25° capitolo

142 20 35
                                    

THE END

//Giorgio pov's
Io e Giulio eravamo ancora nella vasca con i cuori che battevano all'impazzata, così forte che si potevano quasi sentire senza concentrarmi.
Ma a rompere quel silenzio assordante è il telefono di Giulio che squilla all'impazzata.
Lui si pulisce velocemente la mano in un asciugamano per poi prendere il telefono, guardare chi era e sgranare gli occhi.

//Giulio pov's

Mi squilla il telefono così mi asciugo velocemente la mano e guardo chi era a chiamarmi: Sugar.

- chiamata con la Sugar -

Sugar: Giulio, devi
tornare qui domani
mattina.

Io: COOSA!?

Sugar: devi ritornare o
la tua carriera andrà in
fumo e tutto quello per cui
hai lavorato a farsi fottere.

Io: io non POSSO e non
VOGLIO tornare!

Sugar: devi, hai firmato
cinque anni.
O ritorni o ti roviniamo.

Io: *silenzio* ti chiamo
più tardi Tom.

Sugar: prendi la decisione
giusta Giulio. Non rovinarti
la carriera per qualcosa che
potresti convincere a fare
ciò che vuoi.

Io: tu sai bene di me e Giorgio!
E sai ancora meglio che lui non
verrà mai alla Sugar!

Sugar: lo so

Io: LO FAI SOLO PER
I SOLDI!

Sugar: ovvio

- chiamata terminata -

Guardo Giorgio che mi guarda confuso.
Io gli spiego tutto a testa bassa e ora mi aspetto un urlo e un muro sfondato.
"Devi andare..." sussurra quasi non credendo nemmeno lui a ciò che stava dicendo.
"IO NON VOGLIO! VOGLIO STARE CON TE CAZZONE!" gli urlo.
"NON PUOI FERMARE TUTTO PER ME!" urla lui quasi in lacrime.
"Giorgio...io...ti...amo..." dico sentendo le prime lacrime inumidirmi le labbra.
"Anch'io ti amo Giulio, più di me stesso. Ed è per questo che ti dico di andare! Non puoi rinunciare al tuo sogno per me" piange davvero lui.
È la seconda volta in quasi 7 anni e vi giuro che è uno spettacolo orribile: sta tremando, ha gli occhi rossi e fissa l'acqua.
"Giorgio" gli accarezzo lentamente la guancia ma lui mi prende il polso e mi guarda negli occhi.
"Chiama la Sugar" dice.
"FALLO GIULIO!" urla.

- chiamata con Sugar -

Sugar: allora?

Io: io- v-v-vengo, p-parto domani
mattina, prendo il primo treno
per Milano e arrivo.

Sugar: allora sei
intelligente.

Io: no. Sono stato
pregato dall'unica
persona veramente intelligente
in questo inutile mondo di merda.

- fine chiamata -

Guardo negli occhi Giorgio e lo abbraccio. Ci addormentiamo lì.
-----------------
La mattina ci alziamo di malavoglia sapendo che sarebbe stato un addio, ci prepariamo e andiamo alla stazione con Vale e indovinate chi c'è ad aspettarmi? Tom. Nonché capo supremo, un uomo sulla cinquantina molto formale e distruttore di sogni, in molti mi avevano avvertito sulla sua crudeltà ma io non li ho voluti ascoltare...
Guardo Vale che ha gli occhi gonfi dal pianto.
"Ehy, non è un addio è un arrivederci" cerco di sorridere.
"Cazzo Giulio non è vero. Sappiamo entrambi che è un addio" dice abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio ma non piangendo, non davanti a quello stronzo.
Quando Valerio si stacca guardo Giorgio, lo guardo in quegli occhi neri infinitamente tristi.
"Ti amo" è l'unica cosa che riesco a dirgli poi mi fiondo su di lui abbracciandolo.
"Mi mancherai piccolino" sorride malamente.
"Anche tu Giorgio" lo bacio.
"È un addio?" chiede già sapendo la risposta.
Abbasso la testa.
"Intendi nella nostra relazione o nella musica?" chiedo.
"In entrambi..." sussurra.
"Credo- credo sia un addio" sussurro stringendo i denti per non piangere.
"Quindi ora per me sei solo LowLow e io per te solo Mostro?" chiede ancora.
"Sembrerebbe" lo guardo.
"Non mi scorderò mai più di te LowLow" sorride tra lacrime.
"Neanch'io Mostro, avrai sempre un posto qui dentro" dico indicando il cuore e abbracciandolo.
"Giulio andiamo" dice severo Tom.
Mi stacco da Giorgio e mi incammino verso il mio "capo" .
"Wow! Hai per la prima volta le palle di vedermi in faccia" dico passandogli davanti.
Ed eccomi, Giulio Elia Sabatello , solo su un treno che mi porta nell'oblio.

☄☄☄☄☄☄☄☄☄☄☄
Domani a scuola morirò lo so ma questa è la fine! Mi spiace ragazze/i!

Friends |•MosLow•|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora