CAPITOLO 1

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"L'hai trovato?" gli domanda, seduta sul pavimento con le gambe incrociate.

Lui indica un punto sulla mappa topografica in mezzo ai boschi a Nord.

"Dovrebbe essere qui ma non posso essere più preciso fino a quando non faremo un sopralluogo."

Osserva la cartina, dubbiosa. È eccitata ma non le piace non sapere esattamente a cosa andrà incontro.

"E ne sei sicuro?"

Chase si aggiusta gli occhiali sul naso schiarendosi la voce, leggermente innervosito dalla domanda.

"Alcuni alberi hanno iniziato a marcire senza una spiegazione apparente e un branco di cervi è stato visto allontanarsi in preda a una paura improvvisa. In quella zona non ci sono quasi più animali ed è alquanto strano."

Gli prude il collo, appena sopra il colletto della camicia di flanella a quadri, verde, blu e rossa.

Si gratta ma sa che non è per colpa dell'etichetta. Lei lo mette a disagio.

"Così almeno ha detto mio padre. Certo, potrebbe trattarsi solo di una coincidenza."

Non è per il fatto che sia una ragazza, ha passato quella fase di imbarazzo nei confronti dell'altro sesso. È il suo piglio autoritario a irritarlo.
Ha preso le redini della situazione e non sembra intenzionata a mollarle.

"È un po' poco" sentenzia.

Lui la osserva di sottecchi e si domanda se sia bella.

È chiaramente una domanda fuori luogo, questo è certo, ma la questione è più complessa di quanto possa sembrare e non smette di suscitargli una sgradevole curiosità.
Voglio dire: che cosa rende bella una ragazza? I lineamenti? La grazia dei movimenti? La cura nel vestirsi o nel truccarsi? Ecco, lei non rispecchia nessuno di questi requisiti, eppure c'è qualcosa che non passa inosservato. Una sorta di magnetismo, di attrazione involontaria.

Qualunque cosa sia però deve avere effetto solo su lui, perché a scuola gode della sua stessa popolarità, ovvero un gradino sotto al cibo della mensa.

"In ogni caso, immagino che non abbiamo altra scelta, giusto?"

Non si lascia ingannare: anche se può apparire come una domanda, sa che lei non si aspetta una risposta. Ha già deciso.

"E comunque io non credo alle coincidenze" rimarca, tanto per chiudere definitivamente la questione.

Più chiaro di così, si muore.

Hailey non distoglie gli occhi dai disegni dei rilievi, delle tortuose linee bianche che indicano le strade, le segue con il polpastrello, in attesa di un'illuminazione o nella speranza che possano portarla da qualche parte.

"E il cerchio?" si limita a chiedere, impassibile.

E ti pareva se non tirava in ballo di nuovo la questione.

"Ne abbiamo già parlato: lo sai vero che di solito di queste cose se ne occupano due persone diverse?"

"Ho capito: ti serve ancora tempo."

"C'è scritto chiaramente: sono necessari un Guardiano, un Cercatore, uno Studioso e un Segugio. E noi siamo solo in due."

Finalmente lei alza gli occhi da terra e lo fissa con i suoi occhi blu notte.

"Vuoi abbandonare? Se vuoi abbandonare, dillo chiaramente".
Si stanno per cacciare in un bel guaio, questa è la verità. Ed entrambi ne sono più che consapevoli.

LU/CEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora