Sono passati cinque minuti e sono ancora davanti al cancello di Popland, indecisa se entrare o andarmene via e accontentarmi del lavoro che Meredith mi ha gentilmente offerto.
Le sue parole mi rimbombano in testa, se le pubblico lui mi rovinerà.
Dei brividi attraversano il mio corpo.
Alla fine che può farmi?
Qui si parla del mio futuro, della mia vita e del motivo per cui mi trovo qua.
Il mio sogno è di diventare una fotografa e non un paparazzo, ma che male c'è esserlo?
Provare non fa mai male.
Dopo averci riflettuto un po', entro dentro il cancello.
*
Le pareti di un rosa, al quanto terrificante, il pavimento di un bianco pulito, persone che camminano per la sala, chi per andare a prendere un caffè , chi per sbrigarsi a compiere al più presto il lavoro che K ha assegnato a loro.
Sono disperati come lo sono io in questo momento.
Però le foto gliele farò vedere, poi vedremo cosa le passerà per la testa.
Raggiungo il segretario di K, lui si occupa di ricevere chiamate, lettere e di assicurare che ogni appuntamento di K siano regolari.
È un bel ragazzo, capelli castani, occhi marroni, alto e snello.
Appena mi vede, subito un sorriso si fa spazio sul suo viso. Ah, mi sono scordata di aggiungere che ha un sorriso incredibilmente perfetto.
Ricambio il sorriso e lo raggiungo mentre sta dietro la rotonda scrivania e devo dire che è più ordinato di me.
« Buongiorno, Caitlin vero? »
Si ricorda il mio nome, bene.
Sono io quella che non si ricorda il suo. «David » continua sempre sorridendo. « Si, scusa, è che sono un disastro con i nomi.» dico accenando un sorriso, mentre sento le mie guance avvampare.
«Non sei l'unica, probabilmente se non possedevo questa lista di nomi, di sicuro non mi ricordavo nessuno di questi cento persone che lavorano qua. » scherza lui sistemando delle lettere in ordine.
Che senso ha mettere in ordine delle lettere? Tanto verranno lette tutte.
Mah.
Ridacchio alla sua affermazione.
«Immagino, comunque sono qui per Katherina, c'è in ballo il mio posto di lavoro in questo momento.» gli riferisco.
Lui scuote la testa sorridendo.
«Sembri eccitata di far parte di Popland, comunque si, ti sta aspettando nel suo ufficio.» «In bocca al lupo Caitlin.» continua David.
Gli sorrido e lo ringrazio per l'aiuto e vado verso l'ufficio di Katherina.
Gli sguardi di tutti sono su di me e manca poco che non rivolgo a loro un commento poco gentile.
Non è carino puntare gli occhi su una persona, diamine ti mettono sotto pressione.
Busso lentamente alla porta e subito sento un ' avanti ' sforzato.
Entro cautamente dentro l'ufficio.
« Ben ritornata tesoro. » «Già hai le foto? » chiede lei sorpresa.
Dio no, ancora quei odiosi tacchi?
«Ehm si, è stata dura. » confesso.
«Per il fatto che ho dovuto vedere per ben due volte quel presuntuoso nudo e ho dovuto, anche , resistere alle sue provocazioni.» aggiungo mentalmente.
Poso la fotocamera accesa sulla scrivania, che lei afferra subito, curiosa di sapere del mio lavoro.
Mentre fisso il suo viso, mordicchio nervosamente il labbro inferiore e asciugo le mani sui miei leggins neri.
«Mhh, cara Caitlin. » inzia a dire e subito mi si forma un buco nello stomaco. Sto pensando il peggio. «Sei davvero brava e questo l'ho intuito la prima volta che hai messo piedi dentro questo ufficio,
sei dentro Popland tesoro. «Tommaso!» urla e manca poco che non le rispondo male, ma nonostante tutto sono dentro.
«Signora.» dice Tommaso a fiato corto, appena entra in ufficio.
«Pubblica immediatamente queste foto sul sito.» istruisce lei con un ghigno in viso.
Ha per caso detto di pubblicarle?
Cazzo e se lui le vedrà? Sono morta.
« Tesoro, comunque devi stare tranquilla, sei la migliore fino adesso e se quel ragazzo insignificante verrà a disturbarti, ci sono io.» dice lei, mentre si lima le unghie. « È okay, non ho paura di lui» scherzo facendola ridacchiare.
«In effetti, è proprio lui che deve avere paura di te tesoro.» continua.
Non credo perchè il senso di colpa si sta facendo sentire e ora mi ricordo delle altre foto pubblicate.
Le avrà viste?
«Che casino. »
*
Sono le sette di sera e sto entrando con Meredith dentro il grande bar.
Oggi inzia il mio primo giorno di lavoro qui e sono contenta che lei lavori insieme a me.
«Diego, lei è Caitlin, lavorerà qui da noi. » riferisce Meredith esultando facendoci ridacchiare. «Piacere Caitlin.» «Diego, sono contento che lavori qui.» dice lui sorridendo.
È abbastanza alto e muscoloso, ha un piercing nero sul labbro a forma di anello, è castano e occhi di un verde chiaro.
Non ne trovi uno brutto qui a Los Angeles.
*
Mentre pulisco il bancone e tolgo dei bicchieri, sento Diego battere le mani.
«Ti credevo morto o qualcosa del genere.»
«Sono incazzato e sfortunatamente vivo.» sbotta l'amico. « Un Alex's Kiss» mi informa il ragazzo.
( è una bevanda alcolica con campari e vodka)
Dopo un minuto, un record per me, poso il bicchiere davanti al ragazzo.
« È il destino questo.» « Belle le foto che hai pubblicato eh, non sapevo che facevi parte di Popland, che merda.»
Il respiro mi manca.
Harry.
Ecco il quinto capitolo!
Scusate per il ritardo e scusate anche per gli errori.
Continuate a leggere questa storia, votate e commentate.
Grazie a quelli che lo fanno!
Al prossimo capitolo. xx
Baci. :*
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Pop!and #h.s.
FanficCaitlin e' una ragazza di 18 anni cresciuta a Belfast ma decisa a scappare per conoscere una realtà più grande. E' costretta a lasciare il suo ragazzo Niall per trasferirsi a Los Angeles. Il suo sogno è quello di diventare una fotografa e grazie a...