5 - I

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I'm made of tears. Enjoy.

Nessuno ti fa del male come ne ho fatto io a te
Ma nessuno ti ama più di quanto abbia fatto io
So che ci sono altri che ti meritano
Ma mio caro, io sono ancora inamorato di te.

——

Louis guardò il ragazzo davanti a lui per ancora un po', prima di poter respirare di nuovo.

Non si aspettava di veder entrare Harry nel parco dove si trovava lui.
Insomma, niente di strano, solo che sperava non fosse possibile.

Harry era bello. I capelli corti gli stavano da incanto e gli occhi verdi sembravano felici, spensierati.

Era da solo, quindi forse era il momento adatto per parlargli, visto che non si parlavano da quel giorno. Neanche quando Harry passò a riprendersi alcune delle sue cose si parlarono.

In parte, perché non sapevano cosa dirsi.
In parte, perché se Louis avesse parlato avrebbe iniziato a piangere.

"Harry" disse Louis in modo di saluto. Il ragazzo interpellato si girò sorpreso.
"Louis" rispose a tono, tradendo una freddezza che Louis non gli aveva mai sentito.

Non se rivolta verso di lui.

Neanche quando litigarono per Nick.

"Come mai da queste parti?" domandò Louis. La curiosità era reale, nonostante non fosse sicuro di volerlo sapere.

"Mi vedo con Zayn, ha detto che ti ha conosciuto. Non mi sarei mai aspettato tu potessi giudicare qualcuno solo per la nazionalità" disse freddo Harry.

"Non mi sarei mai aspettato tu mi superassi con cotanta facilità" rispose a tono Louis.

Harry rise fintamente, scuotendo il capo in dissenso.

"Oh, Louis, non mi sembra che tu possa veramente lamentarti. Vai ogni sera con qualcuno diverso. Anche ragazze, a volte." E se Harry tradì del dolore con quelle parole, Louis non se ne accorse.
"Con nessuno più di una volta, però. Tu hai iniziato una relazione. Non è la stessa cosa."
"Non sono d'accordo. Ma faremo come vuoi tu, visto che si fa sempre come vuoi tu."
"Sempre come voglio io? Non mi pare di aver scelto io tutto ciò" disse Louis, muovendo il dito per indicare loro due.
"Non c'era il bisogno, lo avevi fatto capire bene."
"Fraintendesti tutto, come ogni volta. Non capisci mai quello che dovresti capire!"

Louis si maledì subito, appena vide lo sguardo del ragazzo che tanto amava incupirsi.

"Giusto, perché io sono stupido e non capisco mai un cazzo!"
"Non è quello che ho detto io, Harry."
"Sì, ma è quello che volevi far intendere! Sai cosa, Louis, sai cosa?"
Louis indietreggiò, sorpreso dal tono brusco del ragazzo.

"Cosa, piccolo?" si lasciò sfuggire. Era abituato a chiamarlo "piccolo" quando succedevano queste cose. O in generale, a essere onesti.

"Questo è un colpo basso..." mormorò Harry, colto alla sprovvista. Trattenne il groppo alla gola che gli faceva venire da piangere e poi continuò:
"Sai cosa? È che sono stanco. Non sopporto più quello che tu mi hai fatto provare. Mi sono stancato del tuo lanciare la pietra e nascondere la mano, perché non hai nessun diritto per farlo.
«Ogni volta che ho sbagliato io, tu me lo hai sempre fatto pesare come chissà cosa avessi fatto, ma quello che sbagliavi tu? Quello che non ti ho mai fatto pesare?
«Sei sempre stato così egoista, Louis. Mi sono stancato di stare male per amarti."

Ogni parola era come una coltellata, inflitta sempre più nel profondo.

"Lo so, Harry. Ho sbagliato. Sono una persona orribile, crocifiggimi per questo. So che nessuno ti ha mai ferito come io ho ferito te, ma so anche che nessuno ti amerà mai come ti ho amato io, come ti amo io!
«Sono consapevole che, dopotutto, sono tra quelli che ti meritano di meno. Non so se capisci quello che sto dicendo—"

"Di nuovo. Mi stai trattando di nuovo come un idiota!" lo interruppe Harry.
"Non è quello che intendevo dire, scusami."

Harry annuì distaccato. I suoi occhi erano il vuoto. Louis non li aveva mai visti così scuri.

"Dicevo, sono consapevole che non ti merito. Harry, cazzo, non ti ho mai fatto gli auguri a mezzanotte del tuo compleanno! Baciai Nick! So perfettamente che c'è chi ti merita più di me.
«Ma, cazzo, non riesco a pensare ad altro. L'unica cosa a cui riesco a pensare è che ti amo e che se c'è qualcosa che posso fare per farmi perdonare... dimmelo. Anche se dovesse significare sputtanarmi in mezzo a una strada."

Harry sorrise, quasi divertito.
Louis si sentì contento. Sapeva che probabilmente non rideva perché era servito a qualcosa, ma ci provò. E poi, Louis era riuscito a farlo ridere. Era riuscito a farlo sorridere nonostante il litigio. Poteva sentirsi soddisfatto.

"Non servirebbe a niente, Lou. Evidentemente è così che doveva andare."

Louis sentì il cuore spezzarsi, di nuovo.

"Stammi bene, LouBear."

Ma non sarebbe mai potuto stare bene se quello che lo faceva stare bene era Lui e Lui aveva deciso di andarsene.

"Visto? - disse Louis, quando Harry iniziò ad allontanarsi e raggiungere Zayn, quasi sicuro che Harry non lo avesse sentito - Non si fa sempre come voglio io."

(E se Harry lo sentì o meno e se trattenne le lacrime o meno non è una cosa che la gente avrebbe dovuto scoprire.)

——

A) soffro. Il mio piccolo Lou. E il mio piccolo Harry. Soffro.
B) è tra i capitoli più lunghi. E tristi. Guessssssssss what?
In realtà non lo so. Sono tutti molto tristi.
C) avevo voglia di aggiornare e quindi ecco qua. Mi piace molto questo capitolo. Non so se si capisce tutto, ma spero di sì.
Baci.

Fatemi sapere cosa ne pensate💕🌸

-fra

Happier 🌸 l.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora