28° capitolo

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X: UN SINONIMO DI PARADISO GIORGIO?
GIORGIO: GIULIO.

//Giorgio pov's

Sento delle piccole braccia afferrarmi a stento e delle carezze.
L'odore del ragazzo mi ricorda così tanto l'odore di...Giulio...
Sento un "porca Madonna vacca" e io e Giulio cadiamo all'indietro da tre metri d'altezza.
Ormai sò che quel ragazzo è Giulio.
Metto le mani dietro la sua testa e ribalto la situazione così che mi faccio un male cane colpendo a terra con la schiena.
"Cazzo" dico respirando a fatica.
"GIORGIO CAZZO!" dice Giulio abbracciandomi in lacrime.
Sento uno strano caldo dentro, come se mi fosse ritornata la voglia di vivere.
"G-G-Giulio?" dico balbettando per il poco ossigeno ancora ad occhi chiusi.
"Giorgio cazzo apri gli occhi! Giorgio! Giorgio" era come se Giulio non avesse sentito ciò che ho detto.
"IO TI AMO" urla il nano sopra di me.
Poi buio.
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Bip...bip...bip...bip...questo è la cantilena che gira e rigira nella mia testa ormai da un po'.
"Può entrare signor Sabatello!" sento una voce profonda.
Sabatello! Giulio!
"Grazie" QUELLA È LA VOCE DI GIULIO CAZZO!
Il bip si fa più veloce e io mi cerco di svegliare e aprire gli occhi ma cazzo non ci riesco.
"Giorgio? Se mi senti rallenta il battito" sussurra il mio ragazzo.
Così faccio e sò bene che ha sorriso.
"Bene, è da tre giorni emmezzo che sei in coma" si ferma "e la tua colonna vertebrale è seriamente danneggiata, non si sa se ti rialzerai mai, i medici dicono che dipende da te" si ferma per la medesima volta "quindi ti prego apri gli occhi, fa qualcosa! Non ce la faccio a vederti così! Ti prego GIORGIO" poi scoppia piangere.
NO NO NO NO! GIULIO NON PUÒ PIANGERE PER COLPA MIA.
Metto tutte le forze al muovere la mano sulla sua guancia e cerco di asciugargli le lacrime per i pochi movimenti che mi sono concessi.
"Giorgio apri gli occhi" mi prega.
Io ci provo con tutto me stesso trattenendo anche il respiro ma non ci riesco.
"Signore, mi scusi ma deve entrare il signor Apa" dice la stessa voce che ha fatto prima entrare Giulio.
Giulio mi dà un bacio sulle labbra.
"Apri gli occhi amore mio" sussurra prima di andarsene.
Mi assale l'ansia, non voglio restare solo, non ora.
Sento la porta aprirsi.
"Giorgio" VALERIO!
"Sò che puoi sentirmi, Giulio mi ha detto cos'è successo. Sei stato stupido, lo sappiamo. Ma ora alzati. Giulio è tornato all' Honiro, un motivo in più per aprire i tuoi fottuti occhi." si ferma.
Giulio all' Honiro.
Ora metto tutta la mia forza e riesco ad aprire gli occhi.
Vedo un Valerio tutto sfocato con gli occhi rossi e gonfi che mi guarda a bocca aperta.
"Giulio" sussurro a voce strozzata.
"G-G-Giorgio" balbetta stupito Vale.
"Giulio- dov'è- dov'è- Giulio?" chiedo ancora.
"Te lo chiamo" dice il mio amico uscendo di corsa.
Respiro.
Dopo un po' entra un ragazzino riccio, con gli occhi marroni castagna che sono rivestiti da una patina lucida e circondati da scure occhiaie.
"GIORGIO!" grida salutandomi letteralmente addosso.
Mi bacia più e più volte.
Sorrido.
"G-G-Giulio" dico io.
"Shhhh shhhh non sprecare la voce amore" mi dice passandomi un dito sulle labbra screpolate.
Ecco il paradiso, io e Giulio insieme.
Faccio un sorriso sghembo.
"Ora chiamo i dottori, tu stai fermo" sorride.
"Dove vuoi che vada?" cerco di ridere.
Dopo un po' entra Giulio seguito da una massa di dottoresse.
"Allora Giorgio, io sono Sophie, la tua dottoressa" mi sorride una biondina con gli occhi nero pece e le labbra contornate da un rosso stupendo, davvero molto bella se solo non stessi fissando Giulio imbarazzatissimo tra tantissime infermiere.
Mi limito ad annuire.
"Lui è il tuo ragazzo?" mi chiede Sophie indicando Giulio.
"Sì, il mio ragazzo." sorrido.
Giulio mi sorride.
"Bhè dovrebbe uscire" mi sussurra la dottoressa.
"Giulio vieni un attimo" chiedo al mio ragazzo che si avvicina piano piano.
"Dovresti uscire" gli sorride l'infermiera.
"Okay" sorride dandomi un bacio sulle labbra.
"Riprenditi amore" mi dice prima di uscire.
"Dimmi, Giorgio, perché ti volevi buttare giù dalla finestra?" mi chiede Sophie mettendo qualcosa dentro la flebo.
"Sai cosa vuol dire stare cinque anni senza la persona per cui vivi? Io sì ed è stato per questo" dico mentre piano piano i miei occhi si fanno pesanti.
"Capisco, ora ti portiamo in sala operatoria, buonanotte" sorride la ragazza.
"Giulio" sussurro prima di assopirmi del tutto.

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Chissà se le dottoresse sono tipo delle assassine provette...io non mi fiderei.
Vabbè Ciaooo

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