Il ballo

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-Peter!-

-sì Giulia? Mi hai chiamato?-

-tu andrai al ballo?-

-sì. Perché?-

-puoi... venire con me?-

-come... accompagnatore?-

-esatto. Vorrei vivere per l'ultima volta l'emozione di essere ad una festa scolastica-

-va bene-

La sera arriva e io aspetto Giulia. Appena arriva rimango praticamente con la bocca spalancata

-vuoi rimanere ancora là impalato o vieni ad aiutare mia figlia?-

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-vuoi rimanere ancora là impalato o vieni ad aiutare mia figlia?-

-oh! Giusto-

Aiuto Giulia a scendere le scale. Saluta i genitori e ci dirigiamo a scuola. Molte coppie ballano mentre altri ci provano con le ragazze. Molte di loro però si concentrano su di me. Io le ignoro e sto con Giulia

-Peter...-

-sì?-

-ho paura che mi prendano di mira-

-tranquilla. Ci sono io per te. Promesso-

-va bene-

Sale sul palco una cantante di cui non ricordo il nome e inizia a cantare una canzone cantata "King" (quella sopra👆)

-andiamo a ballare?-

-va bene-

La porto sulla pista, ci mettiamo in posizione e balliamo mentre ci puntano il riflettore addosso. Alla fine della canzone applaudiamo e continuiamo a ballare. Dopo un po' vedo Giulia piangere leggermente

-perché stai piangendo?-

-perché... voglio vedere il tuo viso-

-cosa?-

-voglio vedere il tu bel viso. Non ricordo più il tuo volto-

-lo so. Mi dispiace Giulia-

La abbraccio e la accompagno fuori.

-vado a prendere da bere va bene?-

-ok-

Mi allontano e prendo da bere. Delle ragazze mi si avvicinano

-ehilà Peter. Alla fine hai lasciato quella puttana-

-chi? Giulia?-

-ovviamente la cieca-

-Non è una puttana e non chiamatela cieca. Non sapete quello che ha passato-

-ma lo è-

-sì. Lo è-

Sento un grido e un pianto da fuori

-ma che succede?-

-oh niente. Resta con noi-

-e sciogliti un po'. Ti faremo divertire-

-no. Lasciatemi-

Corro verso fuori e vedo Giulia con la guancia insanguinata.

-Giulia...-

-NON TOCCARMI!-

-sono Peter!-

-NON TOCCARMI!-

-calmati adesso. La pagherete!-

I ragazzi si allontanano e Giulia rimane in lacrime

-voglio andare via. Portami a casa-

-va bene-

La accompagno e se ne va senza salutarmi. Mi arrampico sulla parete e la vedo piangere mentre la madre le disinfetta la ferita. Poi si alza e come se sapesse di andare nel posto giusto, chiuse la finestra lasciandomi fuori e infelice. Mi siedo a terra e trovo il suo quaderno. Lo apro e leggo la nuova pagina

Alla fine delle lacrime si fanno spazio sulle mie guance

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Alla fine delle lacrime si fanno spazio sulle mie guance. Metto il quaderno dentro la cassetta della posta e me ne vado cercando di trovare un motivo per cui la colpa non dovrebbe essere mia ma è inutile. Questa volta l'ho persa per sempre.

I Can't Live Without you ~ [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora