Camminare nei corridoi, sta diventando sempre più dura.
Non posso camminare al centro del corridoio per un attimo che...-Hey, vedi quella stronzetta, ti credi una delle Kardashian? E allora spostati, lascia il posto a chi merita di essere notato.
Ed ecco Sarah, con i suoi capelli biondi e lisci che incorniciano un viso perfetto con occhi azzurri e un filo di lentiggini. E non dimentichiamoci il fisico privo di imperfezioni.
Mi immagino quandi ragazzi di questa scuola si siano segati pensando a lei.In qualsiasi caso, dopo avermi schernito con una solita battuta scontata mi spinge, così che io vada a sbattere contro gli armadietti. Come sempre.
Non ci faccio più caso ormai, è abituale. Mi ci diverto anche.E anche le persone attorno si divertono, a vedere una come lei che spinge me, una bassa ragazzina dai capelli neri e ricci, fino a farmi cadere.
E tanto per cambiare questa scenetta si ripete pure oggi, appena prima che la campanella suoni.
-Hey, Soph!- sento una voce dietro di me, mentre mi dirigevo in classe.
Mi giro e vedo Bill. Un ragazzo semplice, i capelli rossi e gli occhiali, non troppo secchione, non troppo nerd, ma con qualche problema a socializzare.-Hey Bill
-Volevo parlarti di una cosa... ti dispiace fare tardi a lezione?
-Tanto ormai...dimmi pure.
-È già da un po' di tempo che mi sono accorto che sei molto carina, e sei una delle poche ragazze con cui sono riuscito a parlare, e...-
-Okok, allora- lo interrompo,-mi dispiace ma la risposta è no, e poi si, potremmo essere lo stesso amici e no, non sei costretto a rimanere friendzonato e la risposta è no, non fai schifo, semplicemente al momento non potresti piacermi. Scusa.- dico per poi lasciargli un bacio sulla guancia, girarmi e tornare in classe.
Dio, quanto doveva essere difficile...
Durante la lezione vengo continuamente distratta dai miei disegni per colpa di Sarah, dall'altra parte della classe, che mi tira palline di carta con scritti degli insulti e riprende tutto per le stories di instagram.
Decisamente una bella lezione.Ma non mi importa delle lezioni...no, non mi è mai importato...tutto ciò che mi importa qui, tra le mura di questa scuola, è l'ora della mensa.
-Driiiiin
-Eddai Bill, smetti di imitare il suono della campanella ogni volta che suona.
-Il mio è un dono, tu non capisci.
-Quindi...amici giusto?
-Certo, basta che non inizino a girare foto di me con l'hashtag "FRIENDZONE" su internet e poi sono apposto.
-Bene. È l'ora della mensa, ci vediamo dopo.
-Ancora questa storia di mangiare fuori?
-E che ci vuoi fare.
Batto il cinque a Bill e mi giro andando nella direzione opposta.
Dove dovrei andare a mangiare fuori.
Dovrei.Aprii la porta lentamente, per poi tastare il muro interno per cercare l'interruttore. Quando accesi la luce, vidi la persona giusta, e mi chiusi la porta dietro.
-Non puoi farne a meno, vero Sophia?- disse.
-E smettila con queste provocazioni, ti ricordo che è colpa tua se questa storia va ancora avanti.
-Io intanto avrei proposto un posto migliore di uno sgabuzzino.
-Non so, preferivi sopra al bancone della mensa?
-E sta zitta.
-Ahahah, è sempre bello farti innervosire
-Smettila. Allora, hai intenzione di fare qualcosa o vuoi stare qui a finire la ricerca di scienze?
-Sai che tra te e una ricerca sceglierei sempre te
-E tu adori le ricerche...
-Lo so Sarah, lo so.
-E allora che cazzo aspetti a baciarmi troietta
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RandomQuesto non è un racconto unico fatto a capitoli, quelli non riesco proprio a scriverli. Mi stanco della storia dopo un po'. Così ho pensato: "HEY, e se tipo facessi tante piccole storielle diverse?" e... questo è quello che ne è venuto fuori. Saran...