico in uno sbuffo per poi sorridere.

«Niall?»

Dai loro sguardi capisco che è preoccupato..o incazzato.

Punto per la seconda.

«In effetti venti chiamate perse da parte sua.» dico distrattamente osservando lo schermo del mio BlackBerry.

«È incazzato  Caitlin, mi fa pena vederlo così.» dice Penelope «perso e arrabbiato.» continua Abigail.

«Dai che passerà anche questa.»

«Non dire così, lui ti ama alla follia!» mi ricorda Abigail.

«Il problema non è lui, il problema sono io.» sbotto ormai al limite.

«Capiamo.» dicono all'unisuono.

«Dai chiudo che sono molto stanca,ci sentiamo domani e state attente!»

«Va bene ragazza ribelle,buonanotte. Ti vogliamo bene.»

Chiudo e poso il pc sopra il comodino vicino al letto.

Non ho molta fame quindi spengo la luce , mi infilo sotto le caldi coperte e mi abbandono al sonno.

La sveglia suona alle 08:30 e non posso fare a meno di stiracchiarmi un attimo e stranamente un sorriso si fa spazio sul mio viso.

Svegliarsi a Los Angeles è il top.

Le finestre spalancate fanno entrare l'aria fresca insieme ai raggi solari.

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