2 - A

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Nessuno ti fa del male come ne ho fatto io a te
Ma non c'è nessuno ad amarti più di quanto abbia fatto io
Prometto che non lo prenderò sul personale, piccolo
Se stai andando avanti con qualcuno di nuovo.

——

Louis tornò a casa sua. Il passo lento e trascinato di chi si muove senza voglia.

Non che Louis non avesse voglia di tornare a casa, la voglia ce l'aveva pure. Ma la verità è che era distrutto.

Era sempre stato Harry a dargli la voglia;
La mattina si svegliava per Harry, perché se non si fosse svegliato non lo avrebbe visto.
Scendeva di casa per Harry, perché altrimenti non lo avrebbe incontrato.
Camminava in città per Harry.
Respirava per Harry.

E adesso Harry non c'era più per lui.

E magari era vero, Louis era un coglione.
Era un bambino; rinfacciava le cose appena poteva.
Se le legava al dito manco fosse un'informazione importante e le lasciava appena sapeva che avrebbero ferito di più.

Come quando rinfacciò un "se solo non ti amassi così tanto ti odierei, adesso" di Harry detto per scherzo, che Louis non esitò a utilizzare per farlo sentire in colpa.

Louis era stronzo.
Diceva a Harry di non fare determinate cose e poi le faceva lui.

Louis era ingenuo.
Credeva alla maggior parte delle cose che gli dicevano gli altri, ma raramente a quello che diceva Harry.

Louis era coglione.
Appena sentiva qualcosa saltava subito alle conclusioni ed erano sempre pessimiste.

Ed Harry ogni volta lì, zitto, che sopportava e subiva.
Al massimo, gli chiedeva di aggiustare questi problemi perché lo facevano stare male. Ma solitamente subiva e basta.

E Louis "si si", ma poi non lo faceva mai.

Harry soffriva per ciò, ma era un angelo e sopportava. Ma per quanto si può sopportare una situazione simile? Non per sempre. Poco, ma sicuro.

E quindi Harry, alla fine, si era annoiato di soffrire perché l' amore non dovrebbe far soffrire così tanto.

Ma Louis lo amava così tanto. Quando non faceva lo stronzo non mancava mai di dimostrarlo.
E anche quando lo faceva, alla fine, lo dimostrava.

Come ogni volta che dopo lo abbracciava chiedendogli scusa perché sapeva di aver esagerato. E Louis non chiedeva mai scusa, ma era disposto a farlo per Harry.

Come quando gli lasciava la lettera sul cuscino perché, dopo una litigata, doveva andare a lavorare presto.

Come quando si intrufolava tra le sue braccia se Harry decideva di dormire sul divano dopo una litigata.

Louis lo amava come nessuno aveva mai fatto prima. Lo amava al punto di essere disposto a umiliarsi per farlo essere contento.

E Harry lo sapeva che Louis, a modo suo, lo amava.

Ma a volte
l'amore
non basta.

Era a questo che stava pensando quando entrò nella sua stanza con l'intento di odorare Harry, anche se Harry non era più lì.

Louis scaraventò uno stivaletto del riccio che aveva trovato sul pavimento contro la porta, sentendolo cadere con un tonfo sordo per terra.
Quei pensieri avrebbero finito per distruggerlo ancora di più.

Si lasciò cadere sul letto ancora impregnato di lui, lasciandosi avvolgere dal l'odore del ragazzo che amava, chiudendo gli occhi.

Era quasi un mese che non entrava più in quella stanza. La aveva chiusa alle sue spalle uscendo con Niall quel giorno e non era più tornato.

E adesso, come previsto, i ricordi lo opprimevano.

Sprofondò con la testa nel cuscino, cercando di trattenere almeno i singhiozzi di quel pianto sconclusionato e inutile che faceva. Scarsi furono, però, i risultati.

Si addormentò in quel modo, il maglioncino di filo beige del riccio era al suo fianco.
Magra consolazione per chi, al proprio fianco, avrebbe preferito il ragazzo.

——

Ah che gioia ciao buonanotte

Di gran lunga il capitolo che meno mi piace della storia, ma immagino che dovrò conviverci ahag

Fatemi sapere cosa ne pensate 💕

Happier 🌸 l.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora