Il sole.

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Il bagno nella vasca di Finn era stato qualcosa di spettacolare:non mi ero mai rilassata così in vita mia.
L'acqua era così calda,e la vasca confortante. La schiuma odorava di vaniglia,facendomi ricordare Finn. Quando mi immersi,sentì un rumore. 
Sentì qualcuno girare lentamente la serratura della porta. Mi immersi ancora di più,immaginando che fosse Finn. Quando mi rialzai, sentendo la schiuma che mi cospargeva il corpo,mi girai sorridente.
Finn era lì,che mi sorrideva dallo stipite della porta.
Scosse leggermente la porta quando alzai la mano per salutarlo,buttando un po' d'acqua sul pavimento. Dissi un piccolo ops imprecando,mentre lui rideva.
Non potevo allontanarmi troppo o uscire completamente dalla vasca per pulire con un piccolo asciugamano: ero nuda. Cercai di coprirmi il seno mentre mi allontanavo per prendere un asciugamano,imbarazzata completamente. Sorrisi imbarazzata,cercando di allungarmi al massimo con la mano e imprecando tutti i santi affinché mi aiutassero.
Finn continuava a ridere,portando di poco la testa indietro. Poi l'appoggiò sullo stipite della porta,mordendosi il labbro divertito.
Lo osservavo,continuavo a farlo. Non riuscivo a smettere di guardarlo.
Mi appoggiai con le braccia al bordo della vasca,incrociandole sotto il mento.
"Cosa stai facendo?" Disse,avvicinandosi alla vasca con le mani nelle tasche.
"Ti guardo mentre ridi."
"La mia risata è simile a quella di una foca in calore." Disse,facendomi sorridere. Riusciva sempre a farmi sorridere. Mi spostai velocemente con il corpo,capovolgendomi completamente,con la pancia rivolta verso il fondo della vasca.
"Non è il suono della tua risata ma ti che ridi. Sei perfetto quando ridi." Arrossii lievemente,sedendosi su una specie di sedia bianca di fronte a me.
Un piccolo ricciolo li cadde sul volto,mentre abbassava lo sguardo.
Mi alzai lievemente mentre lui teneva ancora la testa verso il basso.
Mi sedetti dentro la vasca,quando ormai molto della schiuma era scomparsa.
"Finn." Dissi,cercando di fare uno sguardo malizioso.
Alzò la testa,vedendo che mi ero seduta all'interno della vasca,dall'altro lato.
"Vieni qui Finn." Dissi,spostando le gambe.
Seguì tutto lo spostamento delle mie gambe,con attenzione. Continuai a guardarlo,sorridendo lievemente.
Deglutì,portando una mano ai capelli scompigliati. Sorrise imbarazzato,per poi avvicinarsi a me. Salì in piedi,togliendo le mani dalle tasche.
Si avvicinò a me,vicino alla vasca e al mio viso.
Lo guardai intensamente,per poi prendergli la camicia,tirandola aggressivamente verso di me.
"Jules" sussurrò a un passo da me. Si morse velocemente il labbro,quando era a un passo da me. Ma al posto che baciarmi,Finn finì con il corpo intero dentro la vasca. Tirai forse fin troppo la camicia,cosicché lui venne portato con metà corpo all'interno della vasca.
Risi,quando lo trovai di fronte a me,all'interno della vasca,completamente bagnato. I capelli prima così ben curati e tenuti ora erano umidi e appiccicati alla fronte.
La felpa come la camicia sotto erano inzuppati e così i pantaloni.
Mentre ridevo sguaiatamente tirando la testa indietro,Finn sembrava completamente imbarazzato.
"Ti odio." Disse,serrando le labbra per poi sorridere anche lui. Si alzò lievemente per togliersi il felpino. La camicia era completamente bagnata e attaccata al suo petto e alla sua pancia così piatta. Si sbottonò lievemente la camicia facendo notare il petto pallido. La levò,poggiandola per terra vicino alla vasca.
Deglutì rumorosamente quando si alzò in piedi,intento nel togliersi i jeans neri. Li tolse lentamente,anche perché bagnati erano più difficili da togliere. Rimase soltanto in boxer,tornando nella vasca,insieme a me. Feci scendere un po' di acqua nel lavello,e poi riaprì il rubinetto della vasca,mettendo velocemente un po' di bagnoschiuma. La schiuma stava andando via,e io ero completamente nuda.
"Smettila di essere agitata" disse,avvicinandosi ancora. La schiuma stava tornando sulla superficie dell'acqua,e potei fare un respiro di sollievo.
Mise entrambe le mani sui bordi della vasca,a poco distanza dalla mia parte del corpo fuori dall'acqua. Distesi le gambe,e le sue arrivarono subito sopra le mie: sentì i suoi piedi solleticare i miei.
Il suo petto nudo si abbassava e si alzava irregolarmente,mentre emetteva leggeri sbuffi dalla bocca.
Si avvicinò lentamente al mio petto,abbassandosi.
Baciò senza fatica il mio seno,abbassando anche le mani all'interno della vasca,alla ricerca dei miei fianchi. Le poggiò un po' sopra,dove il mio sedere era appoggiato al fondo della vasca.
Continuò a baciare il mio seno per poi morderlo lievemente,nella parte meno sensibile.
Chiusi gli occhi,assaporando tutto quel piacere.
Erano forse questi piccoli momenti che non avrei mai voluto dimenticare. Era così bello stare insieme a lui,essere toccata da lui,essere sua.
Mi sentivo completamente a mio agio,anche se era una delle prime volte in cui provavo questo tipo di sensazione.
Salì con il viso lungo il mio petto,arrivando al mio collo,e lasciando leggeri baci umidi su di esso. Quando però mi prese il fianco mi venne come una specie di ricordo. Ciò che aveva detto Harry era vero: e io dovevo capire ancora molte cose su lui e Charlotte. Mi fidavo ciecamente,ma la questione del sesso con lei non mi rassicurava. La mia prima volta doveva essere veramente importante,e inoltre anche lui doveva esserne a conoscenza di questa cosa. Era tutto perfetto,ma io non me l'ha sentivo.
Poi ovviamente chi avrebbe detto che la prima volta dovrebbe essere stata con lui: dico solo che mi sarei sentita di farlo quando avrei avuto l'istinto,o il bisogno o la necessità.
"Finn,meglio di no."
"Perché?Qual' e il problema?" Disse,allontanandosi da me, per guardarmi. Cercai di alzarmi,mentre anche lui si spostava da me,smarrito.
"Scusa è che...il bagno mi ha stancato e non me l'ha sento. Ma non sei tu il problema anzi sei bellissimo e perfetto ma..."
"Non sei ancora pronta. Stai tranquilla Jules,è tutto apposto." Disse,avvicinandosi per darmi un leggero bacio sulla bocca. Uscì poi dalla vasca in silenzio,senza proferire altre parole. L'acqua uscì dalla vasca mentre lui chiudeva la porta del bagno dietro di se. Appoggiai la testa al bordo della vasca,chiedendomi ancora una volta dov'è che sbagliavo.

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