Stava per finire un altro weekend e io ero a corto di idee.
Avevo due proposte per il fine settimana:o a casa di mio cugino,con i suoi amici e mia sorella,oppure a casa di Finn.
"Ti prego vieni da me,voglio farti conoscere la mia famiglia e inoltre devo darti un regalo." Disse,facendomi subito sorridere. Volevo restare un weekend con lui, e mi avrebbe veramente fatto piacere conoscere la sua famiglia,apparte Harry che lo avevo già conosciuto.
Eppure,mia sorella stava passando un brutto periodo per la storia di Payne,e sinceramente non sapevo cosa scegliere. Ero seriamente in bilico,quando fu lei a dirmi che potevo andare perfettamente a casa di Finn:si sarebbe divertita lo stesso a casa di Peter,cercando di distrarsi un po' dai problemi.
Finn quel pomeriggio mi mandò un messaggio,dicendomi che aveva chiesto i permessi per il fine settimana in segreteria e che sarebbe venuto a prendermi suo fratello quella sera,per portarmi poi a casa sua.
Ero elettrizzata dall'idea di passare un weekend con lui,ma anche in ansia per cosa avrebbero potuto pensare i genitori. Da ciò che dicevano le ragazze in stanza e anche Millie, la famiglia di Finn era una delle più ricche nei dintorni. Il padre era un importante capo d'azienda,e io ero rimasta quasi paralizzata quando me ne avevano parlato. Non sapevo molto di Finn e della sua famiglia,però speravo che me lo raccontasse.
"Andiamo su su! O farai tardi a questo fantastico weekend!" Disse mia madre entusiasta,entrando in camera. Ero già cambiata e pronta,ed ero seduta sul letto con accanto lo zaino,aspettando che mia madre tornasse dal lavoro per salutarla.
"Mamma sei sicura che non ti causa problemi?" Dissi,farfugliando.
"No stai tranquilla piccola,io e tua sorella c'è la caveremo per due giorni. L'importante è che te ti diverti e poi ci racconti tutto" entrò in quel momento Dua,rimanendo sulla porta sorridente.
"Solo più una cosa..." disse mia madre,mentre guardavo interrogativa mia sorella,che si stava coprendo il viso imbarazzata.
"Tu e Finn...non è che devo farti un discorso vero?Cioè si siete giovani però sai a quell'età non si sa mai come affrontare certe cose e si fanno tante cazzate..."
"Mamma,frena. Cosa stai dicendo?Sputa il rospo."
"Non scoperete vero?No perché sai vorrei che fossi ancora vergine quando torni a casa e inoltre sei ancora così piccola...la mia piccola stellina." Mi alzai imbarazzata,è completamente rossa Mentre mia sorella rideva di gusto battendo le mani e mettendo la testa indietro.
Diventai subito rossa,immaginando Finn di fronte a me,completamente nudo.
"Mamma ti prego,puoi essere meno imbarazzante?" Dissi,uscendo dalla porta e facendo gli occhi al cielo,mentre mia sorella continuava a ridere come una cretina senza fermarsi.
"Mi spiegate cosa ho detto ora di male?Sto cercando di fare la madre moderna!"********
Circa quindici minuti dopo quel discorso imbarazzante,era arrivato Harry con la sua lussuosa macchina. Dua mi aveva accompagnato fino alla macchina per aiutarmi con lo zaino. In realtà voleva solo smerdare Harry Wolfhard per la ottantesima volta. Avevo salutato mia madre dalla finestra,ancora imbarazzata dalle sue parole. La vidi sorridere e alzare la mano,per poi rimettersi al lavoro in cucina,come faceva la maggior parte delle volte.
La sua macchina era posteggiata di fronte al vialetto,e Harry ci aspettava di fronte. Portava i capelli sciolti,con una felpa bianca e gli skinny jeans neri. Sorrise subito vedendo mia sorella,per poi fare la stessa faccia da ebete a me.
"Buongiorno bocconcino" disse Harry,guardando Dua dall'alto verso il basso.
"Sei veramente vomitevole Wolfhard. Non puoi dare questi bei nomignoli alle tue cagne?" Uno a zero per Dua. Era in questi momenti che amavo completamente mia sorella.
"Tu sei la mia preferita. Quando accetterai di uscire con me?Non dirmi che ti diverti con Horan." Sbuffò,mentre continuava a guardare il seno prosperoso di Dua. Sorrise sfacciato,mentre lei cercava di coprirsi con la maglia il più possibile. Rise subito,mettendo la mano fra i capelli per tirarli indietro. La sua risata era veramente contagiosa,se solo non si fosse unita al carattere di merda.
"Niall è mio amico,e di sicuro mi diverto molto di più con lui che con te. Almeno lui non prova a toccarmi il culo ogni due per tre." Disse Dua ferocemente. Rivolse uno sguardo atroce a Harry,per poi girarsi verso di me.
"Buon weekend piccolina." Sorrise,baciandomi sulla nuca per poi tornare in casa.
Harry,appoggiato alla portiera della macchina,guardava Dua allontanarsi. Quando lei si girò, potei vedere un sorriso di sfida.
"Bene signorina,vogliamo entrare nella limousine?" Harry sorrise,spostandosi dalla portiera. Prese il mio zaino con una mano e con l'altra mi aprì la portiera facendomi entrare. Sentì subito il profumo di Harry alla menta,che sempre aleggiava intorno a lui quando passava per i corridoii. Appena salì in macchina sul sedile del guidatore,comparirono delle bellissime fossette sul suo viso,che contornavano quei ricci così ribelli e lunghi.
"Bene,possiamo partire." Disse,sorridendo.
Mentre attraversavamo la città,mi ritornò in mente una cosa,che dovevo assolutamente chiedere.
"Ma Finn non abitava vicino a casa mia?" Chiesi,senza pensarci due volte.
"Abbiamo più di una casa,e durante il fine settimana,dato che siamo soli,andiamo nella villa. Così possiamo fare molte più feste e divertirci." Impallidì subito:non pensavo che Finn fosse uno da feste. Cioè sapevo che gli piaceva stare in compagnia,ma non pensavo che gli piacesse organizzare feste.
Inoltre non avrei potuto incontrare i suoi genitori:magari Finn non sapeva che sarebbero andati per il weekend in quella casa.
"No no ma stai tranquilla." Disse Harry,mentre reggeva il volante e girava a destra,sorridendo." Finn non fa nessun tipo di feste: non è ragazzo da feste,è più un tipo come te. Sono io quello che adoro fare feste e divertirmi." Disse,sorridendo ancora di più. I suoi occhi verdi si indirizzarono un attimo verso di me,per poi tornare a guardare verso la strada.
"A proposito,stasera farò una festa,spero non ti dispiaccia...anche perché voi rimarrete in camera giusto?" Disse,mentre io annuivo. Attraversammo la città,mentre il cielo diventava quasi rosa,formando delle dune che sembravano di sabbia,al posto delle nuvole.
"Eccoci arrivati." Eravamo arrivati in una parte della città che non avevo mai visto: vi erano tante ville a schiera,una di fianco all'altra.
Scesi dalla macchina,guardandomi ancora intorno. La villa di fronte a me,costeggiata da un bellissimo giardino,era costruita in pietra. Era nuova: si notava dai rivestimenti e dalle finestre ampie e spaziose.
Chiusi la portiera dietro di me,mentre Harry,passato dall'altra parte,mi porse lo zaino. Gli dissi grazie,mentre passava di fronte a me,e con le sue gambe snodate e snelle si avvicinava alla porta.
Mi affrettai anche io a oltrepassare il vialetto,mentre Harry apriva la porta. Entrai chiedendo come una scema permesso,per poi guardare la maestosità della casa.
Vi erano delle bellissime pareti rivestite in legno che sembrava bianco,quasi opaco. Le stanze erano grandi e spaziose: il salotto,allestito con molte locandine dei film all'interno di quadri e un camino che scoppiettava,era grande quanto la stanza di mia sorella insieme alla mia.
Vi era per terra un enorme tappeto,e anche i divani erano rivestiti da spesse coperte.
Vi era poi al centro un tavolino,sulla quale si trovavano riviste Vogue e altre a me sconosciute.
Sulla sinistra vi era una grande cucina,e di fronte a me,delle lunghe scale marroni.
"Io preparo la cena e poi vi dico quando potete scendere ok?" Disse Harry,posando la giacca sul divano e tornando nell'ingresso per sorridermi. Quando lo oltrepassai per salire le scale,sentì i suoi passi allontanarsi per entrare in cucina.
Salì ancora le scale,per poi ritrovarmi di fronte un grosso corridoio,con molte stanze.
"Buongiorno bellissima." Sentì una voce dalla porta accanto alle scale,sulla destra. Mi girai,vedendo Finn che mi osservava,attentamente. I suoi ricci così ribelli sembravano essere stati appena lavati,e da qui riuscivo a sentire il suo profumo. Portava una maglia,come un felpino sopra la camicia e come sempre i jeans stretti.
"Ciao." Dissi timidamente,abbassando lo sguardo verso i miei piedi. Io mi ero vestita così normale,mentre lui sembrava appena uscito dal lavoro.
"Sei bellissima lo sai?Mi piace questa maglia,ti fascia perfettamente ai fianchi ." Sussurrò al mio orecchio,abbastanza vicino da farmi sorridere. Prese la mia piccola mano portandomi verso la stanza da cui era arrivato. Neanche il tempo di guardare e curiosare nella stanza che lui mi sbatté contro il muro vicino alla porta,facendomi sussultare.
"Mi sei mancata da morire." Si avvicinò,baciandomi. Finalmente avevo di nuovo le sue labbra sulle mie,e sentivo il solito sapore che si insinuava nella mia bocca.
Mi appoggiai a lui,mentre mi prendeva saldamente i fianchi,avvicinandosi a me. Spostai la testa all'indietro mentre si allontanava dalle mie labbra,avvicinandosi al collo. Lasciava continuamente baci umidi sul mio collo,facendo salire brividi lungo tutto il mio corpo.
"Mia" succhiò lentamente sul collo,facendomi gemere. Strinse leggermente i fianchi,tirando su con entrambe le mani la mia maglia,intento a toglierla. Harry ci chiamò,avvisandoci che era pronta la cena.Notavo i suoi grandi occhi marroni che si contrastavano con i ricci neri che cadevano sul volto.
Sorrise,mentre lasciava lentamente i miei fianchi.
Le sue labbra così gonfie erano a un passo dalle mie. Mi ritrovai in un silenzio imbarazzante,mentre lui apriva la porta,lasciandomi uscire. Scendemmo di sotto velocemente,per avviarci in cucina.
"Si ma state calmi non ho preparato niente di così buono" disse,ridendo. Aveva raccolto i capelli in un semplice codino,e ora era impegnato a cucinare qualcosa sui fornelli. Lo guardai mentre farneticava con la padella,cercando di raggiungere il sale con le mani. Glielo presi avvicinandomi al bancone sentendo un leggero grazie. In fondo non era così male. Si girò sorridendo,per poi notare il segno sul mio collo.
"Fratellino,quando penserai di darci dentro?non puoi sempre fare soltanto i succhiotti." Sghignazzò,mentre Finn davanti a me,sul tavolo, si irrigidiva. Prese fermamente le posate diventando serio. Il volto stava diventando quasi rosso,e le sue labbra erano sottili talmente stringeva i denti.
"Harry,stai zitto."
"Quale è il problema,Non lo sa?"
"Di cosa state parlando?" Mi intromisi,spostando lo sguardo da lui a Harry,da Harry a lui. Harry si sedette a tavola,mettendo un contenitore con la pasta su esso. Rimanemmo tutti in silenzio mentre io e Finn prendevano la pasta quando Harry parlò.
"Devi sapere mia cara Jules,che Finn stava per scoparsi Charlotte,ma poi qualcuno l'ha fermato per fortuna."
Deglutì,imbarazzata dalla scena. Non mi interessava che avessero fatto quello o no,ora lui stava con me e mi fidavo ciecamente di lui.
"Ah perché sei stato tu il colpo di fortuna?Che battuta Harry." Finn rise sarcasticamente,mentre anche Harry iniziava a incazzarsi.
Io mangiavo,in silenzio,senza proferire parola.
"Cristo Harry ti sei scopato la mia fidanzata l'anno scorso,quindi non ritenerti seriamente un colpo di fortuna." Harry,già incazzato da prima,scattò in piedi,e si avvicinò alla sedia di Finn. Con lo sguardo veramente atroce, arrivò a un passo da lui,mentre Finn tranquillo continuava a mangiare come se non fosse successo niente.
Io cercavo di bere con la massima tranquillità ma più volte il bicchiere scivolo dalla mia presa,cadendo sul tavolo. Sembrava però che i ragazzi fossero focalizzati su altro e non sulla mia agitazione.
"Cosa hai detto piccolo stronzo? Ricordati che io posso farti tornare dalla tua stupida mamma in un secondo."
"Non ti azzardare a parlare di mia madre Harry." Disse Finn,mantenendo il suo sguardo fisso verso il piatto. Il silenzio cadde su di noi,quando Finn si alzò dalla sedia e dopo aver fatto il giro del tavolo arrivò di fronte a me,offrendomi la mano.
"Ti prego andiamo,odio stare qui."
Harry,dopo essersi riseduto, aveva appoggiato entrambi i gomiti muscolosi sul tavolo,e ora stava con la testa piegata sulle mani,torturandosi i capelli.
Presi lentamente la mano di Finn,senza salutare Harry,anche se volevo farlo. Mi dispiaceva per cosa era successo,e sinceramente non pensavo che Charlotte avesse potuto farlo.
"Quando hai scoperto..."
"Ti prego Jules,non ora. Già ci siamo rovinati il weekend quindi lasciamo stare" Chiese,mentre salivamo le scale. Annuì,continuando a tenere la sua mano stretta alla mia. Dopo aver raggiunto la sua stanza e aperta la porta, potei finalmente osservare la sua camera. C'erano foto di lui su ogni pezzo della parete,insieme ai suoi amici oppure mentre suonava il pianoforte. Non era cambiato molto da quando era piccola: il suo viso era simile,e i capelli erano meno gonfi e ricci.
Vidi una foto in cui faceva un enorme sorriso da piccolo,mentre mangiava le patatine.
La stanza era molto spoglia,e il letto matrimoniale al centro era ricoperto di enormi cuscini blu.
Sorrisi anche io,mentre il vero Finn veniva verso di me,prendendo da dietro i miei fianchi e legando le mani alla mia vita. Spostò leggermente i capelli
Per sussurrare qualcosa al mio orecchio che di sicuro mi avrebbe fatto eccitare.
Sentì un leggero sbuffo sul mio collo,senza aggiungere altro.
Strinse maggiormente i miei fianchi,per poi girarmi verso di lui.
Eravamo così vicini che sentivo il suo respiro irregolare. Deglutì rumorosamente quando si allontanò da me.
"Se vuoi puoi farti un bagno." Disse,in tono malizioso,e mordendosi un labbro.
"Devo?" Dissi,pensando che sentisse il mio odore magari non buono. Mi avvicinai all'ascella,ma subito lui mi fermò ridendo sguaiatamente.
"È solo che dopo usciamo,magari avevi voglia di rilassarti." Disse. Dissi un veloce aaaaaa di approvazione per poi dirigermi verso il mio zaino poggiato sul letto. Lo aprì tirando fuori i vestiti mentre pensavo a qualcosa da dire.
"Potremmo rimanere qui alla festa."
"Ci sarà anche charlotte" disse,sedendosi vicino a me sul letto.
"Appunto per questo." Dissi,cercando di non far notare la gelosia.
Dopo aver tirato fuori il necessario, tirai la zip dello zaino,mentre lui continuava a osservarmi attentamente senza distogliere lo sguardo.
" sei ancora così gelosa di lei?"
"Voglio solo farle capire che ti ha perduto ormai e che sei mio." Dissi,spostando lo sguardo verso di lui.
Sorrise,scuotendo la testa per poi borbottare qualcosa che ovviamente non capì.
"Vado a farmi il bagno. Ci vediamo dopo ok?" Dissi,baciandolo lievemente sulle labbra.
"Si ci vediamo dopo,ma usciamo." Sospirai nel sentire quelle parole e sbuffai amareggiata entrai nel bellissimo bagno che c'era nella camera di Finn.
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Flowers. | F.W |
FanfictionFrancia, Collegio di Parigi. Sentivo che non se ne sarebbe andato. Non ora.