Retroscena dei personaggi

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Retroscena dei personaggi, come bilanciarli
di queen_mycroft
[Traduzione di Volutta]

Storie pregresse, i retroscena. Tutti ne abbiamo. Sono degli eventi passati che abbiamo accettato o sepolto per nascondere il dolore di altre persone, in alcuni casi, o salvare a noi del dolore. Molte persone hanno delle storie che tengono a cuore, ciò che ci è successo influisce su chi siamo; le nostre vite non sono altro che una serie di eventi che ci forgia o distrugge.

Ovviamente nelle nostre storie, le fanfiction, vogliamo emulare l'umanità e trasmetterla nei nostri personaggi. Non esiste una persona senza una storia da raccontare, che sia buona, brutta o cattiva.

I retroscena possono creare una storia, anche se è strano pensare che le esperienza di vita secondarie di qualcuno possano inspessire la narrativa e permettere di avere una visione interna degli eventi. I segreti possono compattare un personaggio, renderlo più tridimensionale, creare conflitto, o maggiori intrecci di trama.

Per esempio, se stai scrivendo una storia su uno scienziato solitario, lui potrebbe essersi isolato per via del suo passato; come un esperimento andato male che ha ferito qualcuno che amava e motivo per il quale adesso lavora da solo.

Un buon esempio di fandom che usa i retroscena per espandere la sua storia  è quello di Katniss Everdeen. Lei è una lottatrice, ma ha una cura estrema per sua sorella minore, Primrose. Questo potrebbe essere perché suo padre è morto quando lei era piccola, e ha dovuto prendersi cura sia di sua madre che la sua piccola sorella. L'ha resa più dura, ma anche molto capace di gestire i propri beni e quelli degli altri.
Se suo padre non fosse morto, sarebbe lei diventata il Canto della Rivolta?
Probabilmente no.

Suzanne Collins implica all'inizio che non avesse un padre in casa. Poi ci ha dato le informazioni necessarie per arrivare alle nostre conclusioni, una briciola alla volta. Finalmente, ci ha detto che cosa era successo: era morto in un incidente in miniera. Ha equilibrato retroscena e trama in modo eccellente, rendendo Katniss più completa, più forte e più apprezzabile.
Si nota che Suzanne Collins ha maneggiato con sensibilità e bravura il temuto "info dump", ovvero la pratica di presentare al lettore un mucchio indigeribile e incomprensibile di informazioni tutte insieme.

Scrittori inesperti molto spesso parlano delle storie pregresse dei personaggi fin dalla prima pagina. Chiediamoci se sarebbe stato così affascinante "The Hunger Games" se Suzanne avesse scritto:

"Sono Katniss Everdeen. Mio padre è morto in un incidente quando ero piccola, quindi ho dovuto prendermi cura di mia madre. Mi ha resa una persona più forte, ma mi ha anche resa più impassibile."

È soddisfacente, ma non eccezionale. Un po' goffo, sgraziato ed esplicito, e voi vorreste un retroscena che sia tutto tranne che esplicito. Non volete dire ai lettori la storia del vostro personaggio, volete farglielo vedere, lentamente, con il tempo, attraverso dialoghi e pensieri.

Se scrivete di un personaggio senzatetto perché i suoi genitori l'hanno cacciato di casa, non dite ai lettori il perché dal primo capitolo. Dopo, con una distanza di vari capitoli, iniziate a lasciare indizi come: "Le vennero i brividi quando scorse qualcosa che le ricordò i suoi genitori.".
I vostri lettori dovrebbero chiedersi, "Cosa è successo ai suoi genitori? Sono morti? Malati? Perché il protagonista non ha casa?".

Dopo alcuni capitoli, magari, il protagonista dovrebbe accennare qualcosa a un personaggio secondario su quanto fosse crudele il padre. Il personaggio secondario dovrebbe insistere e dire: "È qualcosa che ha a che fare con tua mamma e il tuo papà, non è vero?"; e magari il protagonista potrebbe negargli la risposta.
In questo modo, i vostri lettori potranno seguire i capitoli tenendo conto delle nuove informazioni, rendendo tutto ciò più dinamico e la storia, nel frattempo, acquisisce quel senso di suspance.

Ricordatevi che non sono i segreti a creare suspance, ma il mantenere i segreti. Trascinare la storia dei personaggi e lasciare indovinare ai lettori, renderà la storia più intrigante. La pazienza è una virtù. Se non avrete pazienza, scoprirete tutte le vostre carte fin da subito, e la tensione sarà persa nel giro di neanche un paragrafo.

Pensate alla storia come a un nuovo amico. Vorreste raccontare la storia della vostra vita o i segreti più nascosti che possedete a qualcuno incontrato solo ieri? I retroscena sono importantissimi, ma devono essere raccontati con un ritmo lento e costante, oppure farete scappare i lettori.

Rivelato gli indizi col giusto tempismo! La vostra storia non è solo una storia, è una parte di voi, e dovete creare un legame solido con essa.
Siate costanti e iniziate a scrivere!

E voi, come cercate di far emergere il passato del vostro personaggio? Nasce nel momento in cui lo create o anche voi lo scoprite piano piano?

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