Giochi notturni e canzoni intorno al fuoco.

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"Okay ragazze ci siete?Avete preso la torcia?" Disse Michael da fuori la tenda.
Io e Camila ci stavamo mettendo maglie su maglie per prepararci al freddo che ci sarebbe stato durante tutta la serata.
"Dove hai la torcia?" Chiedi quasi sottovoce a Camila.
"Sotto il beauty guarda bene" disse,mentre cercava qualcosa nello zaino.
Iniziai a guardare sotto il suo beauty case cercando la pila,che trovai dopo poco.
La afferrai e uscì dalla tenda seguita da Camila.
Sorridemmo entrambe a Michael e ci dirigemmo verso il cerchio che si era formato al centro dello spiazzo,l'unico spazio in cui non c'erano tende.
Quando mi avvicinai maggiormente,notai Finn venire velocemente verso di me.
Prima guardò bene Michael,facendogli un finto sorriso per poi avvicinarsi maggiormente a me.
Prese il mio viso fra le sue mani,facendo incontrare le sue labbra con le mie in un bacio violento.
"Finn ma cosa..." dissi,quando finalmente si staccò da me.
"Ti sta troppo vicino" sussurrò al mio orecchio Finn per poi rivolgere lo sguardo verso Michael.
Alzai gli occhi al cielo,avvicinandomi al cerchio.
Finn si mise vicino a me,e ci raggiunse stranamente quella gallina di Charlotte.  Per il viaggio non me l'ero beccata e ora era lì davanti a me a osservarmi.
Osservarmi come una serial killer.
"Ciao Jules! Allora come va? È da un po' che non ci vediamo!" Mi disse,guardandomi negli occhi per poi avvicinarsi e abbracciarmi.
Ok cosa mi sta nascondendo?
Senti subito il suo profumo alla vaniglia invadere i miei sensi e la presa persistente intorno al mio corpo mentre io guardavo in direzione di Finn,che alzava le spalle.
"Mi dispiace" disse,per poi sospirare lentamente.
"Per tutto quello che è successo,credo che ormai sia acqua passata quello che è accaduto tra me e Finn e la vostra storia non dovrebbe finire male per una come me..."
"Cosa stai facendo Charlotte?" Irruppe nella conversazione Finn che si avvicinò per guardarla dritto negli occhi.
"Niente,sto solo cercando di far pace con lei." Disse angelicamente,sorridendomi per poi prendermi una mano e portarmi lontano dal cerchio.
Iniziai a preoccuparmi quando mi girai notando che Finn non ci stava seguendo.
La sua presa stava diventando più persistente.
Non vidi più la raduna,il buio stava offuscando la mia vista , e gli alberi si facevano sempre più radi.
Ci stavamo avvicinando a un lago,dove c'era una piccola piattaforma di legno che divideva l'acqua dal terreno della raduna.
Una specie di ponticello,che poi però finiva pochi metri dopo,mostrando l'acqua profonda e blu notte che ora risplendeva al chiarore della luna.
"Non so come spiegartelo Jules...credo che non vuoi proprio capire."
"Cosa devo capire Charlotte?"
"Finn è sempre stato mio" disse avvicinandosi pericolosamente a me,mentre io indietreggiavo sul piccolo ponticello di legno.
"Tu non puoi venire qui,e dopo un mese rubarmelo. Non hai capito proprio un cazzo,io e Finn siamo fatti per stare insieme. I nostri genitori lo vogliono e anche noi lo vogliamo."
"Perché allora Finn sta ancora con me?" Raddrizzai le mani,tendendole chiuse in dei pugni mentre mi mantenevo dal urlarle contro.
Il mio sguardo si indurì verso di lei,come il suo verso di me.
Eravamo entrambe sul punto di scoppiare.
"Non lo so:pena,compassione,affetto?ma non amore."
"Charlotte non venire a dirmi cosa è l'amore,non tu. Sei la persona più arrogante che conosca sulla faccia della terra." Dissi senza perdere il fiato.
Feci un altro passo indietro mentre lei si avvicinava pericolosamente. Sentivo il legno scricchiolare sotto di me e iniziavo a preoccuparmi. Sapevo che prima o poi sarebbe finito il ponticello.
Come sarei potuta scappare? Non sarei riuscita a a farla cadere e poi passarle sopra o sotto o in qualunque posto.
"Tu non sai da quanto tempo io e Finn ci conosciamo: siamo sempre stati insieme e abbiamo passato anche l'infanzia insieme."
"Non mi interessa Charlotte. Devi capire che lui ama me. Fattene una ragione una volta per tutte." Dissi e mentre finivo le ultime parole,Charlotte mi percosse violentemente per le spalle.
Mi prese quasi,con una forza che nessuna persona aveva mai usato contro di me. Barcollai,senza rendermi conto che mentre cadevo,non sentivo più  qualcosa di duro sotto di me,come il legno del ponticello.
Il mio corpo toccò la superficie dell'acqua fredda.
Sentì un brivido lungo il corpo che mi diede quasi fastidio.
Cercai di respirare,ma non riuscivo. L'acqua mi aveva preso come un nodo alla gola,e non riuscivo neanche a fare le bolle.
Svenni lentamente mentre l'acqua del fiume mi risucchiava.

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