Un normale giorno d'inverno.

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-Allora a domani!

-Ciao, a domani- dissi prima di voltarmi ed iniziare a camminare mentre lei entrava in casa. 

Erano circa le sette di sera, in un giorno verso metà dicembre, ed ero appena stata a comprare un paio di regali di Natale, insieme a la mia amica Rebecca, che ancora mi mancavano: odio arrivare a compare all'ultim'ora dei regali. Per questo iniziavo sempre verso novembre a pensare a tutti i regali che avrei dovuto fare.

Era stata proprio una bella giornata. Avevo comprato dei regali fantastici, e mi sono anche divertita un sacco a scherzare con la mia amica, principalmente prendendo in giro la gente che passava. 

Insomma, stavo camminando per quella via affollata (affollata soprattutto in periodo natalizio) tutta sola con le mie buste in mano, per colpa delle quali non riuscivo a mettere le mani nelle tasche del giubbotto. "Bene, anche oggi con le mani congelate!" pensai con un accenno di espressione sarcastica. 

Una cosa che amo fare quando cammino in mezzo alla gente è cercare di sentire le conversazioni che fanno le persone tra di loro. Non so per quale motivo, ma le trovo così interessanti. Certamente di più di molte delle cose che dicono la maggior parte delle persone che conosco. 

-Ma guarda, è talmente freddo...umido, poi...- diceva un'anziana signora alla sua coetanea, che stava, palesemente vestita da casa, sulla soglia della porta di casa sua.

-Si si... hai ragione...

-Cioè, secondo me non è una buona idea dargli retta

-Certo, certo...ma-

-Il tempo è proprio terribile in questo periodo...- la interruppe. 

Era abbastanza difficile interpretare quella conversazione, ma comunque appena le superai feci una piccola risata pensando a chi si stessero riferendo in quel discorso.

Un'altra cosa che adoro fare, quando non ci sono persone che parlano nei miei dintorni, è semplicemente guardarle e vedere cosa fanno. Se entrano in un particolare negozio, se sono di fretta, se stanno messaggiando con qualcuno o se cercano semplicemente di farsi notare il meno possibile. E, guardandole, mi immagino la loro vita. Che tipo di persone possano essere, se anni molti amici o una relazione, se hanno un problema o se ne stanno creando uno. E lì mi immagino tutta una storia dietro ad ogni cosa che fanno.

"Magari sta andando di fretta perché deve passare a prendere la sua ragazza per andare a cena, e magari lei odia il suo ritardo. Però dalla sua faccia non sembra molto contento del posto in cui si sta dirigendo: forse è una scassacoglioni e lui è costretto a starci perché non ha il coraggio di lasciarla. Oppure sta andando proprio ora a lasciarla. Magari ha trovato qualcun'altra."

E così via.

Appena uscita da quella via piena di gente, iniziai a camminare per la strada proprio lì infondo. Andando sempre più avanti c'era sembre meno gente, fino ad arrivare alla lunga e dritta strada che finalmente mi avrebbe portata a casa, dove al massimo passava una persona ogni tanto.

Quello era proprio il momento perfetto per tirare fuori le cuffiette. Non mi piaceva ascoltare la musica in mezzo alla gente, sarei sembrata un asociale o chissà cosa. Così misi la musica così da poterla ascoltare in santa pace. Partì una di quelle solite vecchie canzoni del mio gruppo preferito, che ormai avrei potuto imparare a memoria venti volte.

Passando tra le case era pieno di lucine di Natale attaccate alle finestre, ai balconi, e quei pupazzetti di Babbo Natale appesi che mi facevano sempre un po' inquietudine. Il cielo ormai di quel blu scuro, che adoro,  e l'aria fredda, ma meno fredda del solito, che mi faceva diventare le guance e il naso rosso, data la mia sbadatezza di aver dimenticato la sciarpa a casa.

Mentre ascoltavo una canzone lenta di una delle mie serie TV preferite, decisamente orecchiabile, presi le chiavi con attaccato quel portachiavi di gomma a bandiera inglese e aprii la porta di casa. Aspettai ad appoggiare lo zaino e le buste prima di mettere in pausa la canzone, che ormai era praticamente finita, e intanto iniziavo a non vederci nulla perché, come ogni volta che rientro in casa, per colpa del freddo mi si appannano gli occhiali e sono costretta a toglierli.

Che dire. Amo l'inverno.


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